L'ambasciatore di Pechino parla dell'approccio che l'Italia e l'Europa dovrebbero avere nei confronti dei timori per le infrastrutture di quinta generazione
I problemi di cybersicurezza sulla rete 5G esistono e angustiano anche la Cina. Per questo vanno affrontati con una visione globale. Ne è convinto l'ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua, che durante la cerimonia di inaugurazione dell'Innovation experience and competence center di Huawei a Roma ha parlato di sicurezza delle infrastrutture della rete 5G, una tecnologia di cui, dice "tutti i popoli e tutti i Paesi dovrebbero beneficiare"."Non si può negare che esistano problemi di sicurezza sulla rete 5G. Nessun Paese ignorerebbe i rischi al riguardo, compresa la Cina" afferma, "Tuttavia, credo che l'approccio giusto sia quello di eliminare il rischio piuttosto che temerlo. Dovremmo affrontare le preoccupazioni comuni attraverso consultazioni e la cooperazione in buona fede, rendendo la tecnologia 5G uno strumento migliore per i nostri vantaggi comuni".
Negli ultimi anni, la Cina ha intrapreso una strategia orientata all'innovazione, concentrandosi maggiormente sulla ricerca e sviluppo in settori all'avanguardia come l'economia digitale, l'intelligenza artificiale, la nanotecnologia, l'informatica quantistica e la smart city.
"Il progresso della telecomunicazione fornisce i mattoni per una città intelligente" dice Li, "e il 5G è la tecnologia all'avanguardia più rilevante in questo senso. Siamo fermamente convinti che la tecnologia 5G debba beneficiare tutti i popoli e tutti i Paesi".
Una situazione da cui le aziende possono trarre enormi vantaggi, aggiunge l'ambasciatore: "Insieme al pieno utilizzo della rete 5G, emergeranno più scenari applicativi e grandi potenzialità aziendali diventeranno realtà. La Cina e l'Italia dovrebbero cogliere la tendenza dei tempi e assumersi le responsabilità, sostenendo i principi di apertura, trasparenza e non discriminazione verso tutti i partner. Dovremmo lavorare insieme per costruire un futuro condiviso di Internet, mantenendo la governance globale di Internet sulla strada giusta".
I problemi di cybersicurezza sulla rete 5G esistono e angustiano anche la Cina. Per questo vanno affrontati con una visione globale. Ne è convinto l'ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua, che durante la cerimonia di inaugurazione dell'Innovation experience and competence center di Huawei a Roma ha parlato di sicurezza delle infrastrutture della rete 5G, una tecnologia di cui, dice "tutti i popoli e tutti i Paesi dovrebbero beneficiare"."Non si può negare che esistano problemi di sicurezza sulla rete 5G. Nessun Paese ignorerebbe i rischi al riguardo, compresa la Cina" afferma, "Tuttavia, credo che l'approccio giusto sia quello di eliminare il rischio piuttosto che temerlo. Dovremmo affrontare le preoccupazioni comuni attraverso consultazioni e la cooperazione in buona fede, rendendo la tecnologia 5G uno strumento migliore per i nostri vantaggi comuni".
Negli ultimi anni, la Cina ha intrapreso una strategia orientata all'innovazione, concentrandosi maggiormente sulla ricerca e sviluppo in settori all'avanguardia come l'economia digitale, l'intelligenza artificiale, la nanotecnologia, l'informatica quantistica e la smart city.
"Il progresso della telecomunicazione fornisce i mattoni per una città intelligente" dice Li, "e il 5G è la tecnologia all'avanguardia più rilevante in questo senso. Siamo fermamente convinti che la tecnologia 5G debba beneficiare tutti i popoli e tutti i Paesi".
Una situazione da cui le aziende possono trarre enormi vantaggi, aggiunge l'ambasciatore: "Insieme al pieno utilizzo della rete 5G, emergeranno più scenari applicativi e grandi potenzialità aziendali diventeranno realtà. La Cina e l'Italia dovrebbero cogliere la tendenza dei tempi e assumersi le responsabilità, sostenendo i principi di apertura, trasparenza e non discriminazione verso tutti i partner. Dovremmo lavorare insieme per costruire un futuro condiviso di Internet, mantenendo la governance globale di Internet sulla strada giusta".