Nuovo 'down' mondiale per le app di Zuckerberg
"Sincere scuse a tutti coloro che sono stati colpiti dalle interruzioni dei servizi alimentati da Facebook in questo momento. Stiamo riscontrando problemi di rete e i team stanno lavorando il più velocemente possibile per eseguire il debug e ripristinare il tutto il più velocemente possibile": lo ha spiegato su Twitter, Mike Schroepfer, Chief Technology Officer di Facebook.
Mentre Facebook si difende dalle accuse di una ex dipendente che ha passato al Wall Street Journal documenti interni che hanno fatto partire un'inchiesta a puntate sul social, tutte le app dell'universo di Mark Zuckerberg sperimentano un 'down' mondiale. Si bloccano WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger e il disservizio si fa sentire in un momento in cui ancora molte persone sono in smart working ed è importante la comunicazione a distanza.
Il down - secondo la testata americana di tecnologia The Verge - pare sia collegato ai DNS (Domain Name System) cioè i sistemi che associano gli indirizzi generali - come facebook.com, ad esempio - ai singoli indirizzi IP che vengono impiegati dagli utenti. Quindi, una sorta di saturazione che la piattaforma social ha sperimentato altre voltre individuando, come tempi di risposta, qualche ora prima che i suoi problemi potessero essere risolti.
Il down mondiale è partito dalle 17:30 circa ora italiana, quando sono iniziate ad arrivare tante segnalazioni. Sul sito downdetector.com, che tiene conto dei guasti di diverse piattaforme, gli utenti hanno segnalato problemi di accesso alle app, ma anche di connessione al server e di caricamento dei contenuti. Su Twitter è partita la consueta ironia degli utenti mentre sono volati gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown, #facebookdown.
Non è la prima volta che i servizi dell'ecosistema Facebook non funzionano all'unisono. L'ultimo blackout mondiale che aveva mandato in tilt WhatsApp, Instagram e Facebook si era registrato lo scorso 19 marzo ed era durato circa un'ora; ma quello più lungo si è verificato il 13 marzo 2019, un record di 14 ore di stop per le applicazioni.
(fonte ANSA)
"Sincere scuse a tutti coloro che sono stati colpiti dalle interruzioni dei servizi alimentati da Facebook in questo momento. Stiamo riscontrando problemi di rete e i team stanno lavorando il più velocemente possibile per eseguire il debug e ripristinare il tutto il più velocemente possibile": lo ha spiegato su Twitter, Mike Schroepfer, Chief Technology Officer di Facebook.
Mentre Facebook si difende dalle accuse di una ex dipendente che ha passato al Wall Street Journal documenti interni che hanno fatto partire un'inchiesta a puntate sul social, tutte le app dell'universo di Mark Zuckerberg sperimentano un 'down' mondiale. Si bloccano WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger e il disservizio si fa sentire in un momento in cui ancora molte persone sono in smart working ed è importante la comunicazione a distanza.
Il down - secondo la testata americana di tecnologia The Verge - pare sia collegato ai DNS (Domain Name System) cioè i sistemi che associano gli indirizzi generali - come facebook.com, ad esempio - ai singoli indirizzi IP che vengono impiegati dagli utenti. Quindi, una sorta di saturazione che la piattaforma social ha sperimentato altre voltre individuando, come tempi di risposta, qualche ora prima che i suoi problemi potessero essere risolti.
Il down mondiale è partito dalle 17:30 circa ora italiana, quando sono iniziate ad arrivare tante segnalazioni. Sul sito downdetector.com, che tiene conto dei guasti di diverse piattaforme, gli utenti hanno segnalato problemi di accesso alle app, ma anche di connessione al server e di caricamento dei contenuti. Su Twitter è partita la consueta ironia degli utenti mentre sono volati gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown, #facebookdown.
Non è la prima volta che i servizi dell'ecosistema Facebook non funzionano all'unisono. L'ultimo blackout mondiale che aveva mandato in tilt WhatsApp, Instagram e Facebook si era registrato lo scorso 19 marzo ed era durato circa un'ora; ma quello più lungo si è verificato il 13 marzo 2019, un record di 14 ore di stop per le applicazioni.
(fonte ANSA)