Facebook usato per spacciare droga. Arrestati tre ragazzi italiani
Trattavano prezzi e quantità su Facebook e poi si incontravano per lo spaccio della droga. I carabinieri arrestano 3 giovanissimi.
Dalla piazza virtuale a quella reale. Su Facebook fissavano luogo di ritrovo e quantità di droga necessaria. A pochi passi da casa, poi, completavano le operazioni di spaccio.
È quanto accaduto in provincia di Firenze dove un diciottenne e due minorenni sono stati arrestati dai carabinieri di Grassina con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di marijuana.
Non solo intercettazioni ambientali, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire ai presunti spacciatori anche attraverso la Rete. Hanno tenuto sotto controllo i profili su Facebook, capito il linguaggio in codice e visionato le foto dei festini privati pubblicati sul sito.
I clienti, sempre studenti di scuola o comunque giovani persone, sono arrivati a spendere fino a mille euro per alcuni etti di marijuana finché i carabinieri non hanno bussato alla porta dei presunti colpevoli dove hanno anche trovato gli strumenti per la preparazione delle dosi.
Trattavano prezzi e quantità su Facebook e poi si incontravano per lo spaccio della droga. I carabinieri arrestano 3 giovanissimi.
Dalla piazza virtuale a quella reale. Su Facebook fissavano luogo di ritrovo e quantità di droga necessaria. A pochi passi da casa, poi, completavano le operazioni di spaccio.
È quanto accaduto in provincia di Firenze dove un diciottenne e due minorenni sono stati arrestati dai carabinieri di Grassina con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di marijuana.
Non solo intercettazioni ambientali, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire ai presunti spacciatori anche attraverso la Rete. Hanno tenuto sotto controllo i profili su Facebook, capito il linguaggio in codice e visionato le foto dei festini privati pubblicati sul sito.
I clienti, sempre studenti di scuola o comunque giovani persone, sono arrivati a spendere fino a mille euro per alcuni etti di marijuana finché i carabinieri non hanno bussato alla porta dei presunti colpevoli dove hanno anche trovato gli strumenti per la preparazione delle dosi.