Il presidente dell'Inter sulla sfida con i bianconeri: "Sarà una partita importante in termini di fiducia, che al momento manca ancora a entrambe. Alla squadra dirò di esprimere le proprie qualità: facendolo i giocatori hanno portato a casa parecchio"
Massimo Moratti, 67 anni, patron dell'Inter dal 1995.
Nessuna preoccupazione per la classifica, disponibilità a intervenire sul mercato e nuove strategie commerciali. Massimo Moratti ha parlato all'assemblea dei soci dell'Inter, dichiarazioni comparse sulla pagina Twitter ufficiale dei nerazzurri.
ALL'ASSEMBLEA — "Arbitri? Non facciamo le vittime, ma siamo realisti e sappiamo anche quando giochiamo male. Comunque non sono preoccupato. Ranieri, lo ringrazio, ha restituito serenità, anche se è qui da poco. Non mi sono mai tirato indietro, se ci sarà bisogno faremo qualcosa. Guardando l'Inter da tanto, sappiamo che i giovani hanno bisogno di tempo per esprimersi al massimo. Sia Benitez che Gasperini hanno avuto il supporto totale dei giocatori, voglio chiarirlo, mi spiace sentir dire il contrario - prosegue Moratti -. Ogni allenatore quando si presenta dichiara di saper giocare con vari moduli. Starei tutta la vita a San Siro, ma dal punto di vista commerciale l'Italia penalizza il calcio senza stadi di proprietà. L'Inter andrà di più a livello commerciale in Paesi nuovi, dove siamo conosciuti, lo faremo con simpatia".
VERSO LA JUVE — Finita l'assemblea, prima di andare ad Appiano a trovare la squadra, Moratti ha parlato anche con i giornalisti, puntando l'obiettivo sulla grande sfida di domani sera a San Siro con la Juventus. "Nel calcio di decisivo, fino all'ultimo momento, non ho mai visto niente, a meno che non sia la matematica a condannarti ad essere vincitore o a non esserlo. Credo sia una partita importante psicologicamente per tutte e due le squadre, in termini di fiducia, che vuol dire anche capire quanto Inter e Juventus siano carenti da questo punto di vista, per la nostra squadra in questo caso, oppure abbia tutte le possibilità per far bene quest'anno così come ha fatto la Juventus fino a questo momento. Alla squadra dirò di esprimere le proprie qualità. Lo sanno fare, l'hanno già fatto, hanno portato a casa parecchio esprimendo le proprio qualità. Siamo in mano a una persona saggia, per bene, quindi io credo che questo possa succedere. Poi, dopo, ogni partita ha la sua storia, ma io credo che i giocatori sappiano già che questa, come sempre, è una partita molto importante. Le polemiche sullo Scudetto 2006? Non credo che i giocatori pensino a questo, e spero che nessuno ne risenta perché si creerebbe un clima antipatico durante la partita. La Juventus ha lavorato per sei anni, bene, per poi arrivare ad avere una squadra che funziona. Noi negli scorsi anni abbiamo vinto tutto e adesso abbiamo la squadra che è leggermente più stanca. Non è all'inizio del campionato che si vede come possa andare a finire. Penso che la Juventus quest'anno abbia una buona squadra e che possa far bene in campionato. Ha poi un buon allenatore, con tanta vivacità e che quindi può portare a dei buoni risultati".
AUMENTO DI CAPITALE — L'assemblea si è chiusa sancendo un aumento di capitale da 40 milioni di euro e approvando il bilancio al 30 giugno 2011. I ricavi sono stati di 270 milioni di euro, con 51 milioni di plusvalenze. I costi sono stati ridotti di 50 milioni di euro, ma ci sono stati 86 milioni di perdite già interamente coperte dalla società.
Massimo Moratti, 67 anni, patron dell'Inter dal 1995.
Nessuna preoccupazione per la classifica, disponibilità a intervenire sul mercato e nuove strategie commerciali. Massimo Moratti ha parlato all'assemblea dei soci dell'Inter, dichiarazioni comparse sulla pagina Twitter ufficiale dei nerazzurri.
ALL'ASSEMBLEA — "Arbitri? Non facciamo le vittime, ma siamo realisti e sappiamo anche quando giochiamo male. Comunque non sono preoccupato. Ranieri, lo ringrazio, ha restituito serenità, anche se è qui da poco. Non mi sono mai tirato indietro, se ci sarà bisogno faremo qualcosa. Guardando l'Inter da tanto, sappiamo che i giovani hanno bisogno di tempo per esprimersi al massimo. Sia Benitez che Gasperini hanno avuto il supporto totale dei giocatori, voglio chiarirlo, mi spiace sentir dire il contrario - prosegue Moratti -. Ogni allenatore quando si presenta dichiara di saper giocare con vari moduli. Starei tutta la vita a San Siro, ma dal punto di vista commerciale l'Italia penalizza il calcio senza stadi di proprietà. L'Inter andrà di più a livello commerciale in Paesi nuovi, dove siamo conosciuti, lo faremo con simpatia".
VERSO LA JUVE — Finita l'assemblea, prima di andare ad Appiano a trovare la squadra, Moratti ha parlato anche con i giornalisti, puntando l'obiettivo sulla grande sfida di domani sera a San Siro con la Juventus. "Nel calcio di decisivo, fino all'ultimo momento, non ho mai visto niente, a meno che non sia la matematica a condannarti ad essere vincitore o a non esserlo. Credo sia una partita importante psicologicamente per tutte e due le squadre, in termini di fiducia, che vuol dire anche capire quanto Inter e Juventus siano carenti da questo punto di vista, per la nostra squadra in questo caso, oppure abbia tutte le possibilità per far bene quest'anno così come ha fatto la Juventus fino a questo momento. Alla squadra dirò di esprimere le proprie qualità. Lo sanno fare, l'hanno già fatto, hanno portato a casa parecchio esprimendo le proprio qualità. Siamo in mano a una persona saggia, per bene, quindi io credo che questo possa succedere. Poi, dopo, ogni partita ha la sua storia, ma io credo che i giocatori sappiano già che questa, come sempre, è una partita molto importante. Le polemiche sullo Scudetto 2006? Non credo che i giocatori pensino a questo, e spero che nessuno ne risenta perché si creerebbe un clima antipatico durante la partita. La Juventus ha lavorato per sei anni, bene, per poi arrivare ad avere una squadra che funziona. Noi negli scorsi anni abbiamo vinto tutto e adesso abbiamo la squadra che è leggermente più stanca. Non è all'inizio del campionato che si vede come possa andare a finire. Penso che la Juventus quest'anno abbia una buona squadra e che possa far bene in campionato. Ha poi un buon allenatore, con tanta vivacità e che quindi può portare a dei buoni risultati".
AUMENTO DI CAPITALE — L'assemblea si è chiusa sancendo un aumento di capitale da 40 milioni di euro e approvando il bilancio al 30 giugno 2011. I ricavi sono stati di 270 milioni di euro, con 51 milioni di plusvalenze. I costi sono stati ridotti di 50 milioni di euro, ma ci sono stati 86 milioni di perdite già interamente coperte dalla società.