‘C’è un particolare batterio, l’Escherichia coli, che per lo più se ne sta tranquillo, come ospite nell’intestino. Ma alcune sue varianti genetiche sono molto pericolose per l’uomo, ed hanno determinato in passato diversi casi di intossicazione alimentare, a volte anche mortali.’
In Germania, il numero di morti – accertati e presunti per il contagio con l’E.coli – continua a salire: secondo fonti di stampa, sono gia’ 14 le persone decedute a causa del batterio killer e per la prima volta da quando e’ scoppiata l’epidemia a meta’ maggio, le vittime si contano anche oltre le regioni settentrionali del paese.
Sul totale, due sono uomini e 12 donne, di cui una era residente nel Nord Reno-Westfalia, cioe’ la prima regione a Ovest della Germania. Da parte sua, l’istituto Robert Koch per la salute pubblica, si limita a confermare solo tre decessi, uno in piu’ di venerdi’ scorso, quando le vittime presunte e accertate erano appena sei.
E secondo le previsioni dello stesso governo, la situazione potrebbe peggiorare.
Le autorità tedesche hanno espresso dei dubbi, per la prima volta, sull’ipotesi che a causare l’infezione di Ehec siano i cetrioli spagnoli. I primi test effettuati su due cetrioli provenienti dalla Spagna hanno rivelato la presenza di un altro ceppo del batterio E.coli enteroemorragico, rispetto a quello che ha causato il ricovero di oltre un migliaio di persone, soprattutto nel nord della Germania. Lo ha detto la responsabile sanitaria della città di Amburgo.
I risultati dei test su altri due cetrioli non sono ancora noti. “la fonte dell’infezione non è stato ancor identificata”, ha dichiarato Cornelia Pruefer-Storcks. Erano state proprio le autorità locali di Amburgo a puntare il dito per prime contro le importazioni di verdure dalla Spagna.
Madrid ha strenuamente difeso i suoi produttori e ha accusato la Germania di aver agito in modo frettoloso ed irresponsabile.
Giova ricordare che anni addietro un ricercatore ha pubblicato informazioni circa lo sviluppo in laboratorio di un ceppo di E.Coli assai più resistente di quello convenzionale. E se fosse in mano ad Al Qaeda? La Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) ha investito 58 milioni di dollari nella ricerca di contromisure a patogeni non convenzionali. L’obiettivo? Trovare elementi comuni a tutti i patogeni con la speranza di trovare un unico vaccino che possa essere efficace contro una moltitudine di agenti infettivi, modificati geneticamente e non. Questa immunità universale potrebbe essere l’unica maniera per una difesa totale da un eventuale attacco biologico. Del resto qualsiasi scienziato di ogni parte del mondo potrebbe, a scopo di lucro, utilizzare le proprie conoscenze per modificare geneticamente vecchie malattie e crearne di nuove non ancora conosciute. Un’ipotesi che mette i brividi.