..iniziò a seguire gli stessi passi che venivano fatti dal giovane ragazzo, alquanto misterioso, sembrava come il temere di essere seguito, la paura che qualcuno l'avrebbe visto andare chissà dove: la domanda è proprio, dove?-.
Vanessa dimenticò la sua precedente intenzione di ritornare a casa, e seguì il giovane compagno fino ad una struttura alquanto strana, sembrava una discoteca, inconsueto per un tipo come James:
Vanessa: "Ma da quando James va in discoteca.. Da quel che ne so, lui odia le discoteche, non le frequenta mai, e se lo fa deve esserci un motivo preciso.." -disse mentre lo vide entrare all'interno dell'edificio, che appariva con bellissime luci a led all'esterno, che adornavano l'entrata a forma quasi triangolare, mentre il resto della struttura si come ramificava, seguendo la forma geometrica dell'entrata, verso l'indietro, creando quasi la forma di una testuggine- "Non posso non essere curiosa.. Certo che, Vanessa, potresti risparmiarti queste avventure, se ti facessi i fatti tuoi.." -ma ormai era troppo tardi, la curiosità era alle stelle e sapeva che se il giorno dopo avesse chiesto direttamente a James, quest'ultimo non le avrebbe detto nulla-.
Detto fatto. Entrò timidamente anche lei, poco dopo James, accolta da due buttafuori posti proprio all'entrata, ma che lasciarono tranquillamente passare Vanessa dato che la serata non era sotto invito. Non appena entrata si ritrovò davanti il classico ambiente festoso: luci neon che animavano il palcoscenico dove un'esibizione alquanto intrigante era in pieno svolgimento; una grande folla di persone che ballava, cantava, si semplicemente divertiva in una serata qualunque, dove ogni problema veniva abbandonato o affogato nell'alcol. Con una certa carica interiore, Vanessa si immerse nella folla per poi ricercare James, ormai scomparso in mezzo ad una massa di persone così sostanziosa: cercò a destra e sinistra senza badare troppo a chi la stesse circondato e a chi stava per essere presentato dal Dj. Era pienamente impegnata nella ricerca, fallimentare, ma impegnata: decise di sedersi al bacone per ordinare qualcosa di leggero da bere, dato che era il posto meno tumultuoso e fastidioso, dato l'odio che Vanessa provava per gli spintoni che aveva ricevuto..
Vanessa: "Un Bloody Mary grazie.. Certo che potrebbero ballare con un minimo di calma in più.. Belve scatenate, o peggio!" -intanto il barista le servì ciò da lei richiesto, mentre questa osservava, dal piedistallo su cui era seduta, e dall'altezza a cui il bancone era esposto, rispetto al palcoscenico più in basso, per osservare bene i soggettoni della serata-.
Fu proprio in quel momento che sul palco salì un quartetto di belle ragazze, munite di maschera che copriva il loro viso, dei veli molto leggeri che coprivano il corpo, e dei tacchi prominenti che ad ogni passo era impossibile non sentirne l'urto:
Vanessa: "Caspita.. quella sì che è un esibizione.." -disse osservando la danzante performance che il quartetto stava esponendo al pubblico, sotto le note di "On the Floor", con una grinta ed una tenacia assurde- "E' quasi inevitabile ballare con questa canzone.. fantastiche!" -alzandosi in piedi per ammirare meglio la scena, finché un qualcosa di spettacolare avvenne-.
Vanessa osservava esterrefatta la performance, pescata ormai dal ritmo della danza e dalle 4 esibizioniste, finché da ragazze si passò a ragazzi: uno dei 4 si tolse la maschera che aveva indossato, lanciandola verso il pubblico, e Vanessa non poté che notare una cosa: quella spettacolare ballerina, poi rivelatasi essere un uomo, in realtà era proprio James, lo stesso che tanto amava, lo stesso che era sulla bilancia insieme al fratello Kai, lo stesso che odiava le discoteche e l'eccessiva esposizione.
Non poté che rimanere di stucco, impietrita difronte una tale scena, ma prima di arrivare a conclusioni affrettate:
Vanessa: "Si che non reggo l'alcol ma un semplice Bloody Mary mi provoca allucinazioni..?" -disse osservando prima...
Vanessa dimenticò la sua precedente intenzione di ritornare a casa, e seguì il giovane compagno fino ad una struttura alquanto strana, sembrava una discoteca, inconsueto per un tipo come James:
Vanessa: "Ma da quando James va in discoteca.. Da quel che ne so, lui odia le discoteche, non le frequenta mai, e se lo fa deve esserci un motivo preciso.." -disse mentre lo vide entrare all'interno dell'edificio, che appariva con bellissime luci a led all'esterno, che adornavano l'entrata a forma quasi triangolare, mentre il resto della struttura si come ramificava, seguendo la forma geometrica dell'entrata, verso l'indietro, creando quasi la forma di una testuggine- "Non posso non essere curiosa.. Certo che, Vanessa, potresti risparmiarti queste avventure, se ti facessi i fatti tuoi.." -ma ormai era troppo tardi, la curiosità era alle stelle e sapeva che se il giorno dopo avesse chiesto direttamente a James, quest'ultimo non le avrebbe detto nulla-.
Detto fatto. Entrò timidamente anche lei, poco dopo James, accolta da due buttafuori posti proprio all'entrata, ma che lasciarono tranquillamente passare Vanessa dato che la serata non era sotto invito. Non appena entrata si ritrovò davanti il classico ambiente festoso: luci neon che animavano il palcoscenico dove un'esibizione alquanto intrigante era in pieno svolgimento; una grande folla di persone che ballava, cantava, si semplicemente divertiva in una serata qualunque, dove ogni problema veniva abbandonato o affogato nell'alcol. Con una certa carica interiore, Vanessa si immerse nella folla per poi ricercare James, ormai scomparso in mezzo ad una massa di persone così sostanziosa: cercò a destra e sinistra senza badare troppo a chi la stesse circondato e a chi stava per essere presentato dal Dj. Era pienamente impegnata nella ricerca, fallimentare, ma impegnata: decise di sedersi al bacone per ordinare qualcosa di leggero da bere, dato che era il posto meno tumultuoso e fastidioso, dato l'odio che Vanessa provava per gli spintoni che aveva ricevuto..
Vanessa: "Un Bloody Mary grazie.. Certo che potrebbero ballare con un minimo di calma in più.. Belve scatenate, o peggio!" -intanto il barista le servì ciò da lei richiesto, mentre questa osservava, dal piedistallo su cui era seduta, e dall'altezza a cui il bancone era esposto, rispetto al palcoscenico più in basso, per osservare bene i soggettoni della serata-.
Fu proprio in quel momento che sul palco salì un quartetto di belle ragazze, munite di maschera che copriva il loro viso, dei veli molto leggeri che coprivano il corpo, e dei tacchi prominenti che ad ogni passo era impossibile non sentirne l'urto:
Vanessa: "Caspita.. quella sì che è un esibizione.." -disse osservando la danzante performance che il quartetto stava esponendo al pubblico, sotto le note di "On the Floor", con una grinta ed una tenacia assurde- "E' quasi inevitabile ballare con questa canzone.. fantastiche!" -alzandosi in piedi per ammirare meglio la scena, finché un qualcosa di spettacolare avvenne-.
Vanessa osservava esterrefatta la performance, pescata ormai dal ritmo della danza e dalle 4 esibizioniste, finché da ragazze si passò a ragazzi: uno dei 4 si tolse la maschera che aveva indossato, lanciandola verso il pubblico, e Vanessa non poté che notare una cosa: quella spettacolare ballerina, poi rivelatasi essere un uomo, in realtà era proprio James, lo stesso che tanto amava, lo stesso che era sulla bilancia insieme al fratello Kai, lo stesso che odiava le discoteche e l'eccessiva esposizione.
Non poté che rimanere di stucco, impietrita difronte una tale scena, ma prima di arrivare a conclusioni affrettate:
Vanessa: "Si che non reggo l'alcol ma un semplice Bloody Mary mi provoca allucinazioni..?" -disse osservando prima...