Il gigante delle telecomunicazioni statunitense ha acquisito la società pioniera della Silicon Valley. Incerto il futuro della ceo Marissa Meyer, dopo gli ultimi quattro anni di disastrosa amministrazione
La prima società di telefonia mobile compra il gruppo pioniere della Silicon Valley. Verizon era considerata la favorita sin dall’inizio della trattativa. Ora l’accordo è ufficiale. Il gigante delle telecomunicazioni si aggiudica per 4,8 miliardi il core business di Yahoo!, ovvero motore di ricerca, attività come Yahoo Mail e Yahoo Business e il reparto pubblicitario.
Cambierà nome, è già stato annunciato, ma continuerà ad essere quotata. Yahoo! smette di esistere come società operativa, ma mantiene le sue partecipazioni nell’asset azionario asiatico. Dopo l’acquisizione, si trasformerà quindi in una holding company che comprende quote in Alibaba e Yahoo Japan per circa 40 miliardi di dollari, alcuni brevetti e investimenti minori. L’accordo segna la fine dei quattro anni di potere del ceo Marissa Meyer. Incerto il futuro professionale della ex veterana di Google, arrivata al vertice della società nel 2012 per tentarne il rilancio. Non si esclude che venga messa alla porta. Nel caso, le spetterebbe una buona uscita di oltre 50 milioni di dollari. (Corriere)
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La prima società di telefonia mobile compra il gruppo pioniere della Silicon Valley. Verizon era considerata la favorita sin dall’inizio della trattativa. Ora l’accordo è ufficiale. Il gigante delle telecomunicazioni si aggiudica per 4,8 miliardi il core business di Yahoo!, ovvero motore di ricerca, attività come Yahoo Mail e Yahoo Business e il reparto pubblicitario.
Il futuro di Yahoo!
Cambierà nome, è già stato annunciato, ma continuerà ad essere quotata. Yahoo! smette di esistere come società operativa, ma mantiene le sue partecipazioni nell’asset azionario asiatico. Dopo l’acquisizione, si trasformerà quindi in una holding company che comprende quote in Alibaba e Yahoo Japan per circa 40 miliardi di dollari, alcuni brevetti e investimenti minori. L’accordo segna la fine dei quattro anni di potere del ceo Marissa Meyer. Incerto il futuro professionale della ex veterana di Google, arrivata al vertice della società nel 2012 per tentarne il rilancio. Non si esclude che venga messa alla porta. Nel caso, le spetterebbe una buona uscita di oltre 50 milioni di dollari. (Corriere)
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