Le tecnologie messe a disposizione dalle console portatili di recente concezione hanno dato modo agli sviluppatori di tracciare sentieri finora inesplorati, immergendo il videogiocatore all’interno dell’azione (ed il 3D in questo senso sta svolgendo bene il suo compito) o al contrario catapultando le creazioni videoludiche nel mondo reale, grazie alle fotocamere ed alla realtà aumentata; l’idea in questione è stata sfruttata già su DSi attraverso il suo servizio di digital delivery con prodotti come Ghostwire degli svedesi di A Different Game e Spirit Hunters Inc. di Nnooo, mentre su 3DS fu annunciato lo scorso aprile The Hidden, prodotto da Majesco e fortemente incentrato sull’uso della doppia camera esterna della console. Il Giappone non rimane a guardare e, seguendo il fil rouge soprannaturale che lega i titoli citati, Tecmo Koei annuncia un nuovo spin-off della serie Fatal Frame (giunta su Wii con il quarto capitolo inedito in Europa e prossimamente con il remake del secondo uscito originariamente su PS2) intitolato Spirit Photograhy, in esclusiva per 3DS.
La modalità che più da vicino dovrebbe ricordare la serie madre è la storia, intitolata Zero: Purple Diary (non a caso il titolo giapponese di Fatal Frame è proprio Zero) dove si dovrà investigare su un misterioso diario color porpora, collaborando con una ragazza che apparentemente si potrà far uscire dallo schermo grazie alla realtà aumentata; curiosamente, il gioco verrà venduto insieme ad un vero e proprio taccuino, rappresentante l’oggetto dell’indagine, il cui ruolo sarà centrale nell’avventura principale, ma sarà possibile utilizzarlo anche per una serie di minigiochi nella modalità Horror Notebook; inoltre, Tecmo inserirà nel gioco finale un’applicazione rinominata Ghost Camera, con la quale si potranno fotografare le presenze ectoplasmatiche per poi utilizzarle per dei non meglio precisati scontri.
La modalità che più da vicino dovrebbe ricordare la serie madre è la storia, intitolata Zero: Purple Diary (non a caso il titolo giapponese di Fatal Frame è proprio Zero) dove si dovrà investigare su un misterioso diario color porpora, collaborando con una ragazza che apparentemente si potrà far uscire dallo schermo grazie alla realtà aumentata; curiosamente, il gioco verrà venduto insieme ad un vero e proprio taccuino, rappresentante l’oggetto dell’indagine, il cui ruolo sarà centrale nell’avventura principale, ma sarà possibile utilizzarlo anche per una serie di minigiochi nella modalità Horror Notebook; inoltre, Tecmo inserirà nel gioco finale un’applicazione rinominata Ghost Camera, con la quale si potranno fotografare le presenze ectoplasmatiche per poi utilizzarle per dei non meglio precisati scontri.