Quest’anno, dopo 60 anni dall’ultimo avvistamento, in Toscana nell’Isola di Capraia, la foca monaca è tornata nella sua grotta
La grotta della foca, sull’isola di Capraia, ha finalmente ritrovata la sua abitante, un bellissimo esemplare di foca monaca, specie in grave pericolo d’estinzione, il più rari mammifero marino d’Europa infatti è considerato dall’Iucn “in pericolo critico” e oggi nel mondo se ne contano appena 700 esemplari.
Nelle scorse settimane, si erano susseguiti diversi avvistamenti, dalle feci dell’animale ad movimenti “sospetti” al di fuori della grotta ripresi da dei turisti, nelle acque dei dintorni ma adesso arriva la conferma ufficiale, che lascia tutti sorpresi, la scoperta è stata effettuata da due ricercatrici, Sabrina Agnesi e Giulia Mo che entrate nella grotta e si sono dovute fermare di colpo, sbalordite, quando davanti a loro è apparso l’esemplare di foca che riposava tra le rocce e che non si è accorto della loro presenza, le ricercatrici hanno lasciato la grotta e successivamente nella grotta è stato installato un dispositivo per monitorare l’animale e raccogliere tutte le informazioni possibili in merito a questo sorprendente ritorno, essendo una grotta aperta alle barche, che sicuramente avrebbero disturbato e fatto scappare l’animale, l’Ente del Parco nazionale dell’arcipelago toscano ha emanato un’ordinanza per proteggere la presenza della foca monaca nella sua grotta, abilitando l’accesso al tratto dove è stato avvistato un esemplare solo ai mezzi autorizzati dall’Ente Parco e vietandolo alle barche dei turisti. Il Parco, dopo gli avvistamenti ha preso contatti con l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che ha certificato la presenza dell’esemplare di foca monaca all’interno dell’area interdetta al traffico marino, una speranza riaccesa per un futuro nuovo ritorno e stanziamento della foca monaca mediterranea presso le coste dell’isola toscana, e l’isola di Capraia che chiude il suo mare per proteggerla.
La grotta della foca, sull’isola di Capraia, ha finalmente ritrovata la sua abitante, un bellissimo esemplare di foca monaca, specie in grave pericolo d’estinzione, il più rari mammifero marino d’Europa infatti è considerato dall’Iucn “in pericolo critico” e oggi nel mondo se ne contano appena 700 esemplari.
Nelle scorse settimane, si erano susseguiti diversi avvistamenti, dalle feci dell’animale ad movimenti “sospetti” al di fuori della grotta ripresi da dei turisti, nelle acque dei dintorni ma adesso arriva la conferma ufficiale, che lascia tutti sorpresi, la scoperta è stata effettuata da due ricercatrici, Sabrina Agnesi e Giulia Mo che entrate nella grotta e si sono dovute fermare di colpo, sbalordite, quando davanti a loro è apparso l’esemplare di foca che riposava tra le rocce e che non si è accorto della loro presenza, le ricercatrici hanno lasciato la grotta e successivamente nella grotta è stato installato un dispositivo per monitorare l’animale e raccogliere tutte le informazioni possibili in merito a questo sorprendente ritorno, essendo una grotta aperta alle barche, che sicuramente avrebbero disturbato e fatto scappare l’animale, l’Ente del Parco nazionale dell’arcipelago toscano ha emanato un’ordinanza per proteggere la presenza della foca monaca nella sua grotta, abilitando l’accesso al tratto dove è stato avvistato un esemplare solo ai mezzi autorizzati dall’Ente Parco e vietandolo alle barche dei turisti. Il Parco, dopo gli avvistamenti ha preso contatti con l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che ha certificato la presenza dell’esemplare di foca monaca all’interno dell’area interdetta al traffico marino, una speranza riaccesa per un futuro nuovo ritorno e stanziamento della foca monaca mediterranea presso le coste dell’isola toscana, e l’isola di Capraia che chiude il suo mare per proteggerla.