Smemoranda, l'agenda più celebre d'Italia, ha purtroppo ceduto alle difficoltà economiche derivanti dalla pandemia e da investimenti meno proficui del previsto, giungendo alla sua conclusione. L'asta tenutasi recentemente a Milano per determinare il futuro del marchio è rimasta senza partecipanti, decretando così ufficialmente la fine di un'icona generazionale.
Il diario di culto, presente per decenni sui banchi di scuola, scompare ora almeno temporaneamente, secondo quanto riportato da Today. Per comprendere il contesto, è opportuno fare un passo indietro. Meno di un anno fa, nel marzo scorso, l'azienda aveva dichiarato il fallimento, e il gruppo Giochi Preziosi aveva tentato di salvare l'impresa attraverso un contratto di licenza. In virtù di questo accordo, il marchio Smemo era stato affittato per un anno, con l'impegno di gestire le spese di produzione, realizzazione e commercializzazione di agende, astucci e zaini scolastici. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la prima asta per acquisire i diritti del brand è risultata deserta, e si prevede potrebbe esserci una seconda occasione.
Smemoranda ha visto la luce nel 1979, divenendo in breve tempo un simbolo della cultura pop e un elemento identitario per diverse generazioni nel corso di oltre 40 anni. Il successo, sia dal punto di vista culturale che economico, ha raggiunto il suo apice nella metà degli anni Novanta, con oltre un milione e duecentomila copie vendute. Tuttavia, la crisi economica e l'avvento dell'istruzione a distanza a causa del Covid hanno inflitto un colpo fatale all'azienda, portandola alla crisi e infine al fallimento. L'asta per acquisire il marchio, conclusasi senza partecipanti, segna il triste epilogo di questa lunga storia.
Il diario di culto, presente per decenni sui banchi di scuola, scompare ora almeno temporaneamente, secondo quanto riportato da Today. Per comprendere il contesto, è opportuno fare un passo indietro. Meno di un anno fa, nel marzo scorso, l'azienda aveva dichiarato il fallimento, e il gruppo Giochi Preziosi aveva tentato di salvare l'impresa attraverso un contratto di licenza. In virtù di questo accordo, il marchio Smemo era stato affittato per un anno, con l'impegno di gestire le spese di produzione, realizzazione e commercializzazione di agende, astucci e zaini scolastici. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la prima asta per acquisire i diritti del brand è risultata deserta, e si prevede potrebbe esserci una seconda occasione.
Smemoranda ha visto la luce nel 1979, divenendo in breve tempo un simbolo della cultura pop e un elemento identitario per diverse generazioni nel corso di oltre 40 anni. Il successo, sia dal punto di vista culturale che economico, ha raggiunto il suo apice nella metà degli anni Novanta, con oltre un milione e duecentomila copie vendute. Tuttavia, la crisi economica e l'avvento dell'istruzione a distanza a causa del Covid hanno inflitto un colpo fatale all'azienda, portandola alla crisi e infine al fallimento. L'asta per acquisire il marchio, conclusasi senza partecipanti, segna il triste epilogo di questa lunga storia.