‘Dynamite’, la canzone dei record dei BTS è nata in una stanza da letto, su un portatile
«Mi sconcerta sapere che qualcosa di così grande proviene da un luogo tanto modesto», racconta David Stewart, produttore e co-autore della prima canzone in lingua inglese del gruppo coreano.
A inizio anno, fra gli addetti ai lavori non si parlava d’altro: le star del K-pop BTS[b] erano a caccia di un nuovo singolo. «Era tipo il Sacro Graal», dice l’autore e produttore inglese David Stewart. «È un ingaggio che volevano tutti, anche grandi produttori e autori americani con cui ho parlato». Alla fine è stato proprio Stewart, in coppia con Jessica Agombar, a vincere la lotteria dei BTS. Sono loro gli autori di Dynamite, il primo singolo in lingua inglese del gruppo che nel giro di 24 ore ha battuto vari record.
È stato Ron Perry, capo della Columbia, a dire a Jacobson che i BTS erano alla ricerca di un nuovo brano. «Volevano farlo in lingua inglese, doveva essere ritmato ed eccitante», spiega Stewart. Grazie al tempo passato sul palco e in studio al fianco di altri artisti, «se c’è una cosa su cui sono bravo è scrivere su commissione». Ci ha lavorato su con Agombar, ex Parade e sua collaboratrice abituale negli ultimi cinque anni. Stewart ha suonato quasi tutti gli strumenti, dalla chitarra al basso alle tastiere. Johnny Thirkell, che ha suonato su Uptown Funk di Bruno Mars, si è occupato dei fiati.
Quando il brano è stato approvato da Perry, Stewart e Agombar si sono relazionati con i BTS per assicurarsi che Dynamite soddisfacesse le loro richieste. «Abbiamo cambiato quattro o cinque piccole cose, qualche verso effettivamente non aveva senso per i BTS», spiega Stewart.
Dopo alcuni teaser, Dynamite è stato pubblicato venerdì 21 agosto e ha subito battuto il record del numero di streaming totalizzati nelle prime 24 ore sia su YouTube che su Spotify. Come se non bastasse, i BTS hanno lanciato su TikTok una sfida di ballo basata sul pezzo. Stewart vorrebbe farsi insegnare le mosse dalla sua ragazza.
L’autore e produttore sembra ancora un po’ frastornato dal successo globale della canzone. «L’ho fatta sul mio portatile in camera da letto», dice. «Mi sconcerta sapere che qualcosa di così grande proviene da un luogo tanto modesto».
A me piace, anche se non come "Black Swan", e a voi?
«Mi sconcerta sapere che qualcosa di così grande proviene da un luogo tanto modesto», racconta David Stewart, produttore e co-autore della prima canzone in lingua inglese del gruppo coreano.
A inizio anno, fra gli addetti ai lavori non si parlava d’altro: le star del K-pop BTS[b] erano a caccia di un nuovo singolo. «Era tipo il Sacro Graal», dice l’autore e produttore inglese David Stewart. «È un ingaggio che volevano tutti, anche grandi produttori e autori americani con cui ho parlato». Alla fine è stato proprio Stewart, in coppia con Jessica Agombar, a vincere la lotteria dei BTS. Sono loro gli autori di Dynamite, il primo singolo in lingua inglese del gruppo che nel giro di 24 ore ha battuto vari record.
È stato Ron Perry, capo della Columbia, a dire a Jacobson che i BTS erano alla ricerca di un nuovo brano. «Volevano farlo in lingua inglese, doveva essere ritmato ed eccitante», spiega Stewart. Grazie al tempo passato sul palco e in studio al fianco di altri artisti, «se c’è una cosa su cui sono bravo è scrivere su commissione». Ci ha lavorato su con Agombar, ex Parade e sua collaboratrice abituale negli ultimi cinque anni. Stewart ha suonato quasi tutti gli strumenti, dalla chitarra al basso alle tastiere. Johnny Thirkell, che ha suonato su Uptown Funk di Bruno Mars, si è occupato dei fiati.
Quando il brano è stato approvato da Perry, Stewart e Agombar si sono relazionati con i BTS per assicurarsi che Dynamite soddisfacesse le loro richieste. «Abbiamo cambiato quattro o cinque piccole cose, qualche verso effettivamente non aveva senso per i BTS», spiega Stewart.
Dopo alcuni teaser, Dynamite è stato pubblicato venerdì 21 agosto e ha subito battuto il record del numero di streaming totalizzati nelle prime 24 ore sia su YouTube che su Spotify. Come se non bastasse, i BTS hanno lanciato su TikTok una sfida di ballo basata sul pezzo. Stewart vorrebbe farsi insegnare le mosse dalla sua ragazza.
L’autore e produttore sembra ancora un po’ frastornato dal successo globale della canzone. «L’ho fatta sul mio portatile in camera da letto», dice. «Mi sconcerta sapere che qualcosa di così grande proviene da un luogo tanto modesto».
A me piace, anche se non come "Black Swan", e a voi?