Fu tutto tranne che confortante: Come poteva Luana, anima pura e pulita dallo ******* del sangue, ungere le sue mani nel delitto egoistico, nella carne della prima vittima che gli potesse capitare davanti, senza il minimo ritegno.
Luana: "Ma cosa.. Come puoi chiedermi questo! Stai scherzando vero? Come posso uccidere una persona innocente!"
Non che potesse meravigliare questa risposta, accompagnata da uno spalancare degli occhi, ed un certo livello di ira fuoriusciva dalle sue parole. La risposta che si aspettava Luana, non corrispondeva assolutamente alle sue lontane aspettative, anzi la risposta continuò ad essere fredda e vuota, come se forzata a esprimersi, come se fosse qualcosa di scontato:
Kamelia: "Lo trovi così grave? E poi, non ucciderai un innocente, bensì un'anima dannata, condannata alle barbarie dell'inferno: Una persona che ha commesso omicidi, atti illegali cose così, ti è chiaro?"
Luana: "E tu credi davvero che io possa avere la forza e il coraggio di uccidere qualcuno? Cattivo o buono che sia? Ma poi perchè questa persona vuole una vittima per un semplice aiuto?! PERCHè?!"
Kamelia: "Adesso mi stai scocciando!.." aumentando il tono della voce, in segno di continuo fastidio, e di ormai esaurimento nervoso... "Tu hai chiesto il mio aiuto, questo è il mio aiuto! Lo accetti si o no? Io non posso uccidere solo per aiutarti, non sono così caritatevole. Se cerchi una persona del genere, contatta un'altra sirena o Tritone, e non una killer decennale, anch'essa condannata all'inferno ormai"
Purtroppo, per l'ennesima volta Kamelia aveva ragione: Aveva ragione quando diceva che era stata lei a chiedere il suo aiuto; Aveva ragione ad arrabbiarsi nei suoi confronti, perchè non era capace di portare a termine nulla; Aveva ragione quando diceva di non essere caritatevole, e che era stata forse stupida a credere in un suo aiuto. Era il momento di dimostrare il vero coraggio, era il momento di risvegliare quella brutalità nascosta in un piccolo angolo della propria anima, il momento di aiutare e salvare davvero, essere tanto brutali verso un uomo malvagio, quanto lo era stato l'umanità contro il mare, innocente, anzi complice dell'uomo, ingrato nei suoi confronti.
Kamelia: "Ti sei decisa o ancora vuoi continuare ad analizzare il tuo dubbio amletico?"
Luana: "Ci sono.. Il mio cervello ha finalmente preso una decisione definitiva.."
Kamelia: "Guarda non scoppio dalla felicità di sentire ciò che il cervellino della piccola Luana ha deciso! Non sto più nella pelle.." L'umorismo era trasparente e percepibili al tatto, sempre molto fine e tagliente..
Luana: "Sono costretta ad uccidere qualcuno per riavere mia madre, e decido di essere un'assassina piuttosto che stare senza la mia metà! Mettiamo subito in chiaro però che ucciderò solo se la mia vittima è un essere umano malvagio! Non voglio trasformare nessuno in un criminale! PROMETTIMELO!"
C'era molta serietà in ciò che Luana diceva, molta sicurezza nelle sue parole, molta determinazione tanto da convincere anche Kamelia, che ciò che stava sentendo era la vera e propria volontà della Sirena, senza timori o rimorsi..
Kamelia: "Non preoccuparti biscotto, mi occuperò io di trovare una perfetta preda per te. Sono anche obbligata ad essere selettiva dato che l'anziano veggente dove porteremo la vittima sente se essa è malvagia o meno. Ti senti più tranquilla?"
Luana: "Si.. Grazie che mi stai aiutando e ti preoccupi per me.."
Kamelia: "Preoccuparmi per te? Perchè dovrei ahah! Anche a me serve il potere dell'anziano veggente, e userò te per dimostrare se quella spugna vecchia è ancora capace nel suo lavoro o meno"
Kamelia preoccuparsi per la salute di Luana? Un sogno! Ma a cosa poteva mai servire il potere di un vecchio veggente a Kamelia, colei che tutto ciò che ha desiderato gli è stato dato, o per paura o per conquista, senza guardare in faccia a nessuno, senza il minimo rimorso, senza che il peso delle sue vittime passate...
Luana: "Ma cosa.. Come puoi chiedermi questo! Stai scherzando vero? Come posso uccidere una persona innocente!"
Non che potesse meravigliare questa risposta, accompagnata da uno spalancare degli occhi, ed un certo livello di ira fuoriusciva dalle sue parole. La risposta che si aspettava Luana, non corrispondeva assolutamente alle sue lontane aspettative, anzi la risposta continuò ad essere fredda e vuota, come se forzata a esprimersi, come se fosse qualcosa di scontato:
Kamelia: "Lo trovi così grave? E poi, non ucciderai un innocente, bensì un'anima dannata, condannata alle barbarie dell'inferno: Una persona che ha commesso omicidi, atti illegali cose così, ti è chiaro?"
Luana: "E tu credi davvero che io possa avere la forza e il coraggio di uccidere qualcuno? Cattivo o buono che sia? Ma poi perchè questa persona vuole una vittima per un semplice aiuto?! PERCHè?!"
Kamelia: "Adesso mi stai scocciando!.." aumentando il tono della voce, in segno di continuo fastidio, e di ormai esaurimento nervoso... "Tu hai chiesto il mio aiuto, questo è il mio aiuto! Lo accetti si o no? Io non posso uccidere solo per aiutarti, non sono così caritatevole. Se cerchi una persona del genere, contatta un'altra sirena o Tritone, e non una killer decennale, anch'essa condannata all'inferno ormai"
Purtroppo, per l'ennesima volta Kamelia aveva ragione: Aveva ragione quando diceva che era stata lei a chiedere il suo aiuto; Aveva ragione ad arrabbiarsi nei suoi confronti, perchè non era capace di portare a termine nulla; Aveva ragione quando diceva di non essere caritatevole, e che era stata forse stupida a credere in un suo aiuto. Era il momento di dimostrare il vero coraggio, era il momento di risvegliare quella brutalità nascosta in un piccolo angolo della propria anima, il momento di aiutare e salvare davvero, essere tanto brutali verso un uomo malvagio, quanto lo era stato l'umanità contro il mare, innocente, anzi complice dell'uomo, ingrato nei suoi confronti.
Kamelia: "Ti sei decisa o ancora vuoi continuare ad analizzare il tuo dubbio amletico?"
Luana: "Ci sono.. Il mio cervello ha finalmente preso una decisione definitiva.."
Kamelia: "Guarda non scoppio dalla felicità di sentire ciò che il cervellino della piccola Luana ha deciso! Non sto più nella pelle.." L'umorismo era trasparente e percepibili al tatto, sempre molto fine e tagliente..
Luana: "Sono costretta ad uccidere qualcuno per riavere mia madre, e decido di essere un'assassina piuttosto che stare senza la mia metà! Mettiamo subito in chiaro però che ucciderò solo se la mia vittima è un essere umano malvagio! Non voglio trasformare nessuno in un criminale! PROMETTIMELO!"
C'era molta serietà in ciò che Luana diceva, molta sicurezza nelle sue parole, molta determinazione tanto da convincere anche Kamelia, che ciò che stava sentendo era la vera e propria volontà della Sirena, senza timori o rimorsi..
Kamelia: "Non preoccuparti biscotto, mi occuperò io di trovare una perfetta preda per te. Sono anche obbligata ad essere selettiva dato che l'anziano veggente dove porteremo la vittima sente se essa è malvagia o meno. Ti senti più tranquilla?"
Luana: "Si.. Grazie che mi stai aiutando e ti preoccupi per me.."
Kamelia: "Preoccuparmi per te? Perchè dovrei ahah! Anche a me serve il potere dell'anziano veggente, e userò te per dimostrare se quella spugna vecchia è ancora capace nel suo lavoro o meno"
Kamelia preoccuparsi per la salute di Luana? Un sogno! Ma a cosa poteva mai servire il potere di un vecchio veggente a Kamelia, colei che tutto ciò che ha desiderato gli è stato dato, o per paura o per conquista, senza guardare in faccia a nessuno, senza il minimo rimorso, senza che il peso delle sue vittime passate...