I rossoneri passano 3-2 all'Olimpico contro la Roma e si portano in testa alla classifica: doppietta di Ibrahimovic e gol di Nesta. Bojan spaventa nel finale la squadra di Allegri (espulso come Boateng). Al Massimino, Montella batte Mazzarri 2-1
Da Catania a Milano passando per Roma, punti pesanti per la lotta scudetto spalmati lungo 1.352 chilometri. In attesa della super sfida delle 20.45 tra Inter e Juventus, il viaggio negli anticipi della 10.a giornata di Serie A, tutti importanti per le prime posizioni, è iniziato con le vittorie di Catania e Milan, rispettivamente contro Napoli e Roma. Quella dei rossoneri vale il primato in classifica in attesa delle altre gare.
ROMA-MILAN 2-3Ibrahimovic (M), Burdisso (R), Nesta (M), 42' st Bojan
LE PAGELLE
Quarta vittoria consecutiva per il Milan, che passa all'Olimpico contro la Roma in quella che il tecnico Massimiliano Allegri alla vigilia aveva definito una sfida scudetto. Prima del fischio d'inizio, gli occhi erano puntati sulle panchine, dove è arrivata l'attesa stretta di mano tra Mauro Tassotti, assistente del tecnico rossonero, e l'allenatore giallorosso Luis Enrique . E' stato Tassotti a fare il primo passo verso lo spagnolo al quale, quando i due erano giocatori, provocò la frattura del setto nasale con una gomitata nel corso del quarto di finale tra Italia e Spagna al Mondiale '94.
Partita importante in chiave scudetto, si diceva, roba da duri. E quando il gioco si fa duro, quando cioè il calendario mette in palio punti pesanti per la vittoria finale, ecco che spunta Ibrahimovic. È dello svedese la rete che permette ai campioni d’Italia in carica di sbloccare il risultato. Vantaggio a onor del vero piuttosto casuale, poiché il Milan per oltre venti minuti si limita ad attendere l'avversario, una Roma che si affaccia dalle parti di Abbiati con insistenza. Non basta però l’impegno del solo Borini (sostituito per infortunio al 38' da Bojan) all'attacco giallorosso, troppo timido nel complesso. Non stupisce allora che il pareggio della squadra di Luis Enrique si stato realizzato da Burdisso, un difensore. Il pari dura poco. Nesta, milanista da nove stagioni ma che da ex laziale un sottile piacere di segnare alla Roma verosimilmente lo prova ancora, riporta avanti i rossoneri con il terzo colpo di testa vincente del match. Nesta non segnava da un anno e mezzo.
CATANIA-NAPOLI 2-1
29'' pt Cavani (N), 25' pt Marchese (C), 3' st Berghiessio
LE PAGELLE
Non basta il vantaggio arrivato dopo soli 29 secondi al Napoli, che esce sconfitto e in parte ridimensionato dal confronto con il Catania. E' Cavani a realizzare la rete più veloce della stagione: l'uruguaiano resta però lontano dal podio dei gol-lampo in Serie A. Il primato assoluto è di Paolo Poggi (Piacenza), che il 2 dicembre 2001 segnò a Firenze dopo 8 secondi e 9 decimi. Un gol a freddo quello al quale hanno assistito gli spettatori del Massimino e che paradossalmente blocca il Napoli e sblocca la squadra di Montella. I rossazzurri impiegano un po' per assorbire il colpo, ma riescono a scardinara la difesa ospite e cambiare volto all'incontro. Gomez il trascinatore dei rossazzurri, Marchese l'autore del pareggio (primo gol in campionato) e Santana quello che condanna il Napoli a un secondo tempo tutto in salita. Mazzarri dà fiducia al centrocampista ex Fiorentina, titolare al posto Dzemaili, che però lo ripaga facendosi espellere (doppio giallo) poco prima del break.
Il Catania sfrutta la superiorità numerica e raddoppia con Berghessio con un altro gol-lampo, al 3' del secondo tempo. In pratica la partita finisce qui. Il Napoli si butta in avanti ma lo fa senza una logica di gico. Ci provano con la grinta Maggio e Hamsik, ma quello che manca a tutta la formazione campana sono la lucidità e il fiato. Il Catania continua a sorprendere e in classifica agguanta proprio l'avversario di giornata (14 punti).
Da Catania a Milano passando per Roma, punti pesanti per la lotta scudetto spalmati lungo 1.352 chilometri. In attesa della super sfida delle 20.45 tra Inter e Juventus, il viaggio negli anticipi della 10.a giornata di Serie A, tutti importanti per le prime posizioni, è iniziato con le vittorie di Catania e Milan, rispettivamente contro Napoli e Roma. Quella dei rossoneri vale il primato in classifica in attesa delle altre gare.
ROMA-MILAN 2-3Ibrahimovic (M), Burdisso (R), Nesta (M), 42' st Bojan
LE PAGELLE
Quarta vittoria consecutiva per il Milan, che passa all'Olimpico contro la Roma in quella che il tecnico Massimiliano Allegri alla vigilia aveva definito una sfida scudetto. Prima del fischio d'inizio, gli occhi erano puntati sulle panchine, dove è arrivata l'attesa stretta di mano tra Mauro Tassotti, assistente del tecnico rossonero, e l'allenatore giallorosso Luis Enrique . E' stato Tassotti a fare il primo passo verso lo spagnolo al quale, quando i due erano giocatori, provocò la frattura del setto nasale con una gomitata nel corso del quarto di finale tra Italia e Spagna al Mondiale '94.
Partita importante in chiave scudetto, si diceva, roba da duri. E quando il gioco si fa duro, quando cioè il calendario mette in palio punti pesanti per la vittoria finale, ecco che spunta Ibrahimovic. È dello svedese la rete che permette ai campioni d’Italia in carica di sbloccare il risultato. Vantaggio a onor del vero piuttosto casuale, poiché il Milan per oltre venti minuti si limita ad attendere l'avversario, una Roma che si affaccia dalle parti di Abbiati con insistenza. Non basta però l’impegno del solo Borini (sostituito per infortunio al 38' da Bojan) all'attacco giallorosso, troppo timido nel complesso. Non stupisce allora che il pareggio della squadra di Luis Enrique si stato realizzato da Burdisso, un difensore. Il pari dura poco. Nesta, milanista da nove stagioni ma che da ex laziale un sottile piacere di segnare alla Roma verosimilmente lo prova ancora, riporta avanti i rossoneri con il terzo colpo di testa vincente del match. Nesta non segnava da un anno e mezzo.
CATANIA-NAPOLI 2-1
29'' pt Cavani (N), 25' pt Marchese (C), 3' st Berghiessio
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Non basta il vantaggio arrivato dopo soli 29 secondi al Napoli, che esce sconfitto e in parte ridimensionato dal confronto con il Catania. E' Cavani a realizzare la rete più veloce della stagione: l'uruguaiano resta però lontano dal podio dei gol-lampo in Serie A. Il primato assoluto è di Paolo Poggi (Piacenza), che il 2 dicembre 2001 segnò a Firenze dopo 8 secondi e 9 decimi. Un gol a freddo quello al quale hanno assistito gli spettatori del Massimino e che paradossalmente blocca il Napoli e sblocca la squadra di Montella. I rossazzurri impiegano un po' per assorbire il colpo, ma riescono a scardinara la difesa ospite e cambiare volto all'incontro. Gomez il trascinatore dei rossazzurri, Marchese l'autore del pareggio (primo gol in campionato) e Santana quello che condanna il Napoli a un secondo tempo tutto in salita. Mazzarri dà fiducia al centrocampista ex Fiorentina, titolare al posto Dzemaili, che però lo ripaga facendosi espellere (doppio giallo) poco prima del break.
Il Catania sfrutta la superiorità numerica e raddoppia con Berghessio con un altro gol-lampo, al 3' del secondo tempo. In pratica la partita finisce qui. Il Napoli si butta in avanti ma lo fa senza una logica di gico. Ci provano con la grinta Maggio e Hamsik, ma quello che manca a tutta la formazione campana sono la lucidità e il fiato. Il Catania continua a sorprendere e in classifica agguanta proprio l'avversario di giornata (14 punti).