E' dedicata al diabete la Giornata Mondiale della salute che si celebra oggi. L'Organizzazione mondiale della sanità ha voluto sensibilizzare su una malattia sempre più diffusa nel mondo. Ci sono 422 milioni di persone con il diabete, circa l'8,5% della popolazione globale, un numero quadruplo rispetto al 1980, ci dice il primo atlante globale pubblicato dall'Oms proprio alla vigilia del World Health Day, che stima in 1,5 milioni di morti l'anno il peso della malattia, con altri 2,2 milioni di decessi causati dall'eccesso di glucosio nel sangue.
In Italia sono 3,5 milioni le persone colpite dal diabete, secondo i dati dell'Idf Diabetes Atlas, ma il numero è destinato a crescere. "La patologia è in continua crescita anche nel nostro Paese ed ha un impatto socio-sanitario ed economico rilevante - spiega Enzo Bonora, presidente della Società italiana di diabetologia - l'Italia sta spendendo in questo momento quasi il 15% del fondo sanitario nazionale per assistere le persone che hanno questa malattia".
A livello globale, sempre secondo lo studio dell'Oms, entro il 2030 il diabete sarà la settima principale causa di morte. Fondamentale diventa, quindi, la prevenzione soprattutto per i casi di diabete di tipo 2, che rappresentano il 90% del totale e che possono essere tenuti sotto controllo con semplici interventi sugli stili di vita: "Due forchettate in meno e quattro passi in più tutti i giorni - il semplice consiglio del professor Bonora - basta limitare le quantità di cibo e incrementare l'attività fisica tra un pasto e l'altro per ridurre il peso. Importante la diagnosi precoce per evitare danni al cuore, ai reni, agli occhi e ai nervi perché l'80% dei malati di diabete quando scopre le malattia ha già un danno d'oro.
In Italia sono 3,5 milioni le persone colpite dal diabete, secondo i dati dell'Idf Diabetes Atlas, ma il numero è destinato a crescere. "La patologia è in continua crescita anche nel nostro Paese ed ha un impatto socio-sanitario ed economico rilevante - spiega Enzo Bonora, presidente della Società italiana di diabetologia - l'Italia sta spendendo in questo momento quasi il 15% del fondo sanitario nazionale per assistere le persone che hanno questa malattia".
A livello globale, sempre secondo lo studio dell'Oms, entro il 2030 il diabete sarà la settima principale causa di morte. Fondamentale diventa, quindi, la prevenzione soprattutto per i casi di diabete di tipo 2, che rappresentano il 90% del totale e che possono essere tenuti sotto controllo con semplici interventi sugli stili di vita: "Due forchettate in meno e quattro passi in più tutti i giorni - il semplice consiglio del professor Bonora - basta limitare le quantità di cibo e incrementare l'attività fisica tra un pasto e l'altro per ridurre il peso. Importante la diagnosi precoce per evitare danni al cuore, ai reni, agli occhi e ai nervi perché l'80% dei malati di diabete quando scopre le malattia ha già un danno d'oro.
Sempre secondo l'Oms alla crescente obesità è legato l'aumento dei casi di diabete, la maggior parte dei quali si concentra nei Paesi in via di sviluppo. Il 43% delle morti avviene prima dei 70 anni, ed è ampiamente prevenibile adottando stili di vita salutari, con migliori diagnosi e terapie. Solo un paese su tre, ricorda il documento dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha accesso ai trattamenti, compresa l'insulina. "Dal punto di vista della terapia non ci sono problemi in Italia. Abbiamo tanti tipi di farmaci per trattare i malati - conclude Bonora - ma l'esito finale sul controllo del diabete dipende dalla partecipazione del paziente. E far cambiare stile di vita alle persone è ancora estremamente difficile". Aumentare la prevenzione, rafforzare la cura e migliorare la sorveglianza sono proprio gli obiettivi della giornata che si celebra nel giorno in cui ricorre il compleanno dell'Oms, fondato il 7 aprile del 1948.
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