DICE torna quest’autunno sul campo di battaglia con Battlefield 3, pronta a contrastare apertamente il dominio della produzione bellica di Activision proponendo una nuova storyline ed un comparto multigiocatore rinnovato insieme alle novità tecniche rappresentate dal motore grafico Frostbite 2, futuro engine per i prossimi titoli della software house svedese che promette di rivoluzionare ed avvicinare alla realtà la grafica dei videogiochi. Ricapitoliamo insieme tutte le informazioni che ci sono state fornite fino ad oggi.
Tra le tante caratteristiche che rendono unici i giochi, figurano anche lo stile artistico adottato dalle case di sviluppo e la realizzazione tecnica che deve essere all’altezza delle produzioni moderne. Nel corso degli ultimi anni, quest’ultimo aspetto è diventato sempre più importante fino a determinare, nel bene o nel male, la riuscita di un gioco a livello globale. La nuova generazione di giocatori punta a volere il meglio dai comparti tecnici delle loro produzioni preferite: si vuole un titolo che sia in grado di riprodurre un ambiente realistico, che presenti dei personaggi quanto più veri possibile, perché per molti le sole meccaniche di gioco ed un ottimo storytelling non bastano più a fare di un gioco un must have. DICE si insidia prepotentemente nel dominio dell’Unreal Engine 3 e nella sperimentazione per console del CryEngine 3 proponendo con Battlefield 3 un motore grafico nuovo di zecca, il Frostbite 2, che già con la sua precedente versione era stato capace di regalare ai titoli della serie Bad Company fantastiche visuali ed un’elevata distruttibilità ed interattività degli ambienti anche in multiplayer. L’engine della software house svedese offrirà il suo meglio sul PC, grazie anche alle ultime performanti schede grafiche, ma la versione per console non sarà da meno e si differenzierà soltanto per un minor dettaglio, luci ed ombre meno definite ed effetti particellari meno intensi.
Per conquistare nuovi acquirenti, DICE non punterà unicamente sul comparto tecnico ma cercherà di offrire una delle migliori campagne in singolo del franchise: la fetta di pubblico da accontentare è molto varia e molti, oltre ad un buon online, desiderano anche un single player che possa accompagnare il giocatore per almeno una decina di ore fatte di pura azione e freneticità. Il titolo sarà ambientato nel 2014 e ci vedrà sui campi di battaglia di diverse nazioni e continenti tra cui Iraq, Iran, USA ed Europa mentre Henry “Black” Blackburn, il personaggio che imporseneremo nel corso degli eventi, sarà chiamato a svolgere le missioni che gli sono state assegnate. Da quanto visto nelle diverse fiere videoludiche, la prima missione si terrà in Medio Oriente nel bel mezzo di uno sciame sismico che scuoterà la terra e gli edifici della zona; qui il nostro sergente dovrà disarmare una bomba situata in una stanza raggiungibile solo attraverso dei condotti dell'aria, con il rischio di dover interrompere le operazioni a causa del terriccio sollevato e dell’inaccessibilità di alcune aree. Le fasi di gioco alternano momenti altamente scriptati, resi interattivi con l'ausilio della pressione di sequenze di tasti, ad altri più liberi in cui verrà rafforzata la dinamicità della produzione. Non mancheranno i mezzi utili sia per spostarci da una location all'altra dei vasti territori che per attaccare le trincee nemiche, compresi jet a reazione e tanti altri mezzi che potremo condurre su terra, mare ed aria.
Dinamicità è anche la parola chiave per definire l’online di Battlefield 3 per stessa ammissione del lead designer Lars Gustavsson che si è occupato del comparto multigiocatore, che non vuole più rimanere ancorato al concept, finora immutato, di Battlefield 2. Il precedente capitolo della serie principale imponeva a tutti uno stile di gioco preciso basato su un forte teamwork e sulle modalità Corsa e Conquista poi portate avanti ed ampliate anche dagli spin-off di Bad Company. Ciò a cui mira questo terzo capitolo è la varietà dell’offerta e degli stili da proporre ai giocatori, il che si traduce in mappe aperte ed urbane allo stesso tempo ed il ritorno di modalità classiche come il Team Deathmatch. Per vedere il risultato di tale filosofia, basta tornare all’E3 per osservare le partite svoltesi sulla mappa Operation Metro ambientata a Parigi: si inizia la partita da un vasto e curato parco all’esterno del centro città per poi proseguire nei bui sotteranei della metropolitana parigina ed infine concludere nel centro economico della capitale francese. Si passa da un ambiente totalmente aperto ad uno in cui si prediligono le closed quarters battle fino ad arrivare ad un’area di dimensioni medie e completamente urbana: una transizione costante durante tutta la partita che vuole riportare la varietà offerta dal mondo reale anche in quello virtuale.
Come per gli altri capitoli del franchise non poteva mancare il sistema di classi che sarà composto da Assaltatore, Ingegnere, Ricognitore e Supporto. In Assaltatore troveremo tutti i vantaggi dell’obsoleta classe Medico grazie alla possibilità di poter rianimare e curare i compagni oltre ad essere la classe più adatta per il combattimento in prima linea; gli Ingegneri potranno sia riparare che distruggere i veicoli nemici essendo dotati di RPG; la classe Ricognitore sostituisce quella dei cecchini e permetterà di essere a conoscenza di tuttò ciò che sta avvenendo sul campo di battaglia attraverso un apposito visore, fornendo così al giocatore che la utilizzerà il ruolo di guidare l’intero team e gestire il gioco di squadra; infine i giocatori che sceglieranno il Supporto faranno da spalla agli altri compagni grazie alla maggiore potenza di fuoco e al ruolo decisamente più stazionario.
Non mancheranno poi dei graditi ritorni e delle novità per quanto riguarda il gameplay. Tra le nuove introduzioni abbiamo i cavalletti, in grado di fornire maggior stabilità all’arma; il fuoco di soppressione che ci aiuterà a riconoscere la fonte da cui provengono i bossoli che ci stanno colpendo; la killcam ripresa dal franchise Call of Duty che però sarà disattivabile; alcune componenti del personaggio e delle armi da personalizzare ed infine sarà possibile stare stesi a terra con la funzione “prone” già presente sulle versioni PC da tempo. Faranno il loro ritorno la funzione di “spotting”, ovvero la possibilità di segnalare la presenza di un nemico sulla mappa; il coltello e le dog tags. Sul fronte degli extra, a fronteggiare il COD: Elite di Activision ci sarà il BattleLog, servizio completamente gratuito che oltre ad offrire le statistiche di partita sarà un posto ideale per la community del gioco con tante piccole features.
Dopo il rilascio di Battlefield 2 avvenuto nel 2005, gli sviluppatori hanno riflettuto su molte delle features che hanno caratterizzato il franchise in tutti questi anni. Con [i]Battlefield 3 si cercherà di proporre un’offerta alternativa e varia che non si distacchi troppo dalla serie ma che sia comunque capace di attrarre nuovi giocatori. Da quanto visto fino ad oggi non ci si dovrebbe preoccupare sulla riuscita del gioco grazie ad una storyline promettente, un comparto multigiocatore rivoluzionato e ampio ed infine un motore grafico nuovo di zecca che promette un’esperienza molto vicina alla realtà. Per saggiare le qualità del titolo basterà attendere il mese di settembre quando DICE dovrebbe rilasciare una beta pubblica: gli altri appuntamenti sono per la GamesCom, evento in cui dovrebbe essere presente il titolo, ed il 28 ottobre, data di uscita europea.
Tra le tante caratteristiche che rendono unici i giochi, figurano anche lo stile artistico adottato dalle case di sviluppo e la realizzazione tecnica che deve essere all’altezza delle produzioni moderne. Nel corso degli ultimi anni, quest’ultimo aspetto è diventato sempre più importante fino a determinare, nel bene o nel male, la riuscita di un gioco a livello globale. La nuova generazione di giocatori punta a volere il meglio dai comparti tecnici delle loro produzioni preferite: si vuole un titolo che sia in grado di riprodurre un ambiente realistico, che presenti dei personaggi quanto più veri possibile, perché per molti le sole meccaniche di gioco ed un ottimo storytelling non bastano più a fare di un gioco un must have. DICE si insidia prepotentemente nel dominio dell’Unreal Engine 3 e nella sperimentazione per console del CryEngine 3 proponendo con Battlefield 3 un motore grafico nuovo di zecca, il Frostbite 2, che già con la sua precedente versione era stato capace di regalare ai titoli della serie Bad Company fantastiche visuali ed un’elevata distruttibilità ed interattività degli ambienti anche in multiplayer. L’engine della software house svedese offrirà il suo meglio sul PC, grazie anche alle ultime performanti schede grafiche, ma la versione per console non sarà da meno e si differenzierà soltanto per un minor dettaglio, luci ed ombre meno definite ed effetti particellari meno intensi.
Per conquistare nuovi acquirenti, DICE non punterà unicamente sul comparto tecnico ma cercherà di offrire una delle migliori campagne in singolo del franchise: la fetta di pubblico da accontentare è molto varia e molti, oltre ad un buon online, desiderano anche un single player che possa accompagnare il giocatore per almeno una decina di ore fatte di pura azione e freneticità. Il titolo sarà ambientato nel 2014 e ci vedrà sui campi di battaglia di diverse nazioni e continenti tra cui Iraq, Iran, USA ed Europa mentre Henry “Black” Blackburn, il personaggio che imporseneremo nel corso degli eventi, sarà chiamato a svolgere le missioni che gli sono state assegnate. Da quanto visto nelle diverse fiere videoludiche, la prima missione si terrà in Medio Oriente nel bel mezzo di uno sciame sismico che scuoterà la terra e gli edifici della zona; qui il nostro sergente dovrà disarmare una bomba situata in una stanza raggiungibile solo attraverso dei condotti dell'aria, con il rischio di dover interrompere le operazioni a causa del terriccio sollevato e dell’inaccessibilità di alcune aree. Le fasi di gioco alternano momenti altamente scriptati, resi interattivi con l'ausilio della pressione di sequenze di tasti, ad altri più liberi in cui verrà rafforzata la dinamicità della produzione. Non mancheranno i mezzi utili sia per spostarci da una location all'altra dei vasti territori che per attaccare le trincee nemiche, compresi jet a reazione e tanti altri mezzi che potremo condurre su terra, mare ed aria.
Dinamicità è anche la parola chiave per definire l’online di Battlefield 3 per stessa ammissione del lead designer Lars Gustavsson che si è occupato del comparto multigiocatore, che non vuole più rimanere ancorato al concept, finora immutato, di Battlefield 2. Il precedente capitolo della serie principale imponeva a tutti uno stile di gioco preciso basato su un forte teamwork e sulle modalità Corsa e Conquista poi portate avanti ed ampliate anche dagli spin-off di Bad Company. Ciò a cui mira questo terzo capitolo è la varietà dell’offerta e degli stili da proporre ai giocatori, il che si traduce in mappe aperte ed urbane allo stesso tempo ed il ritorno di modalità classiche come il Team Deathmatch. Per vedere il risultato di tale filosofia, basta tornare all’E3 per osservare le partite svoltesi sulla mappa Operation Metro ambientata a Parigi: si inizia la partita da un vasto e curato parco all’esterno del centro città per poi proseguire nei bui sotteranei della metropolitana parigina ed infine concludere nel centro economico della capitale francese. Si passa da un ambiente totalmente aperto ad uno in cui si prediligono le closed quarters battle fino ad arrivare ad un’area di dimensioni medie e completamente urbana: una transizione costante durante tutta la partita che vuole riportare la varietà offerta dal mondo reale anche in quello virtuale.
Come per gli altri capitoli del franchise non poteva mancare il sistema di classi che sarà composto da Assaltatore, Ingegnere, Ricognitore e Supporto. In Assaltatore troveremo tutti i vantaggi dell’obsoleta classe Medico grazie alla possibilità di poter rianimare e curare i compagni oltre ad essere la classe più adatta per il combattimento in prima linea; gli Ingegneri potranno sia riparare che distruggere i veicoli nemici essendo dotati di RPG; la classe Ricognitore sostituisce quella dei cecchini e permetterà di essere a conoscenza di tuttò ciò che sta avvenendo sul campo di battaglia attraverso un apposito visore, fornendo così al giocatore che la utilizzerà il ruolo di guidare l’intero team e gestire il gioco di squadra; infine i giocatori che sceglieranno il Supporto faranno da spalla agli altri compagni grazie alla maggiore potenza di fuoco e al ruolo decisamente più stazionario.
Non mancheranno poi dei graditi ritorni e delle novità per quanto riguarda il gameplay. Tra le nuove introduzioni abbiamo i cavalletti, in grado di fornire maggior stabilità all’arma; il fuoco di soppressione che ci aiuterà a riconoscere la fonte da cui provengono i bossoli che ci stanno colpendo; la killcam ripresa dal franchise Call of Duty che però sarà disattivabile; alcune componenti del personaggio e delle armi da personalizzare ed infine sarà possibile stare stesi a terra con la funzione “prone” già presente sulle versioni PC da tempo. Faranno il loro ritorno la funzione di “spotting”, ovvero la possibilità di segnalare la presenza di un nemico sulla mappa; il coltello e le dog tags. Sul fronte degli extra, a fronteggiare il COD: Elite di Activision ci sarà il BattleLog, servizio completamente gratuito che oltre ad offrire le statistiche di partita sarà un posto ideale per la community del gioco con tante piccole features.
Dopo il rilascio di Battlefield 2 avvenuto nel 2005, gli sviluppatori hanno riflettuto su molte delle features che hanno caratterizzato il franchise in tutti questi anni. Con [i]Battlefield 3 si cercherà di proporre un’offerta alternativa e varia che non si distacchi troppo dalla serie ma che sia comunque capace di attrarre nuovi giocatori. Da quanto visto fino ad oggi non ci si dovrebbe preoccupare sulla riuscita del gioco grazie ad una storyline promettente, un comparto multigiocatore rivoluzionato e ampio ed infine un motore grafico nuovo di zecca che promette un’esperienza molto vicina alla realtà. Per saggiare le qualità del titolo basterà attendere il mese di settembre quando DICE dovrebbe rilasciare una beta pubblica: gli altri appuntamenti sono per la GamesCom, evento in cui dovrebbe essere presente il titolo, ed il 28 ottobre, data di uscita europea.