Nell'11.a giornata del campionato di A i rossoneri liquidano il Catania con un netto 4-0. I bianconeri friulani vincono in casa col Siena 2-1 e salgono al primo posto con la Lazio che batte il Parma. Fiorentina ko: Mihajlovic a rischio
Il regalo che non era riuscito a Minsk è arrivato a San Siro. La festa sarebbe potuta essere completa se solo Udinese e Lazio non ci avessero messo lo zampino. Il Milan non è primo in classifica ma ha superato la Juventus, anche se i bianconeri dovranno recuperare il match di Napoli, rinviato per maltempo, ma lo faranno da inseguitori. Un 4-0 tutto da dedicare ad Antonio Cassano, rientrato a casa dopo gli ultimi controlli in ospedale ed ora atteso al lungo periodo di recupero. Il Catania è stato un avversario morbido, fin troppo, quasi discreto, come se non volesse rovinare la giornata pro FantAntonio in un turno di A dedicato, in tutti i campi, alla solidarietà per Genova e il dramma dell'alluvione.
I rossoneri di Allegri hanno dimostrato classe davanti e equilibrio in difesa. Ibra continua ad essere affamato di gol e Robinho ha ripreso ad inquadrare la porta proprio con quell'azione tipica di Cassano: interno destro sul secondo palo da posizione defilatissima. Una sorta di personale omaggio al talento di Bari Vecchia.
Per non correre rischi inutili è stato rinviato il big match del San Paolo, ma con la pioggia battente si è giocato su molti campi. L'acqua non ha fermato una straordinaria Udinese che continua a dare al campionato le sfumature cromatiche che ha avuto nelle ultime settimane, vale a dire il bianco e il nero. Basta e Di Natale hanno annichilito il pur degno Siena di Sannino che ha provato, riuscendoci solo nel finale, a spaventare la corazzata di Guidolin.
E la Lazio continua a stupire nonostante il numero di infortunati e le fatiche di Europa League. Non Klose, nemmeno Cissè, questa volta ci ha pensato Sculli ad alimentare il sogno, sempre celato, del primato in classifica. Tra i bomber non previsti alla vigilia di questo campionato Denis continua a trascinare l'Atalanta ancora vincente in casa sul Cagliari e ora in posizioni più tranquille di classifica. Non sembra aver sortito effetti la cura Arrigoni a Cesena. Il Lecce, infatti, ha espugnato il Manuzzi raccimolando tre punti fondamentali in chiave salvezza.
E dopo Giampaolo, esonerato la scorsa settimana, la panchina a rischio è quella di Mihajlovic. Le tensioni con i tifosi e i risultati che continuano a mancare dopo il ko di Verona contro il Chievo, potrebbero portare la società a una scelta dolorosa. I viola sono a un bivio: continuare con il serbo o invertire la rotta? Rossi e Ballardini restano in attesa.