Il ct della nazionale, ieri, in conferenza stampa, ha messo in guardia i suoi in vista del match di questa sera.
INVIATO A VADUZ - Gian Piero Ventura ha le idee chiare: contro il Liechtenstein per gli azzurri non ci saranno regali e conquistare i tre punti sarà tutto meno che facile.
Ventura, giocherà Zappacosta? E l’Italia si schiererà con il 4-2-4?
Per dirlo prima dovrei sapere prima il modulo degli avversari. Abbiamo fatto delle verifiche, ma adesso vedremo se potremo metterle in campo. Ripeto, dipenderà da come giocheranno i padroni di casa.
Contro il Liechtenstein servirà una goleada come quella che ha fatto la Spagna.
Sono sorpreso da certe attese. Il cut in Israele ha perso 2-1 avendo la possibilità di pareggio e in spagna è crollata nell’ultima mezzora ed è venuto fuori un risultato roboante. Non giochiamo contro una squadra campione del mondo, ma neppure sarà facile. La priorità sarà vincere e solo in un secondo momento dovremo pensare al modo in cui lo faremo. Pensare che sarà facile, fa però passare un messaggio sbagliato.
E’ più facile preparare una partita come questa oppure una contro la Spagna nella quale le motivazioni arrivano da sole?
Questa è una verifica importante perché se non ci arrivi concentrato vuol dire che non sei pronto per giocare in nazionale. E’ in gare così che devi dimostrare di essere protagonista, di voler crescere. Abbiamo un’infornata di giovani che deve crescere con l’esempio dei grandi campioni che abbiamo come per esempio Buffon. Vincere ci manterrebbe al primo posto e sotto questo punto di vista è la più importante per la classifica: i giovani devono mostrarsi all’altezza.
Il Liechtenstein ha promesso di aggredirvi. Lo ha messo in preventivo?
Le ultime 100 partite tutte con lo stesso modulo: se domani lo cambieranno, avremo il primo problema. Sentire parlare di gol da contare, mi sorprende. Se ci aggrediranno, saremo preparati. Possiamo fare la partita sia che ci aggrediscano sia che non ci aggrediscano.
Il clima freddo di Vaduz favorirà i padroni di casa. E’ stato giusto arrivare oggi o sarebbe stato meglio arrivare prima?
Se avessimo potuto saremmo arrivati domani sera… E’ inverno ed è normale che sia freddo. Il campo sarà buono e regolare. Il freddo c’è sempre stato e sempre ci sarà durante l’inverno, nessun problema…
Dove c’è più da lavorare in questa Italia?
Quando inizi un nuovo percorso tattico ci sono tre componenti che vanno analizzate e messe a posto. Il 4-2-4 in Italia non lo fa nessuno e dobbiamo iniziare a vedere situazioni nuove. C’è grande disponibilità da parte dei giocatori e sono soddisfatto di questi 3 giorni e mezzo di lavoro. Pensare di essere pronti a fare cose mirabolanti sarebbe da presuntuosi. Questa è una squadra che è stata sottoposta a un’infornata di giovani e c’è bisogno di iniziare un certo lavoro: dopo il risultato bisogna verificare la mentalità di questi giocatori che devono capire cosa vuol dire giocare una partita di qualificazione con la maglia dell’Italia ed essere protagonisti.
Nella scelta di escludere alcuni giocatori ci sono solo valutazioni tecnico-tattiche o anche legate a quello che ha visto in settimana?
La nostra è stata una convocazione allargata per lavorare 3 giorni e mezzo. C’erano 6 punte e 6 esterni e qualcuno doveva star fuori anche perché poi c’è un’amichevole di prestigio. Lapadula è appena arrivato, come Pavoletti. C’è il discorso di Sansone che poteva esserci se ci fosse stato un cambio di modulo dei nostri avversari.
Fonte: CdS