Dan Greaney, l'autore dell'episodio dei Simpson con Donald Trump Presidente, ha spiegato come e perché all'epoca hanno collocato il magnate alla Casa Bianca.
È ormai assodato: i profeti dell'era moderna abitano a Springfield, hanno la pelle gialla e fanno parte della famiglia Simpson. In questi giorni, hanno infatti dimostrato di aver previsto Donald Trump alla Casa Bianca in tempi non sospetti.
Nell'episodio Bart to the Future, andato in onda nel 2000, la Presidente Lisa Simpson veniva a conoscenza di avere ereditato una bella crisi di bilancio provocata dal suo predecessore: il presidente Trump!
Doppia previsione dunque? I Simpson cioè non solo avrebbero previsto il successo di Trump ma persino il risultato della sua presidenza?
Secondo molti giornali, tra cui il Sun, le cose sarebbero andate esattamente così!
In effetti, la realtà è un po' diversa e a spiegarlo è stato l'autore dell'episodio Dan Greaney. In una intervista rilasciata a marzo 2016 al Washington Post, Dan aveva raccontato che nel 2000 erano alla ricerca di un personaggio noto la cui investitura a presidente suonasse assurda e allo stesso tempo "furba".
All'epoca, il nome di Trump era molto conosciuto ed era oggetto di giudizi controversi a causa della sua personalità esuberante (e un filino narcisista).
Risultò così la giusta scelta "comica" in perfetto stile Simpson: persino la sua pettinatura era già vittima di battute e scherzi. Nessuno però sospettava che lo scenario creato nell'episodio potesse diventare realtà. Anche se, a dirla tutta, Trump flirtava con l'idea della Presidenza già dal 1999.
Potremmo dunque affermare che I Simpson siano stati dei profeti senza volerlo? Probabilmente sì, anche perché Dan ha dichiarato di biasimare a volte l'ironia e le prese in giro nei confronti delle norme di comportamento che caratterizzano prodotti come I Simpson e Animal House.
Secondo l'autore, l'aver aiutato questa sorta di controcultura ha addirittura preparato il terreno ad un candidato come Trump.
Alla domanda se Trump potesse vincere le elezioni, Dan a marzo aveva risposto "non credo". Aveva aggiunto però che I Simpson rappresentano la mente collettiva, che potrebbe pensarla diversamente dagli autori dello show.
Cosa ne pensi, commenta.
MondoFox.it
È ormai assodato: i profeti dell'era moderna abitano a Springfield, hanno la pelle gialla e fanno parte della famiglia Simpson. In questi giorni, hanno infatti dimostrato di aver previsto Donald Trump alla Casa Bianca in tempi non sospetti.
Nell'episodio Bart to the Future, andato in onda nel 2000, la Presidente Lisa Simpson veniva a conoscenza di avere ereditato una bella crisi di bilancio provocata dal suo predecessore: il presidente Trump!
Doppia previsione dunque? I Simpson cioè non solo avrebbero previsto il successo di Trump ma persino il risultato della sua presidenza?
Secondo molti giornali, tra cui il Sun, le cose sarebbero andate esattamente così!
In effetti, la realtà è un po' diversa e a spiegarlo è stato l'autore dell'episodio Dan Greaney. In una intervista rilasciata a marzo 2016 al Washington Post, Dan aveva raccontato che nel 2000 erano alla ricerca di un personaggio noto la cui investitura a presidente suonasse assurda e allo stesso tempo "furba".
All'epoca, il nome di Trump era molto conosciuto ed era oggetto di giudizi controversi a causa della sua personalità esuberante (e un filino narcisista).
Risultò così la giusta scelta "comica" in perfetto stile Simpson: persino la sua pettinatura era già vittima di battute e scherzi. Nessuno però sospettava che lo scenario creato nell'episodio potesse diventare realtà. Anche se, a dirla tutta, Trump flirtava con l'idea della Presidenza già dal 1999.
Potremmo dunque affermare che I Simpson siano stati dei profeti senza volerlo? Probabilmente sì, anche perché Dan ha dichiarato di biasimare a volte l'ironia e le prese in giro nei confronti delle norme di comportamento che caratterizzano prodotti come I Simpson e Animal House.
Secondo l'autore, l'aver aiutato questa sorta di controcultura ha addirittura preparato il terreno ad un candidato come Trump.
Alla domanda se Trump potesse vincere le elezioni, Dan a marzo aveva risposto "non credo". Aveva aggiunto però che I Simpson rappresentano la mente collettiva, che potrebbe pensarla diversamente dagli autori dello show.
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