Emozione per il saluto del Fenomeno, che ha disputato 15 minuti dell'amichevole tra la nazionale verdeoro e la Romania.
SAN PAOLO, 8 giugno - Un addio con tanta emozione, ma senza gol, per Ronaldo alla Nazionale brasiliana: il massimo goleador dei Mondiali ha la scorsa notte salutato il calcio scendendo in campo, solo per 15 minuti, nella 'Selecao' contro la Romania. La partita, giocata allo stadio paulista di Pecaembù, è finita 1-0 per il Brasile. Visibilmente ingrassato, Ronaldo Nazario de Lima è entrato al 30' del primo tempo nella squadra con la quale ha vinto i mondiali del 1994 e del 2002. È stato vicino al gol per tre volte, ma non ha avuto fortuna: in due occasioni è stato il portiere della Romania Ciprian Tatarusani a bloccargli la via della rete, mentre nella terza ha calciato fuori dallo specchio della rete. Non ha così saputo portare a termine i passaggi ricevuti da Neymar, Robinho e Jadson.
IL SALUTO - Ronaldo, 34 anni, è entrato salutato dal tripudio dei suoi tifosi al posto di Fred, autore della rete che ha dato la vittoria al Brasile. Il 'fenomeno' ha segnato 67 reti nelle 104 partite che ha disputato con la nazionale brasiliana con la quale ha vinto, da supplente, il mondiale del 1994 e da titolare, star e goleador quello del 2002. Ronaldo aveva dato l'addio al calcio lo scorso febbraio mentre giocava nel Corinthians, il suo ultimo club al termine di una carriera nel corso della quale ha indossato le maglie del Cruzeiro, PSV Eindhoven, Inter, Milan, Barcelona e Real Madrid. L'ultima volta che era sceso in campo con il Brasile era stato ai quarti di finale dei mondiali in Germania del 2006, quando il Brasile venne battuto 1-0 dalla Francia. Al termine dei primi 45', l'arbitro della partita, l'argentino Sergio Pezzota, gli ha regalato il pallone. C'è stato poi un piccolo show quando Ronaldo ha fatto il giro del campo al ritmo di una canzone composta per lui dal cantante Marcelo D2: tanta emozione e calore, nonostante lo stadio non fosse del tutto pieno, in quella che è stata una delle notti più fredde dell'anno a San Paolo, nella quale non sono mancate le forti raffiche di vento.
SAN PAOLO, 8 giugno - Un addio con tanta emozione, ma senza gol, per Ronaldo alla Nazionale brasiliana: il massimo goleador dei Mondiali ha la scorsa notte salutato il calcio scendendo in campo, solo per 15 minuti, nella 'Selecao' contro la Romania. La partita, giocata allo stadio paulista di Pecaembù, è finita 1-0 per il Brasile. Visibilmente ingrassato, Ronaldo Nazario de Lima è entrato al 30' del primo tempo nella squadra con la quale ha vinto i mondiali del 1994 e del 2002. È stato vicino al gol per tre volte, ma non ha avuto fortuna: in due occasioni è stato il portiere della Romania Ciprian Tatarusani a bloccargli la via della rete, mentre nella terza ha calciato fuori dallo specchio della rete. Non ha così saputo portare a termine i passaggi ricevuti da Neymar, Robinho e Jadson.
IL SALUTO - Ronaldo, 34 anni, è entrato salutato dal tripudio dei suoi tifosi al posto di Fred, autore della rete che ha dato la vittoria al Brasile. Il 'fenomeno' ha segnato 67 reti nelle 104 partite che ha disputato con la nazionale brasiliana con la quale ha vinto, da supplente, il mondiale del 1994 e da titolare, star e goleador quello del 2002. Ronaldo aveva dato l'addio al calcio lo scorso febbraio mentre giocava nel Corinthians, il suo ultimo club al termine di una carriera nel corso della quale ha indossato le maglie del Cruzeiro, PSV Eindhoven, Inter, Milan, Barcelona e Real Madrid. L'ultima volta che era sceso in campo con il Brasile era stato ai quarti di finale dei mondiali in Germania del 2006, quando il Brasile venne battuto 1-0 dalla Francia. Al termine dei primi 45', l'arbitro della partita, l'argentino Sergio Pezzota, gli ha regalato il pallone. C'è stato poi un piccolo show quando Ronaldo ha fatto il giro del campo al ritmo di una canzone composta per lui dal cantante Marcelo D2: tanta emozione e calore, nonostante lo stadio non fosse del tutto pieno, in quella che è stata una delle notti più fredde dell'anno a San Paolo, nella quale non sono mancate le forti raffiche di vento.