I videogiochi possono aiutare l'apprendimento, afferma uno studio

I videogiochi potrebbero contribuire attivamente a migliorare l’attenzione degli studenti e aiutarli nell’apprendimento. L’ultimo studio a favore di questa forma di “gamification” è stato pubblicato su Frontiers in Psychology e cerca di dimostrare come l’utilizzo di un sistema simile a quello dei videogiochi possa contribuire a diminuire la possibilità che una persona si distragga durante una lezione.

Un gruppo di psicologi dell’Università di Bristol, nel Regno Unito, ha svolto alcuni esperimenti atti a valutare come i videogiochi possano interagire con la rete del cervello nota come Default Mode Network, o DMN, una rete che si attiva quando, in parole povere, la mente vaga per luoghi fantastici e non si concentra su ciò che ha di fronte a sé.

I ventiquattro studenti che si sono offerti volontari (sei uomini e diciotto donne) hanno effettuato dei test scolastici secondo tre tipologie. Nel primo caso (Study-only), ai partecipanti è stata fornita una domanda di esempio e l’unica risposta corretta. Questa risposta valeva 10 punti. Nel secondo caso (Self-quizzing), le risposte erano multiple e la risposta corretta valeva 10 punti. Nel terzo e ultimo caso (Game-based), gli studenti potevano competere tra di loro. Le risposte erano multiple e se la risposta fosse stata corretta, i partecipanti avrebbero potuto decidere di scommettere i punti guadagnati (esponenzialmente superiori a ogni domanda, partendo da 1) in una ruota della fortuna. Se avessero vinto, avrebbero raddoppiato i punti; se avessero perso, avrebbero altresì perso i punti scommessi.

Il risultato? “Il numero medio di domande risposte correttamente dai partecipanti durante le condizioni di self-quizzing e game-based era simile”. La differenza principale consiste nell’attivazione della DMN. “Le regioni d’interesse della DMN si sono significativamente disattivate durante le condizioni game-based confrontate con le altre condizioni” si legge nello studio. Insomma, gli studenti sono rimasti concentrati e pronti per più tempo quando le condizioni hanno simulato quelle di un videogioco rispetto a quando quest’ultimo sono state più convenzionali. (IBTimes)