.. il bicchiere che conteneva la bevanda alcolica quasi finita, e poi volse lo sguardo verso il palco scenico, e guardando e riguardando questo, si rese conto che la sua vista non la stava ingannando, affatto, era fin troppo incentrata sul reale-.
Senza aspettare la fine della performance, nella quale, era stato riconosciuto da Vanessa, la bravura di James era palpabile, a dir poco fantastico su quel palco, la ragazza finì di bere il suo drink e discese frettolosamente per le scalinate che collegavano il bancone con la pista da ballo, affrontando la marea di gente che animava quest'ultima, fino a raggiungere poi l'uscita della discoteca, abbandonando il suono caotico al suo interno rotto dall'applauso del pubblico nei riguardi dei performers alla fine della loro esibizione..
Vanessa: "Maledettamente bravi.. troppo bravi.. Io quei tacchi neanche nei migliori dei miei sogni riuscirei a portarli!" -senza sostare all'ingresso della disco, affrettò il passo, percorrendo una stradina abbastanza stretta, per poter raggiungere prima casa sua-
"E io sciocca che mi sono innamorata di un ragazzo che si traveste da donna, che si esibisce in discoteca come fosse la copia di Beyoncé e che soprattutto non conosco! Tutto ciò che so di lui quindi è falso? Ma di cosa ho vissuto fino a questo momento di illusioni? Mi viene da piangere.." -rallentando il passo, placando la frustrazione che agitava il suo animo, cercando di ristabilire il controllo di sé stessa-
"Arrivo sempre lì.. Chi ***** amo davvero?! Vanessa sei una maledetta indecisa che non sa che fare della propria vita e rincorre i ragazzi considerando uno una ruota di scarto e l'altro il principe azzurro, ora il problema è dire chi è chi.. Ma pensarci a cosa serve? Però c'è da dire che, mio Dio, James si muoveva maledettamente bene, manco io ho quelle gambe.. una ceretta che wow.. Non so se ridere o piangere, però, pensandoci e notando, provo solo delusione per me stessa poiché non sono riuscita a capire chi fosse davvero James.." -fermandosi, giunta ormai a casa, si appoggiò con la testa contro la porta d'ingresso, guardando a terra-
"Mi rendo conto che il rapporto tra noi non era basato sulla fiducia come credevo, ma solo segreti: c'è da dire che io non sono il modello perfetto di fiducia ma.." -nemmeno una lacrime voleva uscire fuori-
"Sarà che non lo amavo davvero? Ciò che ho visto mi ha suscitato enorme ira.. Perché dico io fare questo.. Perché non parlarne, perché non riporre in noi un minimo di fiducia?! E poi, ora mi chiedo, Kai, che è il fratello, forse conosce questo segreto? Domani lo chiamerò assolutamente.." -parlando da sola ad alta voce, gesticolando come un oratore nei riguardi di coloro che ascoltano-
"Vanessa sei proprio stupida!" -sollevando la testa e sbattendola contro il portone, finendo dritta a terra, con gloria-
Giovanna: "Oh Signore sei tu Vanessa! Ma come ti viene di fare questi scherzi a quest'ora della notte?! E poi, dove sei stata fino ad adesso?! Ti vuoi alzare o vuoi dormire lì?!" -munita di mazza, pigiamone invernale, ciabatte ai piedi, con i capelli che sembravano elettrificati, mentre Vanessa, caduta a terra dopo il tentativo di sbattere la testa contro la porta, proprio in quel momento aperta dalla madre-
Vanessa: "Mamma che dolore.. Uhuh.. Ma proprio adesso dovevi aprire! Io mi stavo sfogando con me stessa!" -rialzandosi da terra, mantenendo una mano sulla sua fronte-
Giovanna: "Ma ti sfoghi all'una e mezza della notte?! Sento un rumore, uno che parla, mormora, che ne so chi può mai essere eh!" ....
Risistemata la scena di semi-guerriglia tra madre e figlia, le due si sedettero entrambe sul gradino del portone, socchiudendo quest'ultimo, iniziando a parlare dei problemi sentimentali che premevano a Vanessa:
Giovanna: "Vane sicuramente non puoi continuare così: se hai visto ciò che hai visto stasera, non penso ci sia altro da dire. James anche prima non ti ha dimostrato un chissà che affetto, ma ti parlo di amore in questo caso..
Senza aspettare la fine della performance, nella quale, era stato riconosciuto da Vanessa, la bravura di James era palpabile, a dir poco fantastico su quel palco, la ragazza finì di bere il suo drink e discese frettolosamente per le scalinate che collegavano il bancone con la pista da ballo, affrontando la marea di gente che animava quest'ultima, fino a raggiungere poi l'uscita della discoteca, abbandonando il suono caotico al suo interno rotto dall'applauso del pubblico nei riguardi dei performers alla fine della loro esibizione..
Vanessa: "Maledettamente bravi.. troppo bravi.. Io quei tacchi neanche nei migliori dei miei sogni riuscirei a portarli!" -senza sostare all'ingresso della disco, affrettò il passo, percorrendo una stradina abbastanza stretta, per poter raggiungere prima casa sua-
"E io sciocca che mi sono innamorata di un ragazzo che si traveste da donna, che si esibisce in discoteca come fosse la copia di Beyoncé e che soprattutto non conosco! Tutto ciò che so di lui quindi è falso? Ma di cosa ho vissuto fino a questo momento di illusioni? Mi viene da piangere.." -rallentando il passo, placando la frustrazione che agitava il suo animo, cercando di ristabilire il controllo di sé stessa-
"Arrivo sempre lì.. Chi ***** amo davvero?! Vanessa sei una maledetta indecisa che non sa che fare della propria vita e rincorre i ragazzi considerando uno una ruota di scarto e l'altro il principe azzurro, ora il problema è dire chi è chi.. Ma pensarci a cosa serve? Però c'è da dire che, mio Dio, James si muoveva maledettamente bene, manco io ho quelle gambe.. una ceretta che wow.. Non so se ridere o piangere, però, pensandoci e notando, provo solo delusione per me stessa poiché non sono riuscita a capire chi fosse davvero James.." -fermandosi, giunta ormai a casa, si appoggiò con la testa contro la porta d'ingresso, guardando a terra-
"Mi rendo conto che il rapporto tra noi non era basato sulla fiducia come credevo, ma solo segreti: c'è da dire che io non sono il modello perfetto di fiducia ma.." -nemmeno una lacrime voleva uscire fuori-
"Sarà che non lo amavo davvero? Ciò che ho visto mi ha suscitato enorme ira.. Perché dico io fare questo.. Perché non parlarne, perché non riporre in noi un minimo di fiducia?! E poi, ora mi chiedo, Kai, che è il fratello, forse conosce questo segreto? Domani lo chiamerò assolutamente.." -parlando da sola ad alta voce, gesticolando come un oratore nei riguardi di coloro che ascoltano-
"Vanessa sei proprio stupida!" -sollevando la testa e sbattendola contro il portone, finendo dritta a terra, con gloria-
Giovanna: "Oh Signore sei tu Vanessa! Ma come ti viene di fare questi scherzi a quest'ora della notte?! E poi, dove sei stata fino ad adesso?! Ti vuoi alzare o vuoi dormire lì?!" -munita di mazza, pigiamone invernale, ciabatte ai piedi, con i capelli che sembravano elettrificati, mentre Vanessa, caduta a terra dopo il tentativo di sbattere la testa contro la porta, proprio in quel momento aperta dalla madre-
Vanessa: "Mamma che dolore.. Uhuh.. Ma proprio adesso dovevi aprire! Io mi stavo sfogando con me stessa!" -rialzandosi da terra, mantenendo una mano sulla sua fronte-
Giovanna: "Ma ti sfoghi all'una e mezza della notte?! Sento un rumore, uno che parla, mormora, che ne so chi può mai essere eh!" ....
Risistemata la scena di semi-guerriglia tra madre e figlia, le due si sedettero entrambe sul gradino del portone, socchiudendo quest'ultimo, iniziando a parlare dei problemi sentimentali che premevano a Vanessa:
Giovanna: "Vane sicuramente non puoi continuare così: se hai visto ciò che hai visto stasera, non penso ci sia altro da dire. James anche prima non ti ha dimostrato un chissà che affetto, ma ti parlo di amore in questo caso..