Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie :popi:

Trama: Mr. Magorium è un vecchio di 243 anni, anche se ne dimostra molti, molti di meno. Ha dedicato la sua vita al negozio dei giocattoli, frequentato ogni giorno da tanti bambini perché è magico: i giocattoli sono vivi, si muovono, cambiano colore a seconda dei sentimenti che provano.

Nella sua attività, Mr. Magorium si fa aiutare da tre giovani assistenti: una dolce ragazza Molly Mahoney, il contabile Henry e il piccolo Eric. A Molly, Magorium vuole donare la sua bottega ora che sente che è arrivato per lui il momento di andare via. Ma la ragazza non si sente pronta ad assumersi questo compito e decide di vendere la bottega. I giocattoli sentendosi abbandonati, cominciano a perdere colore e il negozio in un niente, perde i suoi clienti. Nel frattempo Henry ed Eric fanno di tutto per convincere la dolce Mahoney a rivedere la sua decisione, ma lei non intende ascoltarli.

Commento: La storia di Mr. Magorium è il ritratto di una realtà talmente fantastica che sembra impossibile possa vivere. E invece il vero trucco speciale del film non sta tanto nelle belle immagini che il regista realizza, quanto nel farci vedere la meraviglia.

Quando, ad esempio, ci troviamo di fronte a una situazione o a un oggetto o a un essere che ci stupisce, che ci fa vedere o sentire qualcosa che ci emoziona profondamente con un senso di sorpresa. Allora gli occhi si spalancano, il respiro si fa più profondo, il nostro corpo si fa più accogliente. È come se il nostro corpo e la nostra mente, per un attimo, respirassero quanto di più bello la realtà possa offrirci.

Ecco, il film Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie è come un lungo e profondo respiro accompagnato dalla visione di oggetti in movimento e persone dai suoni dolci. Qualsiasi cosa nel film ha una sua vita: i peluches, le palle, le porte, i cubi di legno, i cappelli.

In questo non c’è niente di strano perché se ci pensate, qualsiasi bambino spontaneamente dà vita al proprio giocattolo: gli dà un nome, gli fa fare cose, gli parla.. proprio come se fosse vivo.

E Magorium che è un bambino nonostante i suoi 243 anni, conosce bene quel mondo fatto di immaginazione, di colori, di suoni armoniosi, di braccia aperte pronte ad abbracciare l’altro, di gambe che saltellano su qualsiasi superficie morbida, di storie inventate dove tutto è possibile, dove persino morire è andar via in maniera dolce e sorridente.

È come se Magorium ci dicesse in ogni momento del film, che se riusciamo a cogliere attorno a noi la bellezza e la meraviglia, allora restiamo bambini per tutta la vita. Restiamo bambini, pur diventando vecchi. Così lui il più vecchio di tutti, il più vecchio degli esseri viventi, risulta essere il più giovane, il più sorridente, il più giocherellone.

Qualsiasi luogo potrebbe essere meraviglioso e darci gioia se lo viviamo con fede e amore. Non possiamo sempre aspettare che altri si occupino della nostra felicità perché così richiamo di diventare vecchi sin da bambini o di intristirci al punto da non riuscire neanche più a vedere le cose belle, quando queste si presentano a noi.

La vita di Mr. Magorium sta lì a dimostrarci che possiamo essere noi a creare luoghi e situazioni in cui stare bene e quando stiamo bene riusciamo ad essere più creativi, di non accontentarci di ciò che esiste ma provare a sperimentare, a cambiare gli schemi, a inventare e ad aprirsi al confronto con gli altri.