Centomila euro di multa per aver distrutto un bosco. Duro colpo per uno chef che ha cucinato alla conferenza internazionale sul clima di Parigi. E noto per il suo impegno con la fondazione Marc Veyrat per la «promozione di un’alimentazione naturale e il rispetto della terra». Il celebre cuoco (tre stelle), mago delle erbe, è stato condannato per aver violato le leggi sull’ambiente: ha dissodato 7.000 metri quadri di foresta a Manigod, il comune alpino dove è cresciuto e dove ha aperto, nel 2013, il suo ultimo e celebratissimo ristorante, La Maison des Bois. Ora ha tre mesi di tempo per risistemare il bosco altrimenti dovrà pagare 3.000 euro per ogni giorno di ritardo.
Il suo avvocato tira in ballo «la personalità e la notorietà» del suo cliente, commentando la durezza del provvedimento. Veyrat si è detto dispiaciuto: «Tutti possiamo sbagliarci, anch'io». Ha ammesso di aver fatto degli «errori fondamentali» ma ha giurato di essere in buona fede. Il ristorante (dai prezzi stellari) è circondato da un percorso educativo per i bambini, serre e orti. I lavori (funestati da un incendio) sono durati quasi tre anni. Ma qualche cosa è andato storto. Un’altra brutta avventura per uno chef che ha vissuto momenti difficili. Dopo uno spaventoso incidente sulle piste da sci, avvenuto nel 2006, Veyrat aveva dovuto liberarsi dei suoi ristoranti: prima ha venduto La Ferme de mon père, poi, nel 2009, era toccato al tristellato Auberge de l’Eridan. Due anni fa, il ritorno in grande stile tra i monti dell’Alta Savoia dove aveva aperto il primo locale, La Croix Fry, negli anni Settanta. Diventando un punto di riferimento per il mondo dei gourmet.
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