LODI - Un medico di 55 anni, operante nel reparto psichiatrico di Codogno (Lodi), è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale pluriaggravata ai danni di due pazienti ricoverate nel suo reparto. Tutto è iniziato nel giugno 2010, quando una giovane italiana di circa 20 anni era stata ricoverata in quel reparto per una grave crisi depressiva. Durante il periodo di ricovero, approfittando del proprio ruolo, il medico ha superato un po’ per volta le resistenze della giovane paziente, cominciando con qualche carezza fino ad arrivare ai rapporti completi.
LE CONFIDENZE - Poi però la ventenne, in reparto, ha fatto amicizia con un’altra ragazza di poco più grande: questa le ha confidato che anche a lei era successa la stessa cosa in più circostanze, anche all’interno dell’ospedale durante i turni notturni. Il medico, oltre a farsi forte del suo ruolo «autorevole», utilizzava ansiolitici e sedativi che portava con sé durante gli incontri, che continuavano anche dopo le dimissioni dal reparto.
LA DENUNCIA - A dicembre 2010 la ventenne ha così trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri di Codogno. I militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno avviato le indagini, e sono riusciti a convincere anche l’altra vittima a sporgere querela per quanto accaduto. Il gip presso il Tribunale di Lodi ha quindi concordato con le risultanze investigative dei carabinieri e della procura della Repubblica di Lodi, disponendo l’arresto del medico. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari con la pesante accusa di violenza sessuale pluriaggravata. I carabinieri invitano le pazienti che dovessero eventualmente aver subito analogo trattamento a farsi avanti e vincere la paura, denunciando altri eventuali abusi dell’uomo.
Ultima modifica di Charbel il Gio 5 Mag 2011 - 20:56 - modificato 1 volta.
LE CONFIDENZE - Poi però la ventenne, in reparto, ha fatto amicizia con un’altra ragazza di poco più grande: questa le ha confidato che anche a lei era successa la stessa cosa in più circostanze, anche all’interno dell’ospedale durante i turni notturni. Il medico, oltre a farsi forte del suo ruolo «autorevole», utilizzava ansiolitici e sedativi che portava con sé durante gli incontri, che continuavano anche dopo le dimissioni dal reparto.
LA DENUNCIA - A dicembre 2010 la ventenne ha così trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri di Codogno. I militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno avviato le indagini, e sono riusciti a convincere anche l’altra vittima a sporgere querela per quanto accaduto. Il gip presso il Tribunale di Lodi ha quindi concordato con le risultanze investigative dei carabinieri e della procura della Repubblica di Lodi, disponendo l’arresto del medico. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari con la pesante accusa di violenza sessuale pluriaggravata. I carabinieri invitano le pazienti che dovessero eventualmente aver subito analogo trattamento a farsi avanti e vincere la paura, denunciando altri eventuali abusi dell’uomo.
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