Purtroppo la vittima non saprà mai che il suo aguzzino, il marito, è stato condannato a cinque anni per averla maltrattata, percossa e umiliata nel corso del suo lungo calvario di malata di cancro durato dal 1994 al 2009. La donna è spirata un mese dopo avere trovato il coraggio di andarsene di casa e avere denunciato le sevizie.
A darne notizia in un ampio articolo è 'Il Corriere del Veneto'. Il fatto è accaduto a Verona, protagonista una famiglia di origine ghanese ma da anni residente nel capoluogo scaligero. Le accuse in capo al marito sono pesantissime. La donna, malata e in chemioterapia, negli anni è stata picchiata, le è stato sottratto cibo, calore, l'uomo acquistava da mangiare solo per sé e per il figlio minore e la lasciava dormire al freddo.
A più riprese, si legge nell'articolo, l'uomo avrebbe intimato alla moglie malata di non andare più a curarsi, avrebbe preteso rapporti sessuali ma al rifiuto della donna che non si sentiva bene avrebbe scatenato la sua ira. Ai maltrattamenti fisici, vere e proprie violenze con calci e pugni, si aggiungevano anche le mortificazioni psicologiche verso una persona inerme e stremata dalla malattia.