ROMA, 20 giugno 2011 - Si complica e non poco la situazione di Omar Thomas, ala dell’Air Avellino, mvp del campionato appena concluso: stamattina, al suo arrivo all’aeroporto romano Leonardo Da Vinci, proveniente dagli States, è stato bloccato dalla polizia di frontiera per essersi presentato ai controlli con un passaporto sloveno risultato contraffatto.
Omar Thomas, 29 anni, col premio di mvp 2010-11.
I DUBBI — Già nei giorni scorsi, la notizia della veridicità del passaporto era stata messa in dubbio da un sito sloveno, Zurnal24: da qui è scattato anche l’intervento della Fip e della Procura Federale che aveva in agenda la convocazione del giocatore per oggi pomeriggio in via Vitorchiano. Dopo lo stop alla frontiera, Thomas ha poi esibito l’altro passaporto in suo possesso, quello americano, che gli ha consentito alla fine di entrare in Italia, ma nei suoi confronti è stato comunque avviato un procedimento che è destinato ad avere risvolti penali nonché sportivi (rischia due anni di stop).
PASSAPORTO — Tutto gira, ovviamente, attorno al passaporto sloveno: per non incorrere in guai peggiori, il giocatore (che si dichiara raggirato e anzi stamattina aveva in programma di passare all’ambasciata slovena per ricevere rassicurazioni sul documento) dovrà ora giocoforza raccontare chi gli ha materialmente consegnato il documento. Intanto Avellino si sente parte lesa, avendo firmato lo scorso anno Thomas un contratto biennale, ed è pronta ad agire nei confronti dell’atleta, che è stato convocato per chiarimenti nella sede della società.
Omar Thomas, 29 anni, col premio di mvp 2010-11.
I DUBBI — Già nei giorni scorsi, la notizia della veridicità del passaporto era stata messa in dubbio da un sito sloveno, Zurnal24: da qui è scattato anche l’intervento della Fip e della Procura Federale che aveva in agenda la convocazione del giocatore per oggi pomeriggio in via Vitorchiano. Dopo lo stop alla frontiera, Thomas ha poi esibito l’altro passaporto in suo possesso, quello americano, che gli ha consentito alla fine di entrare in Italia, ma nei suoi confronti è stato comunque avviato un procedimento che è destinato ad avere risvolti penali nonché sportivi (rischia due anni di stop).
PASSAPORTO — Tutto gira, ovviamente, attorno al passaporto sloveno: per non incorrere in guai peggiori, il giocatore (che si dichiara raggirato e anzi stamattina aveva in programma di passare all’ambasciata slovena per ricevere rassicurazioni sul documento) dovrà ora giocoforza raccontare chi gli ha materialmente consegnato il documento. Intanto Avellino si sente parte lesa, avendo firmato lo scorso anno Thomas un contratto biennale, ed è pronta ad agire nei confronti dell’atleta, che è stato convocato per chiarimenti nella sede della società.