Parigi è una festa: all'indomani del trionfo nel Mondiale di Russia 2018, la capitale rende un grandioso omaggio agli atleti dell'Equipe de France, accolti da eroi sugli Champs-Elysées, tra l'Arco di Trionfo e Place de la Concorde, con il passaggio della Patrouille de France, le Frecce tricolori che hanno lasciato un'immensa scia bleu-blanc-rouge nel cielo azzurro della città in delirio.
Una straordinaria dimostrazione di 'grandeur', a venti anni esatti dal primo trofeo conquistato, all'epoca in casa, dai Bleus 'black-blanc-beur' di Aimé Jacquet. Deschamps, Lloris, Pogba, Griezmann, Mbappé…dal secondo piano del bus 'imperiale' scoperto i trionfatori della 'campagna di Russia' si godono increduli lo spettacolo di cui sono al tempo stesso protagonisti e spettatori. A turno si passano la Coppa, la baciano, la protendono verso le migliaia di fan ordinatamente disposti lungo il viale dietro a un muro di agenti della polizia.
Alcuni calciatori non resistono alla tentazione di sfilare di tasca lo smartphone per filmare il fervore popolare ai piedi del pullman tirato a lustro, tra bandiere, fumogeni, canti, balli e lacrime di gioia. "On est les champions du monde!"; grida la marea umana in festa, accalcandosi attorno al bus dei desideri con le due stelle del doppio mondiale vinto e la scritta cubitale 'Campioni del Mondo'. Già al momento dell'atterraggio all'aeroporto di Roissy Charles de Gaulle, con un'ora di ritardo rispetto al previsto, poco prima delle cinque del pomeriggio, il Boeing di Deschamps & co. veniva accolto da un carosello di idranti sparati verso il cielo, come un primo impalpabile arco di Trionfo sotto al quale è passato l'aereo di ritorno dalla Russia.
Mentre il capitano di bordo ha fatto sventolare all'esterno della cabina di pilotaggio un primo vessillo tricolore. All'ultimo, gli operatori dello scalo hanno dovuto spostare il tappeto rosso previsto per accogliere i Bleus, visto che non era completamente in asse con la scaletta. A terra, ad attendere la squadra, tante autorità tra cui la ministra dello Sport Laura Fressel. Nel capitale finalmente in festa dopo gli anni bui del terrorismo e una minaccia mai del tutto sopita, le insegne di sei stazioni della metropolitana sono state 'ritoccate' in omaggio all'impresa di Mosca contro la Croazia. La stazione Avron è diventata "Nous Avron Gagné" (un gioco di parole per dire 'Abbiamo vinto), Charles-de-Gaulle Etoile "On a 2 Etoiles" (Abbiamo due stelle").
E ancora, Bercy: "Bercy les Bleus", Notre-Dame des Champs "Notre Didier Deschamps". Ma non è tutto. Perché il ct ha avuto diritto anche ad una seconda stazione "Deschamps Elysées - Clémenceau". Ovunque in strada si grida all'ossesso sin da ieri lo stesso ritornello: "On est champions! On est champions! On est! On est! On est Champions". Dopo il bagno di folla, la squadra è attesa all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron, per un garden party a cui sono invitate oltre 1.200 persone. Seguirà un altro ricevimento con amici e famiglie nel vicino Hotel Crillon. Ai Bleus verrà assegnata nei prossimi mesi la Legion d'Onore, massima onorificenza della République, proprio come fece l'ex presidente Jacques Chirac con i campioni del '98.
Cosa ne pensi? Di' la tua!
Una straordinaria dimostrazione di 'grandeur', a venti anni esatti dal primo trofeo conquistato, all'epoca in casa, dai Bleus 'black-blanc-beur' di Aimé Jacquet. Deschamps, Lloris, Pogba, Griezmann, Mbappé…dal secondo piano del bus 'imperiale' scoperto i trionfatori della 'campagna di Russia' si godono increduli lo spettacolo di cui sono al tempo stesso protagonisti e spettatori. A turno si passano la Coppa, la baciano, la protendono verso le migliaia di fan ordinatamente disposti lungo il viale dietro a un muro di agenti della polizia.
Alcuni calciatori non resistono alla tentazione di sfilare di tasca lo smartphone per filmare il fervore popolare ai piedi del pullman tirato a lustro, tra bandiere, fumogeni, canti, balli e lacrime di gioia. "On est les champions du monde!"; grida la marea umana in festa, accalcandosi attorno al bus dei desideri con le due stelle del doppio mondiale vinto e la scritta cubitale 'Campioni del Mondo'. Già al momento dell'atterraggio all'aeroporto di Roissy Charles de Gaulle, con un'ora di ritardo rispetto al previsto, poco prima delle cinque del pomeriggio, il Boeing di Deschamps & co. veniva accolto da un carosello di idranti sparati verso il cielo, come un primo impalpabile arco di Trionfo sotto al quale è passato l'aereo di ritorno dalla Russia.
Mentre il capitano di bordo ha fatto sventolare all'esterno della cabina di pilotaggio un primo vessillo tricolore. All'ultimo, gli operatori dello scalo hanno dovuto spostare il tappeto rosso previsto per accogliere i Bleus, visto che non era completamente in asse con la scaletta. A terra, ad attendere la squadra, tante autorità tra cui la ministra dello Sport Laura Fressel. Nel capitale finalmente in festa dopo gli anni bui del terrorismo e una minaccia mai del tutto sopita, le insegne di sei stazioni della metropolitana sono state 'ritoccate' in omaggio all'impresa di Mosca contro la Croazia. La stazione Avron è diventata "Nous Avron Gagné" (un gioco di parole per dire 'Abbiamo vinto), Charles-de-Gaulle Etoile "On a 2 Etoiles" (Abbiamo due stelle").
E ancora, Bercy: "Bercy les Bleus", Notre-Dame des Champs "Notre Didier Deschamps". Ma non è tutto. Perché il ct ha avuto diritto anche ad una seconda stazione "Deschamps Elysées - Clémenceau". Ovunque in strada si grida all'ossesso sin da ieri lo stesso ritornello: "On est champions! On est champions! On est! On est! On est Champions". Dopo il bagno di folla, la squadra è attesa all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron, per un garden party a cui sono invitate oltre 1.200 persone. Seguirà un altro ricevimento con amici e famiglie nel vicino Hotel Crillon. Ai Bleus verrà assegnata nei prossimi mesi la Legion d'Onore, massima onorificenza della République, proprio come fece l'ex presidente Jacques Chirac con i campioni del '98.
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