I giallorossi abbandonano il sogno Champions: Al Massimino apre Loria, poi nella ripresa rimonta rossazzurra con Bergessio e Gomez nel recupero. Cadono anche i bianconeri a Parma, decide l'ex Giovinco. I friulani passano facilmente a Verona con Isla e Asamoah, il duello con la Lazio per il quarto posto si risolverà all'ultima giornata. Vincono Lecce e Cesena, i doriani crollano in casa col Palermo e salutano la massima serie
ROMA, 15 maggio - Lazio o Udinese in Champions League, Roma o Juventus in Europa League, Sampdoria in Serie B insieme a Bari e Brescia. Sono questi i verdetti della penultima giornata del campionato, in attesa di Napoli-Inter di questa sera. Partendo dall'alto, i friulani passano facilmente sul campo del Chievo già salvo e, con un gol per tempo di Isla e Asamoah, si prendono i tre punti staccando di nuovo i biancocelesti e portandosi a tre punti dai partenopei, ancora non matematicamente sicuri della qualificazione diretta alla massima competizione europea. Al contrario i giallorossi cadono sul campo stregato di Catania: non basta la rete di Loria, entrato al posto di Juan, perché nella ripresa prima Bergessio e poi Gomez, in pieno recupero, tolgono ogni velleità di Champions alla squadra di Montella che tecnicamente potrebbe perdere anche l'Europa League, se dovessero perdere anche la prossima (contro la Samp retrocessa) e in contemporanea la Juve dovesse vincere. Ma i bianconeri sembrano ormai già in vacanza e il Parma dell'ex avvelenatissimo Giovinco ne approfitta per la terza rete in due sfide contro la Vecchia Signora e per regalare un altro pomeriggio pesante a Del Neri.
SAMP IN B, FESTA A LECCE E CESENA - L'altro verdetto arriva da Marassi, dove il Palermo di Miccoli, leccese doc, vince sulla Samp e la condanna: proprio il Romario del Salento apre i giochi, poi Biabiany pareggia ma nel finale Pinilla condanna i doriani alla retrocessione perché intanto il Cesena batte il Brescia e il Lecce supera lo scoglio derby col Bari grazie alla doppietta di Jeda. De Canio e Ficcadenti festeggiano, al Ferraris scene drammatiche con il pianto a dirotto di Palombo davanti alla curva blucerchiata.