Cinque partite e ben quattro 0-0 nel pomeriggio della Serie A: si è segnato solamente a Novara, dove il nuovo Bologna di Pioli ha ottenuto il suo primo successo (0-2) in questo campionato. Juve e Udinese in vetta a 12 punti, ma non c'è fuga
Fra noia, sbadigli e un numero di reti ben inferiore al minimo sindacale, il pomeriggio domenicale della settima giornata di Serie A ha visto Juventus e Udinese incapaci di approfittare appieno delle sconfitte di Napoli e Inter negli anticipi: sia a Verona, dove i ragazzi di Conte erano ospiti del Chievo, che a Bergamo, dov'era impegnata l'Atalanta, sono scaturiti due 0-0, pareggi a reti bianche che permettono alle due squadre bianconere di procedere a braccetto in vetta alla classifica e portarsi a quota 12, senza tuttavia fuggire.
La Juventus ci ha provato, ha colpito anche un palo nella ripresa con un colpo di testa del sempiterno Del Piero, l'Udinese al contrario ha subito il gioco dell'Atalanta ma è stata capace di non soffrire più di tanto. Buon per il Milan, che ha avvicinato le prime dopo il 3-0 di sabato al Palermo.
Noia e sbadigli, si diceva. Questo perché, non bastassero gli 0-0 di Verona e Bergamo, aggiunti a quello di Cesena all'ora di pranzo, nel pomeriggio della A anche Cagliari-Siena e Genoa-Lecce sono terminate a reti bianche. Gli unici gol - uno per tempo - sono arrivati da Novara, dove le marcature di Gaston Ramirez e Robert Acquafresca hanno un clamoroso 0-2 a favore del Bologna bagnando così con la vittoria l'esordio sulla panchina rossoblù di Stefano Pioli, subentrato due settimane fa a Pierpaolo Bisoli. Per gli emiliani si è trattato della prima vittoria in questo torneo, mentre il Novara deve anche pensare all'infortunio di Ujkani, che ha perso quattro denti in uno scontro di gioco. Successo numero 1 anche per il presidente rossoblù Guaraldi che, insediatosi nel finale dello scorso campionato, ci ha messo sei mesi prima di capire il significato della locuzione "tre punti"..
Fra noia, sbadigli e un numero di reti ben inferiore al minimo sindacale, il pomeriggio domenicale della settima giornata di Serie A ha visto Juventus e Udinese incapaci di approfittare appieno delle sconfitte di Napoli e Inter negli anticipi: sia a Verona, dove i ragazzi di Conte erano ospiti del Chievo, che a Bergamo, dov'era impegnata l'Atalanta, sono scaturiti due 0-0, pareggi a reti bianche che permettono alle due squadre bianconere di procedere a braccetto in vetta alla classifica e portarsi a quota 12, senza tuttavia fuggire.
La Juventus ci ha provato, ha colpito anche un palo nella ripresa con un colpo di testa del sempiterno Del Piero, l'Udinese al contrario ha subito il gioco dell'Atalanta ma è stata capace di non soffrire più di tanto. Buon per il Milan, che ha avvicinato le prime dopo il 3-0 di sabato al Palermo.
Noia e sbadigli, si diceva. Questo perché, non bastassero gli 0-0 di Verona e Bergamo, aggiunti a quello di Cesena all'ora di pranzo, nel pomeriggio della A anche Cagliari-Siena e Genoa-Lecce sono terminate a reti bianche. Gli unici gol - uno per tempo - sono arrivati da Novara, dove le marcature di Gaston Ramirez e Robert Acquafresca hanno un clamoroso 0-2 a favore del Bologna bagnando così con la vittoria l'esordio sulla panchina rossoblù di Stefano Pioli, subentrato due settimane fa a Pierpaolo Bisoli. Per gli emiliani si è trattato della prima vittoria in questo torneo, mentre il Novara deve anche pensare all'infortunio di Ujkani, che ha perso quattro denti in uno scontro di gioco. Successo numero 1 anche per il presidente rossoblù Guaraldi che, insediatosi nel finale dello scorso campionato, ci ha messo sei mesi prima di capire il significato della locuzione "tre punti"..