I rossoneri senza Ibrahimovic crollano nell’anticipo serale del Barbera (1-0, gol di Goian al 10’) e perdono anche Pato per infortunio. Adesso i nerazzurri possono recuperare tre punti battendo il Lecce in casa e portarsi a distanza ravvicinata in vista del derby del prossimo turno.
Da un potenziale +7 a un potenziale +2 nel giro di una settimana. Anzi, nelle due giornate che portano al derby della Madonnina. Il Milan è passato dal match-point successivo al pareggio interista a Brescia alla debacle di Palermo nell’anticipo serale della 30esima. E, adesso, gli uomini di Leonardo possono portarsi a due punti di distanza battendo il Lecce domenica a San Siro. Dalle stelle alle stalle, verrebbe da dire. Anche perché il Milan visto al Barbera è parso a tratti irriconoscibile in assenza di Ibrahimovic (ma anche di Robinho, lasciato colpevolmente in panchina da Allegri). Ad approfittarne è Cosmi, che capitalizza al meglio il gol rocambolesco di Goian al 10’ e coglie il primo successo sulla panchina rosanero.
GOIAN SORPRENDE UN MILAN LENTO - Il Milan parte per fare la partita, ma capisce subito che non sarà una serata facile. Il Palermo, infatti, si chiude con una Maginot d’altri tempi nella propria trequarti e riparte con grande brillantezza in contropiede. Poi, soprattutto, alla prima occasione del match passa in vantaggio. Accade tutto al 10’, quando la difesa rossonera buca completamente un corner rosanero, con Van Bommel che esce in ritardo lasciando Goian in gioco. Il difensore rumeno ringrazia e con una girata da attaccante consumato fa 1-0. Rialzarsi è difficile, anche perché al 17’ se ne va Jankulovski per una distorsione al ginocchio sinistro (al suo posto Antonini) e il Palermo vola sulle ali dell’entusiasmo, non concedendo nulla in difesa e andando vicino al raddoppio al 29’, quando uno scatenato Pinilla mette Pastore in porta con un colpo di tacco. L’argentino, però, spreca malamente. Il Milan è troppo lento sulla trequarti, dove Seedorf non pare a suo agio e Cassano si attiva soltanto negli ultimi minuti, quando manda alle stelle due conclusioni da posizione invitante. Con un Diavolo sottoritmo, il Palermo può chiudersi come vuole. E portare il vantaggio all’intervallo.
ASSEDIO NON PREMIATO E' KO - Nel momento migliore, però, il Milan tira fuori i nervi e schiaccia il Palermo con la forza della disperazione. Le occasioni iniziano ad arrivare. Flamini spara contro Sirigu un buon pallone servito da Robinho (65’), mentre lo stesso brasiliano ci prova al 68’ e al 70’, sempre imbattendosi nell’ottimo portiere di casa. Cosmi capisce che i suoi stanno finendo la benzina e così leva Bacinovic e Pastore, rimpiazzati da Acquah e Miccoli tra 69’ e 72’. I rosanero riprendono tono in ripartenza, ma la chance migliore è di Gattuso, che al 77’ colpisce di testa su cross di Antonini e si vede negare il gol da un colpo di reni di Sirigu. È un segno del destino. Come a Torino Buffon si era fatto beffare dal mediano rossonero, a Palermo Sirigu gli dice no. Il Milan resta in avanti in un assedio disperato, ma questa volta il gol non arriva. Finisce 1-0. E l’Inter ha già l’acquolina in bocca. (ps. posso aggiungere, non solo l'inter ha l'acquolina in bocca)
Da un potenziale +7 a un potenziale +2 nel giro di una settimana. Anzi, nelle due giornate che portano al derby della Madonnina. Il Milan è passato dal match-point successivo al pareggio interista a Brescia alla debacle di Palermo nell’anticipo serale della 30esima. E, adesso, gli uomini di Leonardo possono portarsi a due punti di distanza battendo il Lecce domenica a San Siro. Dalle stelle alle stalle, verrebbe da dire. Anche perché il Milan visto al Barbera è parso a tratti irriconoscibile in assenza di Ibrahimovic (ma anche di Robinho, lasciato colpevolmente in panchina da Allegri). Ad approfittarne è Cosmi, che capitalizza al meglio il gol rocambolesco di Goian al 10’ e coglie il primo successo sulla panchina rosanero.
GOIAN SORPRENDE UN MILAN LENTO - Il Milan parte per fare la partita, ma capisce subito che non sarà una serata facile. Il Palermo, infatti, si chiude con una Maginot d’altri tempi nella propria trequarti e riparte con grande brillantezza in contropiede. Poi, soprattutto, alla prima occasione del match passa in vantaggio. Accade tutto al 10’, quando la difesa rossonera buca completamente un corner rosanero, con Van Bommel che esce in ritardo lasciando Goian in gioco. Il difensore rumeno ringrazia e con una girata da attaccante consumato fa 1-0. Rialzarsi è difficile, anche perché al 17’ se ne va Jankulovski per una distorsione al ginocchio sinistro (al suo posto Antonini) e il Palermo vola sulle ali dell’entusiasmo, non concedendo nulla in difesa e andando vicino al raddoppio al 29’, quando uno scatenato Pinilla mette Pastore in porta con un colpo di tacco. L’argentino, però, spreca malamente. Il Milan è troppo lento sulla trequarti, dove Seedorf non pare a suo agio e Cassano si attiva soltanto negli ultimi minuti, quando manda alle stelle due conclusioni da posizione invitante. Con un Diavolo sottoritmo, il Palermo può chiudersi come vuole. E portare il vantaggio all’intervallo.
ASSEDIO NON PREMIATO E' KO - Nel momento migliore, però, il Milan tira fuori i nervi e schiaccia il Palermo con la forza della disperazione. Le occasioni iniziano ad arrivare. Flamini spara contro Sirigu un buon pallone servito da Robinho (65’), mentre lo stesso brasiliano ci prova al 68’ e al 70’, sempre imbattendosi nell’ottimo portiere di casa. Cosmi capisce che i suoi stanno finendo la benzina e così leva Bacinovic e Pastore, rimpiazzati da Acquah e Miccoli tra 69’ e 72’. I rosanero riprendono tono in ripartenza, ma la chance migliore è di Gattuso, che al 77’ colpisce di testa su cross di Antonini e si vede negare il gol da un colpo di reni di Sirigu. È un segno del destino. Come a Torino Buffon si era fatto beffare dal mediano rossonero, a Palermo Sirigu gli dice no. Il Milan resta in avanti in un assedio disperato, ma questa volta il gol non arriva. Finisce 1-0. E l’Inter ha già l’acquolina in bocca. (ps. posso aggiungere, non solo l'inter ha l'acquolina in bocca)