Russia, Irlanda, Grecia, Croazia, Francia, Bosnia, Danimarca, Portogallo e Svezia possono qualificarsi già nell'ultimo turno prima degli spareggi: inseguono il posto da prima del girone o da miglior seconda
Euro 2012, il cerchio si chiude. Martedì si gioca l’ultimo turno della fase ai gironi, da cui verranno fuori i nomi delle cinque nazionali che otterranno l’accesso diretto a Euro 2012. E che si aggiungeranno alle già qualificate Germania, Italia, Olanda, Inghilterra e Spagna, oltre a Polonia e Ucraina, paesi ospitanti.
Cristiano Ronaldo e il Portogallo in Danimarca.
MATCH BALL — Al gruppo delle prime possiamo già aggiungere la Russia. Se non l’abbiamo fatto prima è perché la matematica non lo consente, ma si tratta di una pura formalità. Alla squadra di Advocaat basta infatti un pari casalingo contro Andorra, che sin qui non ha raccolto nemmeno un punto, per ottenere la qualificazione diretta. Discorso simile per la Grecia che, dopo aver battuto e staccato di due lunghezze la Croazia, si giocherà il match ball in Georgia. Risultato non così scontato, ma anche in questo caso un pari premierebbe Karagounis e compagni con il primato.
FINALI — La situazione è un po’ più tesa negli ultimi due gruppi ancora senza verdetto (D e H), ovvero quelli di Francia e Portogallo. Ai transalpini potrebbe bastare un pari, ma in questo caso si tratta di tutt’altro che una formalità. Se la giocheranno allo Stade de France, contro la Bosnia di Dzeko e Pjanic, in una gara che per i balcanici vale il tutto per tutto: vincendo sarebbero primi, mentre una sconfitta non comprometterebbe il secondo posto. Insomma, non hanno niente da perdere. Proprio come la Danimarca, che a Copenaghen si gioca una finale contro il Portogallo. Vincendo, i danesi sarebbero primi. Con un pari potrebbero qualificarsi come miglior seconda, ma entrano in gioco altri risultati.
MIGLIOR SECONDA — Ricapitolando: si qualificano le nove migliori prime, oltre alle due nazionali che organizzano il torneo. E fin qui ci siamo. Poi, stacca il ticket per Polonia e Ucraina anche la miglior seconda (il calcolo viene fatto tra le prime cinque di ogni gruppo; nei gruppi da sei squadre non si contano gli incontri con l’ultima). E qui, ad avere il match ball è la Svezia di Ibra (che sarà assente per squalifica). Battendo l’Olanda sarebbe la miglior seconda. Alla finestra c’è la Danimarca: se gli svedesi falliscono, un pari premierebbe i danesi con la qualificazione. Non è un caso che la Uefa abbia cambiato l’orario di inizio di Svezia-Olanda, affinché i due incontri si giochino in contemporanea.
SPAREGGI — Gli incontri di martedì definiranno anche quali nazionali (le altre otto seconde) andranno agli spareggi. L’unica certezza è che nel pallottoliere (sorteggio il 13 ottobre) ci sarà il Montenegro di Vucinic e Jovetic. Il resto è tutto da definire. Germania e Spagna avranno la responsabilità di condannare Scozia e Belgio, a favore di Repubblica Ceca e Turchia. La Croazia sarà seconda a meno di un clamoroso fallimento, calcistico, della Grecia, che le spalancherebbe la strada verso il primo posto. All’Irlanda del Trap basta non perdere in casa con l’Armenia. La Serbia di Krasic deve vincere il Slovenia, altrimenti a gioire sarà l’Estonia. Infine, da Francia-Bosnia e Danimarca-Portogallo (o, come detto, Svezia-Olanda) usciranno gli altri nomi che finiranno nell’urna e che si daranno battaglia a novembre (11-12 l’andata, 15 il ritorno).
Euro 2012, il cerchio si chiude. Martedì si gioca l’ultimo turno della fase ai gironi, da cui verranno fuori i nomi delle cinque nazionali che otterranno l’accesso diretto a Euro 2012. E che si aggiungeranno alle già qualificate Germania, Italia, Olanda, Inghilterra e Spagna, oltre a Polonia e Ucraina, paesi ospitanti.
Cristiano Ronaldo e il Portogallo in Danimarca.
MATCH BALL — Al gruppo delle prime possiamo già aggiungere la Russia. Se non l’abbiamo fatto prima è perché la matematica non lo consente, ma si tratta di una pura formalità. Alla squadra di Advocaat basta infatti un pari casalingo contro Andorra, che sin qui non ha raccolto nemmeno un punto, per ottenere la qualificazione diretta. Discorso simile per la Grecia che, dopo aver battuto e staccato di due lunghezze la Croazia, si giocherà il match ball in Georgia. Risultato non così scontato, ma anche in questo caso un pari premierebbe Karagounis e compagni con il primato.
FINALI — La situazione è un po’ più tesa negli ultimi due gruppi ancora senza verdetto (D e H), ovvero quelli di Francia e Portogallo. Ai transalpini potrebbe bastare un pari, ma in questo caso si tratta di tutt’altro che una formalità. Se la giocheranno allo Stade de France, contro la Bosnia di Dzeko e Pjanic, in una gara che per i balcanici vale il tutto per tutto: vincendo sarebbero primi, mentre una sconfitta non comprometterebbe il secondo posto. Insomma, non hanno niente da perdere. Proprio come la Danimarca, che a Copenaghen si gioca una finale contro il Portogallo. Vincendo, i danesi sarebbero primi. Con un pari potrebbero qualificarsi come miglior seconda, ma entrano in gioco altri risultati.
MIGLIOR SECONDA — Ricapitolando: si qualificano le nove migliori prime, oltre alle due nazionali che organizzano il torneo. E fin qui ci siamo. Poi, stacca il ticket per Polonia e Ucraina anche la miglior seconda (il calcolo viene fatto tra le prime cinque di ogni gruppo; nei gruppi da sei squadre non si contano gli incontri con l’ultima). E qui, ad avere il match ball è la Svezia di Ibra (che sarà assente per squalifica). Battendo l’Olanda sarebbe la miglior seconda. Alla finestra c’è la Danimarca: se gli svedesi falliscono, un pari premierebbe i danesi con la qualificazione. Non è un caso che la Uefa abbia cambiato l’orario di inizio di Svezia-Olanda, affinché i due incontri si giochino in contemporanea.
SPAREGGI — Gli incontri di martedì definiranno anche quali nazionali (le altre otto seconde) andranno agli spareggi. L’unica certezza è che nel pallottoliere (sorteggio il 13 ottobre) ci sarà il Montenegro di Vucinic e Jovetic. Il resto è tutto da definire. Germania e Spagna avranno la responsabilità di condannare Scozia e Belgio, a favore di Repubblica Ceca e Turchia. La Croazia sarà seconda a meno di un clamoroso fallimento, calcistico, della Grecia, che le spalancherebbe la strada verso il primo posto. All’Irlanda del Trap basta non perdere in casa con l’Armenia. La Serbia di Krasic deve vincere il Slovenia, altrimenti a gioire sarà l’Estonia. Infine, da Francia-Bosnia e Danimarca-Portogallo (o, come detto, Svezia-Olanda) usciranno gli altri nomi che finiranno nell’urna e che si daranno battaglia a novembre (11-12 l’andata, 15 il ritorno).