La prima specie umana con postura eretta è vissuta in Asia orientale fino a un'epoca relativamente recente, come suggerisce una nuova datazione a 117.00-108.000 anni fa dei resti fossili del sito di Ngandong
Homo erectus è vissuto fino a 117.000-108.000 anni fa, cioè fino a un’epoca molto più recente di quanto stimato finora. Lo testimonia una nuova datazione della gran quantità di resti fossili scoperti negli anni trenta a Ngandong, nella regione centrale dell’isola indonesiana di Giava, pubblicata su “Nature” da Yan Rizal dell’Istituto di tecnologia di Bandung, sempre in Indonesia, e colleghi. Il risultato contribuisce a chiarire le tappe fondamentali dell’evoluzione umana in Asia orientale e in particolare il ruolo di questa specie di ominidi, la prima del genere Homo a camminare in posizione completamente eretta e probabilmente anche la prima a lavorare le pietre bifacciali e a usare il fuoco.
Il sito fossilifero di Ngandong fornisce una delle più importanti testimonianze della presenza nella regione di H. erectus, una specie umana le cui tracce fossili sono state scoperte in diverse parti del mondo, con datazioni che partono da 1,8-1,7 milioni di anni fa. I primi resti fossili di H. erectus – una calotta cranica, un femore e un dente – furono scoperti nel 1891 nel sito di Trinil, sul lato orientale dell’isola di Giava, grazie uno scavo, passato poi alla storia, dell’anatomista e paleontologo olandese Eugène Dubois. Pochi anni più tardi, alcuni scavi condotti dal paleontologo tedesco Gustav Heinrich Ralph von Koenigswald a Sangiran, nella parte centrale dell’isola, restituirono un secondo scheletro più completo.
Homo erectus è vissuto fino a 117.000-108.000 anni fa, cioè fino a un’epoca molto più recente di quanto stimato finora. Lo testimonia una nuova datazione della gran quantità di resti fossili scoperti negli anni trenta a Ngandong, nella regione centrale dell’isola indonesiana di Giava, pubblicata su “Nature” da Yan Rizal dell’Istituto di tecnologia di Bandung, sempre in Indonesia, e colleghi. Il risultato contribuisce a chiarire le tappe fondamentali dell’evoluzione umana in Asia orientale e in particolare il ruolo di questa specie di ominidi, la prima del genere Homo a camminare in posizione completamente eretta e probabilmente anche la prima a lavorare le pietre bifacciali e a usare il fuoco.
Il sito fossilifero di Ngandong fornisce una delle più importanti testimonianze della presenza nella regione di H. erectus, una specie umana le cui tracce fossili sono state scoperte in diverse parti del mondo, con datazioni che partono da 1,8-1,7 milioni di anni fa. I primi resti fossili di H. erectus – una calotta cranica, un femore e un dente – furono scoperti nel 1891 nel sito di Trinil, sul lato orientale dell’isola di Giava, grazie uno scavo, passato poi alla storia, dell’anatomista e paleontologo olandese Eugène Dubois. Pochi anni più tardi, alcuni scavi condotti dal paleontologo tedesco Gustav Heinrich Ralph von Koenigswald a Sangiran, nella parte centrale dell’isola, restituirono un secondo scheletro più completo.