Un museo subacqueo situato a 28 metri di profondità. Questa suggestiva quanto innovativa attrazione è dedicata a tutti gli amanti del mare e della storia che offre l’isolotto di Peristera ad Alonissos, nell’Egeo occidentale. Questo particolare museo, il primo sottomarino della Grecia, contiene circa quattromila anfore ritrovate da un pescatore nel 1985. I reperti non sono stati portati in superficie, ma possono essere ammirati attraverso divertenti e sicure immersioni, guidate da professionisti del settore.
Fino al prossimo 2 ottobre si possono ammirare le bellissime anfore del V secolo, affondate dopo un naufragio. Si ritiene che a trasportare gli oggetti sia stata una grande nave mercantile, probabilmente ateniese, colata a picco nella zona di Peristera intorno al 425 a.C. L’imbarcazione era carica con migliaia di anfore di vino provenienti da Mendi, antica città di Calcidica, e Peparithos, oggi Skopelos, zone note nell’antichità per il loro vino.
Il primo a vedere il prezioso tesoro che il mare ha custodito per secoli e secoli, fu un pescatore. Il mucchio di anfore, che si estende fino al fondo per una lunghezza di 25 metri, dà la sensazione del contorno e delle grandi dimensioni della nave. Lo scavo è stato effettuato dagli archeologi e dal personale del Ministero della Cultura, che oggi si occupano dell’apertura del relitto al pubblico.
Il colpo d'occhio è davvero impressionante. Da qui la decisione di rendere il sito accessibile al pubblico proprio come un museo. Qui le immersioni sono state vietate fino al 2004. L'accesso al sito del naufragio di Peristera è stato contingentato, poi lo scorso anno è arrivato l'annuncio dell'apertura al pubblico, ora diventato realtà:il museo sottomarino sarà aperto solo d'estate, da agosto ad ottobre, e vuole essere il primo di una lunga serie. Per «entrare» nel museo sarà necessaria una guida esperta, oltre che il brevetto di immersione entro i 30 metri. Chi non è sub, invece, potrà ammirare il sito da terra e sentirsi come sott'acqua grazie a una installazione di realtà virtuale nel centro d'informazione turistica dell'isola.
Fino al prossimo 2 ottobre si possono ammirare le bellissime anfore del V secolo, affondate dopo un naufragio. Si ritiene che a trasportare gli oggetti sia stata una grande nave mercantile, probabilmente ateniese, colata a picco nella zona di Peristera intorno al 425 a.C. L’imbarcazione era carica con migliaia di anfore di vino provenienti da Mendi, antica città di Calcidica, e Peparithos, oggi Skopelos, zone note nell’antichità per il loro vino.
Il primo a vedere il prezioso tesoro che il mare ha custodito per secoli e secoli, fu un pescatore. Il mucchio di anfore, che si estende fino al fondo per una lunghezza di 25 metri, dà la sensazione del contorno e delle grandi dimensioni della nave. Lo scavo è stato effettuato dagli archeologi e dal personale del Ministero della Cultura, che oggi si occupano dell’apertura del relitto al pubblico.
Il colpo d'occhio è davvero impressionante. Da qui la decisione di rendere il sito accessibile al pubblico proprio come un museo. Qui le immersioni sono state vietate fino al 2004. L'accesso al sito del naufragio di Peristera è stato contingentato, poi lo scorso anno è arrivato l'annuncio dell'apertura al pubblico, ora diventato realtà:il museo sottomarino sarà aperto solo d'estate, da agosto ad ottobre, e vuole essere il primo di una lunga serie. Per «entrare» nel museo sarà necessaria una guida esperta, oltre che il brevetto di immersione entro i 30 metri. Chi non è sub, invece, potrà ammirare il sito da terra e sentirsi come sott'acqua grazie a una installazione di realtà virtuale nel centro d'informazione turistica dell'isola.