Zack: "Se devo dirti che mi piaci o che ti ami, ti direi solo una s..... ma sicuramente sei una bellissima ragazza e forse non ho mai provato nulla di più perché non abbiamo mai parlato come si deve oppure conosciuti a fondo. Io, quando ti si nomina, ti associavo e ti associo sempre alla migliore amica di Vanessa, nulla di più.. Ora non so, dopo la tua confessione, mi trovo un attimo in imbarazzo perché sono tra due fuochi.." -qui fu interrotto-
Stefania: "Che significa “tra due fuochi”? Tu e Kami avete una storia? Quindi avevo ragione.."
Zack: "Nono! Non siamo fidanzati però non ti nego che provo qualcosa per lei, non so cosa sia di preciso però.. E’ stata infatti lei a convincermi a chiamarvi stamattina per parlare originariamente con Vanessa, poi vabbè abbiamo parlato noi ed è andata com’è andata.. Non so lei mi cambia, forse tu non sai come io sia fatto realmente.." -venne nuovamente interrotto-
Stefania: "Lo so, lo so bene invece, conosco il tuo carattere: sei un ragazzo scorbutico, a volte anche troppo egocentrico, ti arrabbi spesso per cose che neanche ti interessano, il tuo cibo preferito è il gelato e il tuo gusto prediletto è fragola e limone, mentre parli prendi sempre le mani delle persone come ad attirare a te la loro attenzione anche se loro si voltano solo per il fastidio, adori quando le persone ti fanno i complimenti, sei testardo qualsiasi cosa tu decida di fare convinci tutti a seguirti e se non lo fanno tu continui per la tua strada, non sopporti i menefreghisti e chi abbandona gli amici, vai molto in palestra ma non eccessivamente, devo continuare?" -Stefania si stava dimostrando più spontanea del solito, aveva in sé una grinta e la voglia di cacciar fuori ciò che per molto tempo ebbe represso dentro: solitamente tende a dire le cose come stanno, a dire la sua senza filtri, nel bene e nel male, ma con Zack non è stato così, non poteva metterselo il perché non lo sa neanche lei, sa so che farlo le sarebbe costata cara, cosa avrebbe perso e cosa avrebbe guadagnato?-
Zack: "Allora lo sai bene come sono fatto.. Perciò non so quando sono troppo arrabbiato, quando vorrei distruggere il mondo, lei con la sua calma e serenità mi tranquillizza, mi rincuora ma allo stesso tempo mi innervosisco per il suo modo di fare. Non so è contrastante la cosa, vorrei che non facesse così con me e questo mi porta ad innervosirmi però riesce a calmarmi, nel momento in cui io parlo e sono arrabbiato, lei vorrebbe appianare la mia frustrazione ma sentendola parlare, come si atteggia con me, il suo comportamento, mi innervosisce ancor di più ma mi calmo.. Non so davvero come spiegarla questa cosa.." -Stefania non seppe cosa rispondere, Zack aveva finito e non sapeva a sua volta come continuare, si rese però conto che ebbe parlato solo dell’altra ragazza ma di Stefania neanche una parola, quest’ultima capì dalle parole del giovane come il suo legame fosse intrinseco con quello di Kami, come i due fossero complici l’un l’altra, però ancora mancava un tassello fondamentale-
Stefania: "E Kami? Cosa pensi che lei provi per te?" -una domanda strana, non sembrava lei essere una pretendente, ma un’amica, una qualunque amica alla quale racconti le tue storie d’amore e i problemi che ne derivano- "Ne avete mai parlato?"
Zack: "Kami è dolce con tutti non capisco se con me sia diverso o meno.. Questo non so dirtelo.. Non gliel’ho chiesto ovviamente, sarebbe strano, lei neanche si è fatta avanti, neanche io devo dire la verità, però non so non mi da chissà che segni.." -Stefania ascoltava, continuava ad ascoltare seppur la persona che lei amava stava parlando di una terza persona, esterna a loro due, stava confessando per questa dei sentimenti che per Stefania ancora non c’erano, eppure lei continuò ad ascoltare ancora per un po’, finché poi non dovette chiudere la chiamata poiché doveva dirigersi presso i suoi pazienti per le visite domiciliari, ma perché ascoltare un amore per un’altra quando si è la prima a provare un sentimento profondo per la persona che ne sta parlando? Semplicemente Stefania amava troppo Zack, lo ha sempre amato a distanza, finalmente dopo tempo stava parlando con lui tramite un cellulare, perché rompere così quella prima possibilità di dialogo? Non le piaceva sentirgli parlare di Kami, del suo sentimento per lei, però era l’unico modo per stare ancora qualche minuto con lui a distanza, sentirlo parlare con lei, non importa se non stava parlando di lei, bastava sentire la sua voce, bastava essere convinti che Zack sapesse della sua esistenza finalmente, sapere che poteva contare su di lei, su Stefania, diventare un qualcosa per lui era già un primo passo e rovinarlo così non era saggio, non rispettava il sacrificio della sopportazione e l’intenso sentimento che la ragazza ebbe impiegato-.
Stettero ancora per un po’ in chiamato poi gli impegni presero il sopravvento e Stefania in primis dovette lasciare la chiacchierata durata più di mezz’ora con il ragazzo. Si salutarono in modo alquanto tranquillo e strano, diverso dal solito “ciao” che solitamente si davano quando si incontravano per puro caso, oppure durante gli incontri della band quando ancora ne faceva parte. Si sentì diversa, carica, con uno spirito rinnovato e con un tassello aggiunto al suo puzzle: ora però il dovere e i pazienti la stavano chiamando all’appello. Nel frattempo Vanessa ebbe raggiunta casa di Kai, entrò dalla porta sul retro, salutò la madre del ragazzo e poi, affacciandosi alla finestra vide come questo stesse già rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, troppe per una sola persona, una affollata all’altra, difficile da recepire al primo colpo. La ragazza uscì, perfettamente sistemata, accolta a braccia aperte dal disperato Kai, immerso ormai dalla folla, e da quest’ultima sia delle persone comuni che soprattutto dei giornalisti che subito la richiamarono a loro:
Giornalista 2: "Signorina Bennett, facciamo anche a lei la stessa domanda fatta al suo collega, come si sente dopo aver saputo di essere diventata la decima vincitrice del Festival Internazionale di Habbo City?" -pose poi il microfono difronte alla ragazza, emozionata, preoccupandosi di riuscire a soddisfare appieno con un’ottima risposta alla domanda che le venne proposta-
Vanessa: "Sono sicuramente molto emozionata, è stata una grande sorpresa che mai avrei sognato di ricevere! Abbiamo portato avanti il nostro sogno, la nostra ba.." -qui si bloccò giusto qualche secondo per rimettersi sulla giusta corsia- "Il nostro duo, abbiamo combattuto per riuscire ad ottenere questo risultato, abbiamo subito vari fallimenti professionali e non, e questo.." -il giornalista la bloccò e le pose una seconda domanda-
Giornalista 2: "Come mai dice sia a livello professionale che non? Ha dovuto rinunciare a qualcosa o qualcuno per riuscire ad arrivare fino a questo punto?" -una domanda difficile, o almeno lo era nella sua risposta, ma non poteva, la ragazza, tirarsi indietro a quel punto-
Vanessa: "Purtroppo alcune persone ci hanno abbandonati, eravamo partiti come una band, siamo arrivati ad essere un duo, certamente ci completiamo, però il dolore della loro assenza si sente.." -una seconda giornalista pose le sue domande questa volta alla coppia-
Giornalista 3: "Come ha reagito la vostra famiglia nel sapere la bella notizia?" -diede il microfono al ragazzone-
Kai: "Per il momento solo mia madre lo sa, ma credo che a questo punto tutta Habbo City conosca i vincitori ahah! Ovviamente contentissima, non riusciva a crederci e credo di parlare anche per Vanessa e i suoi genitori, grazie solo a loro che ci hanno permesso di percorrere questa strada, impervia, difficile però con il loro appoggio sempre e comunque.." -ricevette poi un colpetto da Vanessa, rendendosi conto solo dopo di star a parlare troppo inoltre bisognava restringere i riferimenti in quanto meno sarebbe arrivato nelle mani dei giornalisti e del dominio pubblico, migliore sarebbe stata la loro gioia, incontaminata e privata a suo modo-
Vanessa: "Adesso se volete scusarci vorremmo rientrare dalle nostre famiglie per festeggiare al meglio la notizia.." -prendendo per mano il ragazzo, timido eppure dimostratosi quasi logorroico in quell’occasione, dando poi le spalle ai giornalisti che volevano ancora qualche altra dichiarazione, uno affollandosi sull’altro, quasi rischiando di sfondare il recinto che circondava l’abitazione, mentre il pubblico guardava ammagliato la coppia-
Rientrati in casa finalmente ebbero la possibilità di abbracciarsi, sfogare la gioia che stavano reprimendo nel corpo, una frenesia incredibile, giustificata e meritata. Kai prese Vanessa per i fianchi e la alzò in volo, sospendendola per un paio di centimetri da terra, per poi baciarsi, tutto ciò fu poi disturbato e bloccato per così dire dal suono ininterrotto di entrambi i cellulari, impazziti loro e le notifiche, migliaia e migliaia di queste su entrambi i dispositivi. Nuovi followers, messaggi su ogni tipo di social network che i due avessero, likes messi a foto vecchie ed anche, alcune di queste, abbastanza ridicole, chiamate perse dai parenti e da amici stretti, tag in foto, video, pubblicazione da parte di agenzie editoriali della foto della loro vittoria, nascita di fan page, persone, che la sera del Festival erano lì, taggarono i due mentre questi si trovavano sul palco, sembrava tutto così fantastico, surreale, lontano da qualsiasi tipo di immaginazione, eppure sembrava essere la realtà, non era un sogno ma solo una cannonata nel mondo della fama. Non potettero rispondere a tutto, richiamare chi li aveva chiamati, cercarono di fare più in fretta possibile nel risolvere il tutto seppur delle nuove notifiche continuavano ad arrivare, impossibile stare al passo con il mondo dei social media, perciò ad una certa lasciarono i telefoni, misero il silenzioso in modo che non disturbassero ulteriormente e continuarono a guardare stupefatti ciò che ci fosse fuori dalla porta di casa di Kai: i giornalisti continuavano ad insistere nel richiamare a loro l’attenzione dei due cantanti mentre il pubblico iniziava a cercare di superare la recinzione in legno per accedere al giardino. Stava diventando molto pericolosa la situazione in quanto ormai tutti sapevano la residenza di almeno uno dei due cantanti e questo metteva in pericolo anche la tranquillità e la serenità della famiglia di Kai, della madre soprattutto.
Kai: "Certo che la situazione non è proprio delle migliori.. Come hanno fatto a sapere dove abito? Di certo non ci sarebbe stata tutta questa confusione che sta.." -scostò la tenda ancor di più per vedere meglio- "Decisamente degenerando.." -la richiuse alla vista delle persone intende a scavalcare-
Vanessa: "Chiamiamo la polizia almeno così debelleranno la folla no?" -chiese principalmente alla madre del ragazzo-
Luisa: "Credo non sia saggio chiamare la polizia.." -la guardarono interrogativi- "Se chiamassimo la polizia oggi e loro debellerebbero la folla, domani queste persone si ripresenteranno di nuovo anzi forse molti di più perché la vostra intervista finirà su tutte le pagine dei maggiori giornali di Habbo City e non solo, attirando qui altre persone, altri fan.." -rispose allo il figlio-
Kai: "E quindi.. come dobbiamo muoverci adesso?"
Luisa: "Oh Kai, purtroppo dobbiamo lasciare questa casa, andarcene, tanto ormai conoscono dove abitiamo.." -non parve una buona notizia a Kai, si vide chiaramente la tristezza incisa sul suo volto, nel lasciare la mano della ragazza che fino a quel momento teneva stretto nel suo calore emesso, quella felicità immensa, esplosiva, stava già lasciando il posto ad un sentimento più sottile, sferzante ma ridotto, ne basta poco di questo per smontare tutto il benessere accumulato- "So che è una brutta decisione però è l’unica.." -cercò di dare conforto al figlio ponendogli la mano tra il braccio e la spalla: immediatamente il giovane si scostò, non disse nulla in quel momento, placò quello che realmente aveva dentro e poi emesse parola-
Kai: "Mamma tu sei una che fa le cose sempre di fretta, vuoi tutto e subito, non vedi altre strade o destra o sinistra punto. Il problema è che io non sono così e perché vuoi stravolgere così la mia vita! Qui c’è stata nostra sorella, qui abbiamo passato la nostra infanzia, in queste quattro mura siamo cresciuti e tu vuoi abbandonare tutto così? Per questo?! Vuoi farmi sentire anche in colpa?!" -il ragazzo alzò i toni, Vanessa riconobbe lo stesso stato d’animo di quanto litigarono nel camerino al Festival, ma questa volta sapeva cosa fare, sapeva che avvicinarsi avrebbe peggiorato tutto, perciò lasciarlo con la madre era l’unica soluzione plausibile-
Luisa: "Kai non ti sto dicendo di abbandonarla per sempre! La casa rimarrà sempre qua, la manterremo sotto la nostra proprietà così da poterci venire quando vogliamo, ma non possiamo restare ancora qui!" -urlò sul finire poiché il giovane si era decisamente allontanato dalla madre, camminando avanti e indietro, nervoso, irrequieto, con una frenesia instabile che passava da una ramificazione nervosa ad un’altra- "Devi capire che se continuassimo a restare qui per noi non ci sarebbe mai più pace!"
Kai: "Tu mi stai facendo pesare il fatto di aver vinto un maledettissimo Festival che ha causato la venuta di quella gente lì fuori!" -indicando con il braccio teso verso la porta d’ingresso- "Non li ho di certo chiamati io quelli là fuori! Io non volevo che facessimo questa fine! Non potevo immaginarlo!"
Luisa: "Non potevi immaginarlo e adesso che ci sei dentro non vuoi prenderti le tue responsabilità? Hai vinto e non possiamo farci niente ma da adesso inizia la vera scalata Kai! Non puoi permetterti il lusso della compassione o dei sentimentalismi troppo implicati: se devi rinunciare a qualcosa lo dovrai fare se vorrai diventare un cantante! Lo capisci o no?!"
Kai: "Mi hai sempre trattato così.." -la madre non capiva- "Da quando ho messo piede in questa casa non mi hai mai amato fino in fondo, hai avuto sempre quel chiodo fisso in testa.. Ho visto come tratti James e come trattavi Miriam e non è assolutamente paragonabile a come invece tratti me! Non sono tuo figlio biologico e questo ti pesa ancora, dopo tutti questi anni continua ad essere un freno per te! Sei dura e severa guarda caso solo con me! E tu ti consideri una madre? Una persona che fa disparità fra i propri figli?!" -lì chiuse il discorso con Vanessa che rimase sconvolta dalle rivelazioni che furono fatte dal fidanzato, affermazione a cui non aveva mai pensato fino in fondo, non ci aveva mai riflettuto più di tanto sulle diversità fisionomiche tra James e Kai, tutti questi pensieri fatti dalla ragazza mentre il giovane si stava spostando a passo sostenuto in un’altra stanza-
Luisa: "Infatti questi sono i tuoi ringraziamenti per tutto ciò che ho fatto per te?! Eh?! Tu non sei nessuno per venirmi a dire se sono stata una buona madre o meno, hai capito?!" -la donna urlò cercando di far sentire ugualmente, data la distanza, al figlio mentre questo la lasciò con la fidanzata, zittita fino a quel momento- ...
Stefania: "Che significa “tra due fuochi”? Tu e Kami avete una storia? Quindi avevo ragione.."
Zack: "Nono! Non siamo fidanzati però non ti nego che provo qualcosa per lei, non so cosa sia di preciso però.. E’ stata infatti lei a convincermi a chiamarvi stamattina per parlare originariamente con Vanessa, poi vabbè abbiamo parlato noi ed è andata com’è andata.. Non so lei mi cambia, forse tu non sai come io sia fatto realmente.." -venne nuovamente interrotto-
Stefania: "Lo so, lo so bene invece, conosco il tuo carattere: sei un ragazzo scorbutico, a volte anche troppo egocentrico, ti arrabbi spesso per cose che neanche ti interessano, il tuo cibo preferito è il gelato e il tuo gusto prediletto è fragola e limone, mentre parli prendi sempre le mani delle persone come ad attirare a te la loro attenzione anche se loro si voltano solo per il fastidio, adori quando le persone ti fanno i complimenti, sei testardo qualsiasi cosa tu decida di fare convinci tutti a seguirti e se non lo fanno tu continui per la tua strada, non sopporti i menefreghisti e chi abbandona gli amici, vai molto in palestra ma non eccessivamente, devo continuare?" -Stefania si stava dimostrando più spontanea del solito, aveva in sé una grinta e la voglia di cacciar fuori ciò che per molto tempo ebbe represso dentro: solitamente tende a dire le cose come stanno, a dire la sua senza filtri, nel bene e nel male, ma con Zack non è stato così, non poteva metterselo il perché non lo sa neanche lei, sa so che farlo le sarebbe costata cara, cosa avrebbe perso e cosa avrebbe guadagnato?-
Zack: "Allora lo sai bene come sono fatto.. Perciò non so quando sono troppo arrabbiato, quando vorrei distruggere il mondo, lei con la sua calma e serenità mi tranquillizza, mi rincuora ma allo stesso tempo mi innervosisco per il suo modo di fare. Non so è contrastante la cosa, vorrei che non facesse così con me e questo mi porta ad innervosirmi però riesce a calmarmi, nel momento in cui io parlo e sono arrabbiato, lei vorrebbe appianare la mia frustrazione ma sentendola parlare, come si atteggia con me, il suo comportamento, mi innervosisce ancor di più ma mi calmo.. Non so davvero come spiegarla questa cosa.." -Stefania non seppe cosa rispondere, Zack aveva finito e non sapeva a sua volta come continuare, si rese però conto che ebbe parlato solo dell’altra ragazza ma di Stefania neanche una parola, quest’ultima capì dalle parole del giovane come il suo legame fosse intrinseco con quello di Kami, come i due fossero complici l’un l’altra, però ancora mancava un tassello fondamentale-
Stefania: "E Kami? Cosa pensi che lei provi per te?" -una domanda strana, non sembrava lei essere una pretendente, ma un’amica, una qualunque amica alla quale racconti le tue storie d’amore e i problemi che ne derivano- "Ne avete mai parlato?"
Zack: "Kami è dolce con tutti non capisco se con me sia diverso o meno.. Questo non so dirtelo.. Non gliel’ho chiesto ovviamente, sarebbe strano, lei neanche si è fatta avanti, neanche io devo dire la verità, però non so non mi da chissà che segni.." -Stefania ascoltava, continuava ad ascoltare seppur la persona che lei amava stava parlando di una terza persona, esterna a loro due, stava confessando per questa dei sentimenti che per Stefania ancora non c’erano, eppure lei continuò ad ascoltare ancora per un po’, finché poi non dovette chiudere la chiamata poiché doveva dirigersi presso i suoi pazienti per le visite domiciliari, ma perché ascoltare un amore per un’altra quando si è la prima a provare un sentimento profondo per la persona che ne sta parlando? Semplicemente Stefania amava troppo Zack, lo ha sempre amato a distanza, finalmente dopo tempo stava parlando con lui tramite un cellulare, perché rompere così quella prima possibilità di dialogo? Non le piaceva sentirgli parlare di Kami, del suo sentimento per lei, però era l’unico modo per stare ancora qualche minuto con lui a distanza, sentirlo parlare con lei, non importa se non stava parlando di lei, bastava sentire la sua voce, bastava essere convinti che Zack sapesse della sua esistenza finalmente, sapere che poteva contare su di lei, su Stefania, diventare un qualcosa per lui era già un primo passo e rovinarlo così non era saggio, non rispettava il sacrificio della sopportazione e l’intenso sentimento che la ragazza ebbe impiegato-.
Stettero ancora per un po’ in chiamato poi gli impegni presero il sopravvento e Stefania in primis dovette lasciare la chiacchierata durata più di mezz’ora con il ragazzo. Si salutarono in modo alquanto tranquillo e strano, diverso dal solito “ciao” che solitamente si davano quando si incontravano per puro caso, oppure durante gli incontri della band quando ancora ne faceva parte. Si sentì diversa, carica, con uno spirito rinnovato e con un tassello aggiunto al suo puzzle: ora però il dovere e i pazienti la stavano chiamando all’appello. Nel frattempo Vanessa ebbe raggiunta casa di Kai, entrò dalla porta sul retro, salutò la madre del ragazzo e poi, affacciandosi alla finestra vide come questo stesse già rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, troppe per una sola persona, una affollata all’altra, difficile da recepire al primo colpo. La ragazza uscì, perfettamente sistemata, accolta a braccia aperte dal disperato Kai, immerso ormai dalla folla, e da quest’ultima sia delle persone comuni che soprattutto dei giornalisti che subito la richiamarono a loro:
Giornalista 2: "Signorina Bennett, facciamo anche a lei la stessa domanda fatta al suo collega, come si sente dopo aver saputo di essere diventata la decima vincitrice del Festival Internazionale di Habbo City?" -pose poi il microfono difronte alla ragazza, emozionata, preoccupandosi di riuscire a soddisfare appieno con un’ottima risposta alla domanda che le venne proposta-
Vanessa: "Sono sicuramente molto emozionata, è stata una grande sorpresa che mai avrei sognato di ricevere! Abbiamo portato avanti il nostro sogno, la nostra ba.." -qui si bloccò giusto qualche secondo per rimettersi sulla giusta corsia- "Il nostro duo, abbiamo combattuto per riuscire ad ottenere questo risultato, abbiamo subito vari fallimenti professionali e non, e questo.." -il giornalista la bloccò e le pose una seconda domanda-
Giornalista 2: "Come mai dice sia a livello professionale che non? Ha dovuto rinunciare a qualcosa o qualcuno per riuscire ad arrivare fino a questo punto?" -una domanda difficile, o almeno lo era nella sua risposta, ma non poteva, la ragazza, tirarsi indietro a quel punto-
Vanessa: "Purtroppo alcune persone ci hanno abbandonati, eravamo partiti come una band, siamo arrivati ad essere un duo, certamente ci completiamo, però il dolore della loro assenza si sente.." -una seconda giornalista pose le sue domande questa volta alla coppia-
Giornalista 3: "Come ha reagito la vostra famiglia nel sapere la bella notizia?" -diede il microfono al ragazzone-
Kai: "Per il momento solo mia madre lo sa, ma credo che a questo punto tutta Habbo City conosca i vincitori ahah! Ovviamente contentissima, non riusciva a crederci e credo di parlare anche per Vanessa e i suoi genitori, grazie solo a loro che ci hanno permesso di percorrere questa strada, impervia, difficile però con il loro appoggio sempre e comunque.." -ricevette poi un colpetto da Vanessa, rendendosi conto solo dopo di star a parlare troppo inoltre bisognava restringere i riferimenti in quanto meno sarebbe arrivato nelle mani dei giornalisti e del dominio pubblico, migliore sarebbe stata la loro gioia, incontaminata e privata a suo modo-
Vanessa: "Adesso se volete scusarci vorremmo rientrare dalle nostre famiglie per festeggiare al meglio la notizia.." -prendendo per mano il ragazzo, timido eppure dimostratosi quasi logorroico in quell’occasione, dando poi le spalle ai giornalisti che volevano ancora qualche altra dichiarazione, uno affollandosi sull’altro, quasi rischiando di sfondare il recinto che circondava l’abitazione, mentre il pubblico guardava ammagliato la coppia-
Rientrati in casa finalmente ebbero la possibilità di abbracciarsi, sfogare la gioia che stavano reprimendo nel corpo, una frenesia incredibile, giustificata e meritata. Kai prese Vanessa per i fianchi e la alzò in volo, sospendendola per un paio di centimetri da terra, per poi baciarsi, tutto ciò fu poi disturbato e bloccato per così dire dal suono ininterrotto di entrambi i cellulari, impazziti loro e le notifiche, migliaia e migliaia di queste su entrambi i dispositivi. Nuovi followers, messaggi su ogni tipo di social network che i due avessero, likes messi a foto vecchie ed anche, alcune di queste, abbastanza ridicole, chiamate perse dai parenti e da amici stretti, tag in foto, video, pubblicazione da parte di agenzie editoriali della foto della loro vittoria, nascita di fan page, persone, che la sera del Festival erano lì, taggarono i due mentre questi si trovavano sul palco, sembrava tutto così fantastico, surreale, lontano da qualsiasi tipo di immaginazione, eppure sembrava essere la realtà, non era un sogno ma solo una cannonata nel mondo della fama. Non potettero rispondere a tutto, richiamare chi li aveva chiamati, cercarono di fare più in fretta possibile nel risolvere il tutto seppur delle nuove notifiche continuavano ad arrivare, impossibile stare al passo con il mondo dei social media, perciò ad una certa lasciarono i telefoni, misero il silenzioso in modo che non disturbassero ulteriormente e continuarono a guardare stupefatti ciò che ci fosse fuori dalla porta di casa di Kai: i giornalisti continuavano ad insistere nel richiamare a loro l’attenzione dei due cantanti mentre il pubblico iniziava a cercare di superare la recinzione in legno per accedere al giardino. Stava diventando molto pericolosa la situazione in quanto ormai tutti sapevano la residenza di almeno uno dei due cantanti e questo metteva in pericolo anche la tranquillità e la serenità della famiglia di Kai, della madre soprattutto.
Kai: "Certo che la situazione non è proprio delle migliori.. Come hanno fatto a sapere dove abito? Di certo non ci sarebbe stata tutta questa confusione che sta.." -scostò la tenda ancor di più per vedere meglio- "Decisamente degenerando.." -la richiuse alla vista delle persone intende a scavalcare-
Vanessa: "Chiamiamo la polizia almeno così debelleranno la folla no?" -chiese principalmente alla madre del ragazzo-
Luisa: "Credo non sia saggio chiamare la polizia.." -la guardarono interrogativi- "Se chiamassimo la polizia oggi e loro debellerebbero la folla, domani queste persone si ripresenteranno di nuovo anzi forse molti di più perché la vostra intervista finirà su tutte le pagine dei maggiori giornali di Habbo City e non solo, attirando qui altre persone, altri fan.." -rispose allo il figlio-
Kai: "E quindi.. come dobbiamo muoverci adesso?"
Luisa: "Oh Kai, purtroppo dobbiamo lasciare questa casa, andarcene, tanto ormai conoscono dove abitiamo.." -non parve una buona notizia a Kai, si vide chiaramente la tristezza incisa sul suo volto, nel lasciare la mano della ragazza che fino a quel momento teneva stretto nel suo calore emesso, quella felicità immensa, esplosiva, stava già lasciando il posto ad un sentimento più sottile, sferzante ma ridotto, ne basta poco di questo per smontare tutto il benessere accumulato- "So che è una brutta decisione però è l’unica.." -cercò di dare conforto al figlio ponendogli la mano tra il braccio e la spalla: immediatamente il giovane si scostò, non disse nulla in quel momento, placò quello che realmente aveva dentro e poi emesse parola-
Kai: "Mamma tu sei una che fa le cose sempre di fretta, vuoi tutto e subito, non vedi altre strade o destra o sinistra punto. Il problema è che io non sono così e perché vuoi stravolgere così la mia vita! Qui c’è stata nostra sorella, qui abbiamo passato la nostra infanzia, in queste quattro mura siamo cresciuti e tu vuoi abbandonare tutto così? Per questo?! Vuoi farmi sentire anche in colpa?!" -il ragazzo alzò i toni, Vanessa riconobbe lo stesso stato d’animo di quanto litigarono nel camerino al Festival, ma questa volta sapeva cosa fare, sapeva che avvicinarsi avrebbe peggiorato tutto, perciò lasciarlo con la madre era l’unica soluzione plausibile-
Luisa: "Kai non ti sto dicendo di abbandonarla per sempre! La casa rimarrà sempre qua, la manterremo sotto la nostra proprietà così da poterci venire quando vogliamo, ma non possiamo restare ancora qui!" -urlò sul finire poiché il giovane si era decisamente allontanato dalla madre, camminando avanti e indietro, nervoso, irrequieto, con una frenesia instabile che passava da una ramificazione nervosa ad un’altra- "Devi capire che se continuassimo a restare qui per noi non ci sarebbe mai più pace!"
Kai: "Tu mi stai facendo pesare il fatto di aver vinto un maledettissimo Festival che ha causato la venuta di quella gente lì fuori!" -indicando con il braccio teso verso la porta d’ingresso- "Non li ho di certo chiamati io quelli là fuori! Io non volevo che facessimo questa fine! Non potevo immaginarlo!"
Luisa: "Non potevi immaginarlo e adesso che ci sei dentro non vuoi prenderti le tue responsabilità? Hai vinto e non possiamo farci niente ma da adesso inizia la vera scalata Kai! Non puoi permetterti il lusso della compassione o dei sentimentalismi troppo implicati: se devi rinunciare a qualcosa lo dovrai fare se vorrai diventare un cantante! Lo capisci o no?!"
Kai: "Mi hai sempre trattato così.." -la madre non capiva- "Da quando ho messo piede in questa casa non mi hai mai amato fino in fondo, hai avuto sempre quel chiodo fisso in testa.. Ho visto come tratti James e come trattavi Miriam e non è assolutamente paragonabile a come invece tratti me! Non sono tuo figlio biologico e questo ti pesa ancora, dopo tutti questi anni continua ad essere un freno per te! Sei dura e severa guarda caso solo con me! E tu ti consideri una madre? Una persona che fa disparità fra i propri figli?!" -lì chiuse il discorso con Vanessa che rimase sconvolta dalle rivelazioni che furono fatte dal fidanzato, affermazione a cui non aveva mai pensato fino in fondo, non ci aveva mai riflettuto più di tanto sulle diversità fisionomiche tra James e Kai, tutti questi pensieri fatti dalla ragazza mentre il giovane si stava spostando a passo sostenuto in un’altra stanza-
Luisa: "Infatti questi sono i tuoi ringraziamenti per tutto ciò che ho fatto per te?! Eh?! Tu non sei nessuno per venirmi a dire se sono stata una buona madre o meno, hai capito?!" -la donna urlò cercando di far sentire ugualmente, data la distanza, al figlio mentre questo la lasciò con la fidanzata, zittita fino a quel momento- ...