Nella notte scorsa, 7 aprile, quattro ordigni esplosivi hanno lacerato il territorio del Sinai settentrionale provocando un numero di morti e feriti che al momento è fermo alle 18 unità, ma che comunque potrebbe aumentare nelle prossime ore. L'Isis ha rivendicato l'attentato via internet, fornendo dettagli dell'accaduto che confermerebbero il loro coinvolgimento nell'ennesima strage di cui si sono fatti protagonisti; hanno specificato la zona in cui hanno seminato il terrore, tra cui il "sud-ovest di Sheikh Zuweid" e i mezzi che sono stati coinvolti e dai quali non è riuscito a salvarsi nessun superstite.Lo Stato Islamico si è notevolmente rafforzato nel paese nordafricano grazie all'alleanza con il gruppo jihadista locale Ansar Bait al-Maqdis, il quale già combatteva autonomamente contro le autorità de il Cairo.
La sicurezza locale ha specificato che i quattro ordigni erano stati posizionati lungo l'autostrada che attraversa Sheikh Zuweid e Rafah, sul cui asfalto hanno perso la vita e sono rimasti feriti diversi militari, tra cui ufficiali e reclute. Gli ordigni sono stati fatti esplodere a distanza, infatti, proprio quando un mezzo blindato e uno di smistamento stavano attraversando le suddette località.
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La sicurezza locale ha specificato che i quattro ordigni erano stati posizionati lungo l'autostrada che attraversa Sheikh Zuweid e Rafah, sul cui asfalto hanno perso la vita e sono rimasti feriti diversi militari, tra cui ufficiali e reclute. Gli ordigni sono stati fatti esplodere a distanza, infatti, proprio quando un mezzo blindato e uno di smistamento stavano attraversando le suddette località.
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