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Qualche giorno fa ci eravamo lasciati con le nostre quattro chiacchiere sul promettente (ed imminente) Nintendo 3DS e, come promesso, eccoci qui a riparlare della prossima generazione di "console war portatile". Svestiamo i panni da idraulico e vestiamoci di una più scura armatura nera, perché tocca ora dare una spulciata alle trincee di Sony, ove alberga l’altra grande promessa del 2011: NGP, aka PSP 2.
Se da un lato abbiamo una console di tutto rispetto il cui cardine (si spera) sono le sue promesse tridimensionali, dall’altro abbiamo invece Sony che, rispettando una politica perpetuata da sempre, non punta tanto sulle novità in termini di hardware ma sulla "potenza", presentando al pubblico quello che parrebbe a tutti gli effetti un vero e proprio mostro in termini di prestazioni. Questa politica è la diretta conseguenza di una filosofia, quella di Sony, da sempre votata a creare lo stupore per il feticcio tecnologico (più è potente, più è bello). Se il concetto non vi convince, basta una semplice osservazione in merito: passata giusto qualche ora dalla presentazione della console, tutti i dati tecnici inerenti la potenza del sistema di gioco sono stati doverosamente diffusi dalla società nipponica, a differenza di Nintendo, che sappiamo (lo avete letto l’altro articolo, sì?) non aver ancora chiarito tutte le caratteristiche hardware del suo 3DS. Detto ciò, se siete pronti, bando alle ciance e cominciamo la nostra analisi del sistema portatile firmato Sony, ricordandovi che, per ovvi motivi, tutte le informazioni sono tratte da quanto Sony ha detto e/o mostrato nel corso degli ultimi mesi e non derivano da una prova diretta dell’hardware. Spazio alle parole!
Sotto la scocca
Rivelata nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Gennaio di questo stesso anno, PSP 2 (nome del progetto NGP: Next Generation Portable), è nulla più che il risultato di un lungo e prolungato chiacchiericcio mediatico fatto di rumour, voci di corridoio, scatti rubati e compagnia cantante. Nessuna novità se considerate il fatto che l’originale PSP sia sul mercato da sette anni buoni (cinque se si considera l’ultimo lancio, ossia quello Europeo). Sette anni di gioie, ma anche e soprattutto di dolori, con la console amaramente archiviata nel corso della gestione del lancio PS3, e solo di recente ritornata nei pensieri di Sony. A chiunque lo si chieda, PSP è stata uno spreco di denaro, soprattutto considerando i pochi titoli davvero meritevoli ed altri generalmente frutto di pessime conversioni, senza dimenticare i giochi ingestibili e tanta altra roba che per motivi ancora oscuri non è mai arrivata sul mercato europeo. Nessuna meraviglia, quindi, circa l’incalzante interesse del pubblico e dei media per una nuova console Sony. Dopo la disastrosa gestione della precedente console, ed il ridicolo lancio di PSP Go, molti sono quelli che si sono domandati se mai Sony avesse azzardato una next gen portatile. Ebbene, le migliaia di domande trovano oggi una risposta più che consistente. Presentata per mano (e bocca) del sempiterno Kaz Hirai, NGP è apparentemente tutto quello che vorreste da un dispositivo tascabile. Potenza, connettività, tecnologia. Il dispositivo di Sony pare infatti un agglomerato di tutto il meglio apprezzato nei vari settori della concorrenza, con il risultato di un "Frankenstein tecnologico" che, seppur quasi del tutto privo di innovazione, lascia sinceramente sbigottiti per quantità e qualità dell’offerta. L’hardware di NGP consta infatti di un set tecnologico di tutto rispetto, il cui cuore è una CPU ARM Cortex – A9 core (4 core), coadiuvata da una GPU SGX543MP4+. I risultati delle demo real-time mostrate nel corso delle varie presentazioni sono sbalorditivi; la qualità dei modelli, dei dettagli, e più generalmente del comparto visivo dei vari titoli mostrati dalla console, surclassano nettamente quanto già apprezzato su Nintendo 3DS. La missione della console è infatti quella di proporre un sistema di gioco la cui potenza (ed i risultati) sia paragonabile a quanto si può apprezzare su PS3. Seppur impiegata anche per il 3DS, la potente architettura ARM (piccola, ma estremamente versatile) è in tal senso una scelta ottimale, date le sue capacità strutturali tali da renderlo compatto, performante ed estremamente versatile. A differenza del 3DS la tecnologia dei processori ARM è qui sfruttata in maniera diversa e potrebbe, almeno sulla carta, sprigionare una frequenza di ben 2GHz! Non bastasse ciò, si vocifera di una memoria RAM di ben 512MB (addirittura un 1GB per i devkits), con il supporto computazionale di 128MB per la RAM video. In parole povere un hardware potentissimo, che promette risultati mai raggiunti in ambito portatile da nessuno dei dispositivi presenti sul mercato. Come di consueto, prima di andare oltre, vi lasciamo ai dati tecnici così come sono stati in gran parte rilasciati da Sony. “In gran parte” perché ancora nulla è certo sulle prestazioni della RAM e della VRAM.
CPU: ARM CortexTM-A9 core (4 core)
GPU: SGX543MP4+
RAM: 512 MB (1GB devkits) (non confermata)
VRAM: 128 MB (non confermata)
Dimensioni: circa 182.0 x 18.6 x 83.5mm (larghezza x altezza x profondità)
Schermo: 5 pollici (16:9), 960 x 544, circa 16 milioni di colori, OLED
Touch screen: Multi-touch capacitivo
Touch pad posteriore: Multi-touch pad capacitivo
Fotocamera frontale e posteriore (nessuna specifica sui megapixel)
Sonoro: altoparlanti stereo e microfono incorporati
Sensori: sistema di sensori di movimento SixAxis con giroscopio e accelerometro a tre assi
Bussola elettronica a tre assi
Localizzazione: GPS, Wi-Fi location service
Comunicazione Wireless
Connettività alla rete mobile 3G
WiFi: IEEE 802.11b/g/n (n = 1×1) Infrastructure mode/Ad-hoc mode
Bluetooth: 2.1+EDR ?A2DP/AVRCP/HSP
Sopra (e dietro) la scocca
E non bastasse un sistema oggettivamente performante, Sony si è prodigata di offrire con la sua prossima console anche tutta una serie di integrazioni, atte ad ampliare non solo l’offerta tecnologica ma anche quella ludica. Su tutto è stato finalmente aggiunto un secondo stick analogico, per la gioia di praticamente ogni giocatore portatile. Con l’avvicinamento dell’offerta videoludica portatile a quella casalinga, è capitato spesso che molti titoli si approcciassero al piccolo schermo di PSP come avrebbero fatto ad un sistema home console, con i risultati di gameplay in tre dimensioni dalla telecamera spesso incerta ed il più delle volte ingestibile. Dopo anni di revisioni hardware, Sony ha finalmente ascoltato le richieste degli utenti (e degli sviluppatori) ed ha finalmente integrato l’agognato stick analogico destro sulla sua prossima console. E non è finita qui. Lo schermo di gioco è ora multi-touchscreen OLED a cinque pollici, così che oltre ai controlli tradizionali, NGP gode anche di controlli touch con i quali interagire sia nel corso dei giochi, sia nella gestione del menu ad icone. Ma Sony ha anche aggiunto un innovativo multi-touchpad capacitivo posteriore, posto (anche con un certo gusto estetico) sulla parte posteriore della console, ossia quella su cui convenzionalmente poggiamo le dita quando afferriamo l’hardware. Il touchpad si è dimostrato non solo un mero feticcio tecnologico, ma ha già mostrato le sue capacità, sia sotto forma di sistema di controllo per alcuni titoli dedicati, sia come "escamotage" per quanto riguarda la gestione della telecamera. Basta un colpo di dito, infatti, perché la telecamera ruoti in maniera precisa, lasciando ai tasti frontali la possibilità di sbrigare tutt’altre faccende. Dulcis in fundo, sono state integrate sul sistema ben due fotocamere (una frontale ed una posteriore), nonché un oscillometro ed un accelerometro, le cui funzioni sono le medesime di quanto si può apprezzare su sistemi come iPhone o, più semplicemente, sul SixAxis PS3. Non mancano poi all’appello connessione Wi-Fi e Bluetooth, comunicazione wireless, sistema GPS e supporto del sistema 3G, sebbene quest’ultimo sarà una prerogativa di una sola versione della console, in maniera simile a quanto Apple ha fatto per il suo iPad.
Qualche giorno fa ci eravamo lasciati con le nostre quattro chiacchiere sul promettente (ed imminente) Nintendo 3DS e, come promesso, eccoci qui a riparlare della prossima generazione di "console war portatile". Svestiamo i panni da idraulico e vestiamoci di una più scura armatura nera, perché tocca ora dare una spulciata alle trincee di Sony, ove alberga l’altra grande promessa del 2011: NGP, aka PSP 2.
Se da un lato abbiamo una console di tutto rispetto il cui cardine (si spera) sono le sue promesse tridimensionali, dall’altro abbiamo invece Sony che, rispettando una politica perpetuata da sempre, non punta tanto sulle novità in termini di hardware ma sulla "potenza", presentando al pubblico quello che parrebbe a tutti gli effetti un vero e proprio mostro in termini di prestazioni. Questa politica è la diretta conseguenza di una filosofia, quella di Sony, da sempre votata a creare lo stupore per il feticcio tecnologico (più è potente, più è bello). Se il concetto non vi convince, basta una semplice osservazione in merito: passata giusto qualche ora dalla presentazione della console, tutti i dati tecnici inerenti la potenza del sistema di gioco sono stati doverosamente diffusi dalla società nipponica, a differenza di Nintendo, che sappiamo (lo avete letto l’altro articolo, sì?) non aver ancora chiarito tutte le caratteristiche hardware del suo 3DS. Detto ciò, se siete pronti, bando alle ciance e cominciamo la nostra analisi del sistema portatile firmato Sony, ricordandovi che, per ovvi motivi, tutte le informazioni sono tratte da quanto Sony ha detto e/o mostrato nel corso degli ultimi mesi e non derivano da una prova diretta dell’hardware. Spazio alle parole!
Sotto la scocca
Rivelata nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Gennaio di questo stesso anno, PSP 2 (nome del progetto NGP: Next Generation Portable), è nulla più che il risultato di un lungo e prolungato chiacchiericcio mediatico fatto di rumour, voci di corridoio, scatti rubati e compagnia cantante. Nessuna novità se considerate il fatto che l’originale PSP sia sul mercato da sette anni buoni (cinque se si considera l’ultimo lancio, ossia quello Europeo). Sette anni di gioie, ma anche e soprattutto di dolori, con la console amaramente archiviata nel corso della gestione del lancio PS3, e solo di recente ritornata nei pensieri di Sony. A chiunque lo si chieda, PSP è stata uno spreco di denaro, soprattutto considerando i pochi titoli davvero meritevoli ed altri generalmente frutto di pessime conversioni, senza dimenticare i giochi ingestibili e tanta altra roba che per motivi ancora oscuri non è mai arrivata sul mercato europeo. Nessuna meraviglia, quindi, circa l’incalzante interesse del pubblico e dei media per una nuova console Sony. Dopo la disastrosa gestione della precedente console, ed il ridicolo lancio di PSP Go, molti sono quelli che si sono domandati se mai Sony avesse azzardato una next gen portatile. Ebbene, le migliaia di domande trovano oggi una risposta più che consistente. Presentata per mano (e bocca) del sempiterno Kaz Hirai, NGP è apparentemente tutto quello che vorreste da un dispositivo tascabile. Potenza, connettività, tecnologia. Il dispositivo di Sony pare infatti un agglomerato di tutto il meglio apprezzato nei vari settori della concorrenza, con il risultato di un "Frankenstein tecnologico" che, seppur quasi del tutto privo di innovazione, lascia sinceramente sbigottiti per quantità e qualità dell’offerta. L’hardware di NGP consta infatti di un set tecnologico di tutto rispetto, il cui cuore è una CPU ARM Cortex – A9 core (4 core), coadiuvata da una GPU SGX543MP4+. I risultati delle demo real-time mostrate nel corso delle varie presentazioni sono sbalorditivi; la qualità dei modelli, dei dettagli, e più generalmente del comparto visivo dei vari titoli mostrati dalla console, surclassano nettamente quanto già apprezzato su Nintendo 3DS. La missione della console è infatti quella di proporre un sistema di gioco la cui potenza (ed i risultati) sia paragonabile a quanto si può apprezzare su PS3. Seppur impiegata anche per il 3DS, la potente architettura ARM (piccola, ma estremamente versatile) è in tal senso una scelta ottimale, date le sue capacità strutturali tali da renderlo compatto, performante ed estremamente versatile. A differenza del 3DS la tecnologia dei processori ARM è qui sfruttata in maniera diversa e potrebbe, almeno sulla carta, sprigionare una frequenza di ben 2GHz! Non bastasse ciò, si vocifera di una memoria RAM di ben 512MB (addirittura un 1GB per i devkits), con il supporto computazionale di 128MB per la RAM video. In parole povere un hardware potentissimo, che promette risultati mai raggiunti in ambito portatile da nessuno dei dispositivi presenti sul mercato. Come di consueto, prima di andare oltre, vi lasciamo ai dati tecnici così come sono stati in gran parte rilasciati da Sony. “In gran parte” perché ancora nulla è certo sulle prestazioni della RAM e della VRAM.
CPU: ARM CortexTM-A9 core (4 core)
GPU: SGX543MP4+
RAM: 512 MB (1GB devkits) (non confermata)
VRAM: 128 MB (non confermata)
Dimensioni: circa 182.0 x 18.6 x 83.5mm (larghezza x altezza x profondità)
Schermo: 5 pollici (16:9), 960 x 544, circa 16 milioni di colori, OLED
Touch screen: Multi-touch capacitivo
Touch pad posteriore: Multi-touch pad capacitivo
Fotocamera frontale e posteriore (nessuna specifica sui megapixel)
Sonoro: altoparlanti stereo e microfono incorporati
Sensori: sistema di sensori di movimento SixAxis con giroscopio e accelerometro a tre assi
Bussola elettronica a tre assi
Localizzazione: GPS, Wi-Fi location service
Comunicazione Wireless
Connettività alla rete mobile 3G
WiFi: IEEE 802.11b/g/n (n = 1×1) Infrastructure mode/Ad-hoc mode
Bluetooth: 2.1+EDR ?A2DP/AVRCP/HSP
Sopra (e dietro) la scocca
E non bastasse un sistema oggettivamente performante, Sony si è prodigata di offrire con la sua prossima console anche tutta una serie di integrazioni, atte ad ampliare non solo l’offerta tecnologica ma anche quella ludica. Su tutto è stato finalmente aggiunto un secondo stick analogico, per la gioia di praticamente ogni giocatore portatile. Con l’avvicinamento dell’offerta videoludica portatile a quella casalinga, è capitato spesso che molti titoli si approcciassero al piccolo schermo di PSP come avrebbero fatto ad un sistema home console, con i risultati di gameplay in tre dimensioni dalla telecamera spesso incerta ed il più delle volte ingestibile. Dopo anni di revisioni hardware, Sony ha finalmente ascoltato le richieste degli utenti (e degli sviluppatori) ed ha finalmente integrato l’agognato stick analogico destro sulla sua prossima console. E non è finita qui. Lo schermo di gioco è ora multi-touchscreen OLED a cinque pollici, così che oltre ai controlli tradizionali, NGP gode anche di controlli touch con i quali interagire sia nel corso dei giochi, sia nella gestione del menu ad icone. Ma Sony ha anche aggiunto un innovativo multi-touchpad capacitivo posteriore, posto (anche con un certo gusto estetico) sulla parte posteriore della console, ossia quella su cui convenzionalmente poggiamo le dita quando afferriamo l’hardware. Il touchpad si è dimostrato non solo un mero feticcio tecnologico, ma ha già mostrato le sue capacità, sia sotto forma di sistema di controllo per alcuni titoli dedicati, sia come "escamotage" per quanto riguarda la gestione della telecamera. Basta un colpo di dito, infatti, perché la telecamera ruoti in maniera precisa, lasciando ai tasti frontali la possibilità di sbrigare tutt’altre faccende. Dulcis in fundo, sono state integrate sul sistema ben due fotocamere (una frontale ed una posteriore), nonché un oscillometro ed un accelerometro, le cui funzioni sono le medesime di quanto si può apprezzare su sistemi come iPhone o, più semplicemente, sul SixAxis PS3. Non mancano poi all’appello connessione Wi-Fi e Bluetooth, comunicazione wireless, sistema GPS e supporto del sistema 3G, sebbene quest’ultimo sarà una prerogativa di una sola versione della console, in maniera simile a quanto Apple ha fatto per il suo iPad.