Kamelia: "...Mi viene da pensare che faccia riferimento al primo momento in cui ci siamo incontrate" -disse guardando la tavolozza distesa sul terreno, sulla quale vi era stata incisa la profezia, per evitare possibili dimenticanze-
Luana: "Ora che me lo fai notare.. Potresti aver ragione.." -intontita e scossa dalle numerose scoperte che gli altri le conducevano a fare-
Kamelia: "Dovete ripercorrere la profezia pezzo per pezzo, se volete guardare solo il peggio, o prima il finale, non riusciremo mai a risolvere questo rompicapo".
Era ormai giunta la sera, l'ora di riposarsi, di abbandonare le preoccupazioni che il giorno aveva procurato alle giovani sirene; Quella sera nessuno desiderava una delucidazione dal calore della notte, ma solo e soltanto riposo.
Parlare troppo presto o ti porta ad assaporare prima il futuro, o ti conduce nella strada del rifiuto di quest'ultimo:
La notte fu strana, piena di tormento, e le due sirene riuscivano a far tutto tranne che a coltivare il piacere del sonno. Un sogno alquanto strano attanagliava le due sirene: un uomo, umano a quanto pare, volto gia visto prima, circondato dalle fiamme, fiamme cocenti, rendevano impossibile l'avvicinarsi al soggetto. Nessuna delle due proferisce parola, quasi come se mutate dal loro stesso volere, a distanza di qualche metro dall'uomo. Due sogni diversi, in ognuno risiedeva una sirena; Luana sognava il dialogo tra l'uomo e Kamelia, mentre quest'ultima sognava il dialogo tra l'uomo e Luana. L'una osservava l'altra, e ugualmente, nessuna proferiva parola, ma doveva solo ascoltare:
???: "La vostra impazienza sarebbe potuta costarvi cara! Condurre la vostra missione con velocità, non vi porterà prima al traguardo, ma vi ingannerà nel condurvi in una strada secondaria, ancor più lunga ed impervia. I miei obblighi sono questi: Se un consiglio volete ricevere, perchè disorientati, impauriti, soffocati dal destino, basta dividere la vostra anima in quattro parti. Ogni indizio costerà voi una parte, all'esaurirsi di tali, una di voi, colei che ha diviso la propria anima, perirà, servendo le fiamme dell'inferno che tanto aspettano voi creature demoniache. Siete pronte a sacrificarvi l'una per l'altra, nella consapevolezza che una di voi morirà, e l'altra avrà il piacere di vivere?"
Il sogno finì, l'uomo, scopertosi essere quello sacrificato dalle due per avere il favore della predizione dal vecchio veggente, si dileguò nelle fiamme che lo circondavano, interrompendo il dormire delle due.
Luana: "..Neanche la notte.. si può più dormire in pace..*sbadiglia*" -mantenendosi sdraiata sul tappeto di alghe allestito per la notte-
Kamelia: "Mi stavo domandando quando avevi intenzione di svegliarti. Forza, alza quella tua coda, e andiamo a casa tua, da qualche parte dovremmo pur cominciare." -disse affacciandosi all'apertura della grotta, guardando apaticamente AtlHab mentre moriva lentamente sotto il peso dello Yatch-.
Non c'era né il bisogno né la possibilità di aggiungere altro: Luana si rimette in piedi silenziosamente, e lascia insieme agli ultimi sopravvissuti, il bambino che da tempo si portava in custodia, poichè promesso al signore morente, il giorno prima. Senza avvertire nessuno, portando con sè solo la tavolozza dove vi era stata scritta la profezia, le due sirene nuotano pacatamente, come da avvertimento dell'uomo nel sogno, sino all'abitazione di Luana, l'unica opzione al momento plausibile come punto di partenza nell'indagine della coppia.
Viaggio tranquillo, silenzioso, poche parole se non raccomandazioni di calma e perseveranza, nulla che meriti essere trattato e raccontato.
Le giovani giungono a destinazione: Nulla era cambiato, forse qualche maceria in più finita di cadere, ma tutto si era cristallizzato dall'ultima volta che Luana visitò quella casa, e ne fece triste visione.
Luana: "Sembra tutto uguale.. Non è cambiato nulla di una virgola.. Ma precisamente cosa dovremmo fare qui? Cerchiamo qualcosa in particolare?" -disse guardandosi..
Luana: "Ora che me lo fai notare.. Potresti aver ragione.." -intontita e scossa dalle numerose scoperte che gli altri le conducevano a fare-
Kamelia: "Dovete ripercorrere la profezia pezzo per pezzo, se volete guardare solo il peggio, o prima il finale, non riusciremo mai a risolvere questo rompicapo".
Era ormai giunta la sera, l'ora di riposarsi, di abbandonare le preoccupazioni che il giorno aveva procurato alle giovani sirene; Quella sera nessuno desiderava una delucidazione dal calore della notte, ma solo e soltanto riposo.
Parlare troppo presto o ti porta ad assaporare prima il futuro, o ti conduce nella strada del rifiuto di quest'ultimo:
La notte fu strana, piena di tormento, e le due sirene riuscivano a far tutto tranne che a coltivare il piacere del sonno. Un sogno alquanto strano attanagliava le due sirene: un uomo, umano a quanto pare, volto gia visto prima, circondato dalle fiamme, fiamme cocenti, rendevano impossibile l'avvicinarsi al soggetto. Nessuna delle due proferisce parola, quasi come se mutate dal loro stesso volere, a distanza di qualche metro dall'uomo. Due sogni diversi, in ognuno risiedeva una sirena; Luana sognava il dialogo tra l'uomo e Kamelia, mentre quest'ultima sognava il dialogo tra l'uomo e Luana. L'una osservava l'altra, e ugualmente, nessuna proferiva parola, ma doveva solo ascoltare:
???: "La vostra impazienza sarebbe potuta costarvi cara! Condurre la vostra missione con velocità, non vi porterà prima al traguardo, ma vi ingannerà nel condurvi in una strada secondaria, ancor più lunga ed impervia. I miei obblighi sono questi: Se un consiglio volete ricevere, perchè disorientati, impauriti, soffocati dal destino, basta dividere la vostra anima in quattro parti. Ogni indizio costerà voi una parte, all'esaurirsi di tali, una di voi, colei che ha diviso la propria anima, perirà, servendo le fiamme dell'inferno che tanto aspettano voi creature demoniache. Siete pronte a sacrificarvi l'una per l'altra, nella consapevolezza che una di voi morirà, e l'altra avrà il piacere di vivere?"
Il sogno finì, l'uomo, scopertosi essere quello sacrificato dalle due per avere il favore della predizione dal vecchio veggente, si dileguò nelle fiamme che lo circondavano, interrompendo il dormire delle due.
Luana: "..Neanche la notte.. si può più dormire in pace..*sbadiglia*" -mantenendosi sdraiata sul tappeto di alghe allestito per la notte-
Kamelia: "Mi stavo domandando quando avevi intenzione di svegliarti. Forza, alza quella tua coda, e andiamo a casa tua, da qualche parte dovremmo pur cominciare." -disse affacciandosi all'apertura della grotta, guardando apaticamente AtlHab mentre moriva lentamente sotto il peso dello Yatch-.
Non c'era né il bisogno né la possibilità di aggiungere altro: Luana si rimette in piedi silenziosamente, e lascia insieme agli ultimi sopravvissuti, il bambino che da tempo si portava in custodia, poichè promesso al signore morente, il giorno prima. Senza avvertire nessuno, portando con sè solo la tavolozza dove vi era stata scritta la profezia, le due sirene nuotano pacatamente, come da avvertimento dell'uomo nel sogno, sino all'abitazione di Luana, l'unica opzione al momento plausibile come punto di partenza nell'indagine della coppia.
Viaggio tranquillo, silenzioso, poche parole se non raccomandazioni di calma e perseveranza, nulla che meriti essere trattato e raccontato.
Le giovani giungono a destinazione: Nulla era cambiato, forse qualche maceria in più finita di cadere, ma tutto si era cristallizzato dall'ultima volta che Luana visitò quella casa, e ne fece triste visione.
Luana: "Sembra tutto uguale.. Non è cambiato nulla di una virgola.. Ma precisamente cosa dovremmo fare qui? Cerchiamo qualcosa in particolare?" -disse guardandosi..