La Nuova Zelanda batte i Wallabies 20-6. Gara senza storia, che proietta i padroni di casa alla finale di domenica prossima contro i Bleus. Le due nazionali si sfidarono per il titolo anche nel 1987.
Prova di forza per gli All Blacks, che 'vendicano' la sconfitta del 27 agosto scorso che è costata loro il Tri Nations e si guadagnano anche la possibilità di una nuova rivincita: quattro anni fa fu infatti proprio la Francia a interrompere nei quarti di finale il cammino mondiale dei neozelandesi.
Che i padroni di casa avessero qualcosa in più dei Wallabies si capisce sin dalle prime battute, con gli All Blacks che vanno in meta al 6' con Nonu e poi allungano sull'8-0 con un piazzato di Weepu. L'Australia accorcia con O'Connor ma un drop di Cruden ristabilisce il 8, vantaggio che resta immutato fino alla fine del primo tempo dopo il botta e risposta tra Cooper e Weepu (14-6).
Lo stesso mediano di mischia neozelandese, a inizio ripresa, aumenta il gap con un piazzato, i Wallabies sono in difficoltà, la difesa degli All Blacks non concede nulla e solo qualche errore di mira di troppo impedisce ai padroni di casa di chiudere la gara in netto anticipo. Con il passare dei minuti l'Australia comincia a non crederci più e il solito Weepu manda la palla in mezzo ai pali per il 20-6 che fa scattare la festa sugli spalti. La Nuova Zelanda, campione del mondo solo una volta nella sua storia nell'ormai lontano 1987, torna a giocarsi il titolo dopo la finale persa nel '95 contro il Sudafrica.
Prova di forza per gli All Blacks, che 'vendicano' la sconfitta del 27 agosto scorso che è costata loro il Tri Nations e si guadagnano anche la possibilità di una nuova rivincita: quattro anni fa fu infatti proprio la Francia a interrompere nei quarti di finale il cammino mondiale dei neozelandesi.
Che i padroni di casa avessero qualcosa in più dei Wallabies si capisce sin dalle prime battute, con gli All Blacks che vanno in meta al 6' con Nonu e poi allungano sull'8-0 con un piazzato di Weepu. L'Australia accorcia con O'Connor ma un drop di Cruden ristabilisce il 8, vantaggio che resta immutato fino alla fine del primo tempo dopo il botta e risposta tra Cooper e Weepu (14-6).
Lo stesso mediano di mischia neozelandese, a inizio ripresa, aumenta il gap con un piazzato, i Wallabies sono in difficoltà, la difesa degli All Blacks non concede nulla e solo qualche errore di mira di troppo impedisce ai padroni di casa di chiudere la gara in netto anticipo. Con il passare dei minuti l'Australia comincia a non crederci più e il solito Weepu manda la palla in mezzo ai pali per il 20-6 che fa scattare la festa sugli spalti. La Nuova Zelanda, campione del mondo solo una volta nella sua storia nell'ormai lontano 1987, torna a giocarsi il titolo dopo la finale persa nel '95 contro il Sudafrica.