Il figlio di Gheddafi: "Eravate i nostri aimici, presto faremo i conti con tutti.E se perdiamo noi, prederete anche voi.
State attenti. Se tu tradisci un partner come credi che quello debba reagire?". E' la minaccia diretta della Libia all'Italia. Saif al Islam, figlio di Muammar Gheddafi, parla dalle colonne di Corriere della Sera e Repubblica per mandare messaggi di avvertimento al governo Berlusconi. "Il popolo libico è unito, presto vinceremo la battaglia contro questi terroristi e presto faremo i conti con tutti. Sarà molto facile rimpiazzare l'Italia con la Cina o la Russia". Secondo Saif al Islam, la Libia si è sentita tradita dal 'voltafaccia' italiano: "Siamo scioccati dalla vostra posizione - incalza il figlio del Colonnello -. Berlusconi è nostro amico, siamo vicini, siamo amici. Potevamo aspettarci questo dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Svezia. Non dall'Italia". Il governo italiano, in realtà, è stato fin qui uno dei pochi nell'ambito della comunità europea ad opporsi strenuamente all'opzione militare, favorita per esempio da Francia e Inghilterra. C'è poi lo spauracchio Al Qaeda, con l'ondata di immigrazione clandestina e terrorismo paventata già dallo stesso Gheddafi: "Abbiamo un futuro comune. Se noi perdiamo la battaglia qui, voi sarete i prossimi. Se noi vinciamo, voi sarete salvi", profetizza Saif al Islam prima di concedersi una dose di ottimismo: "Il 90% del Paese è tornato sotto il nostro controllo. Sarà guerra fino alla fine. Questi terroristi non parlano di democrazia, di elezioni, di valori: sono semplicemente terroristi. Gli abbiamo offerto il negoziato e hanno risposto con la guerra".
State attenti. Se tu tradisci un partner come credi che quello debba reagire?". E' la minaccia diretta della Libia all'Italia. Saif al Islam, figlio di Muammar Gheddafi, parla dalle colonne di Corriere della Sera e Repubblica per mandare messaggi di avvertimento al governo Berlusconi. "Il popolo libico è unito, presto vinceremo la battaglia contro questi terroristi e presto faremo i conti con tutti. Sarà molto facile rimpiazzare l'Italia con la Cina o la Russia". Secondo Saif al Islam, la Libia si è sentita tradita dal 'voltafaccia' italiano: "Siamo scioccati dalla vostra posizione - incalza il figlio del Colonnello -. Berlusconi è nostro amico, siamo vicini, siamo amici. Potevamo aspettarci questo dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Svezia. Non dall'Italia". Il governo italiano, in realtà, è stato fin qui uno dei pochi nell'ambito della comunità europea ad opporsi strenuamente all'opzione militare, favorita per esempio da Francia e Inghilterra. C'è poi lo spauracchio Al Qaeda, con l'ondata di immigrazione clandestina e terrorismo paventata già dallo stesso Gheddafi: "Abbiamo un futuro comune. Se noi perdiamo la battaglia qui, voi sarete i prossimi. Se noi vinciamo, voi sarete salvi", profetizza Saif al Islam prima di concedersi una dose di ottimismo: "Il 90% del Paese è tornato sotto il nostro controllo. Sarà guerra fino alla fine. Questi terroristi non parlano di democrazia, di elezioni, di valori: sono semplicemente terroristi. Gli abbiamo offerto il negoziato e hanno risposto con la guerra".