Il club bianconero ha agito per la tutela risarcitoria verso la Federazione e per la revoca dei titoli anche contro l'Inter, "in relazione ai provvedimenti adottati nell'estate 2006 e 2011", per "far accertare la mancanza di parità di trattamento e ottenere il risarcimento"
Andrea Agnelli, 35 anni, presidente della Juventus.
La Juve ha presentato stamane al Tar del Lazio la richiesta risarcitoria per i comportamenti della Figc sulle vicende di Calciopoli dal 2006 al 2011. "La Juventus Football Club S.p.A. ha depositato in data odierna presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ricorso ai sensi dell'art. 30 del codice del processo amministrativo contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e nei confronti della F.C. Internazionale s.p.a. chiedendo la condanna al risarcimento del danno ingiusto subito dall'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla FIGC nell'estate del 2006 e del 2011", si legge sul sito del club bianconero.
MANCANZA DI PARITÀ DI TRATTAMENTO — "Con tale atto Juventus intende far accertare la mancanza di parità di trattamento e le illecite condotte che l'hanno generata, ottenendo il risarcimento agli ingenti danni che sono prudenzialmente stimati in diverse centinaia di milioni di euro per minori introiti, svalutazione del marchio, perdita di chances e di opportunità, costi e spese", prosegue la nota della società. "Il ricorso dà seguito alla pronuncia del Presidente Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport (TNAS) del 9 settembre 2011 che ha rimesso la Società innanzi al TAR limitatamente ai danni e rientra nella più ampia strategia di tutela della Juventus in ogni sede, già preannunciata nella conferenza stampa del 10 agosto 2011", conclude la Juventus.
Andrea Agnelli, 35 anni, presidente della Juventus.
La Juve ha presentato stamane al Tar del Lazio la richiesta risarcitoria per i comportamenti della Figc sulle vicende di Calciopoli dal 2006 al 2011. "La Juventus Football Club S.p.A. ha depositato in data odierna presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ricorso ai sensi dell'art. 30 del codice del processo amministrativo contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e nei confronti della F.C. Internazionale s.p.a. chiedendo la condanna al risarcimento del danno ingiusto subito dall'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla FIGC nell'estate del 2006 e del 2011", si legge sul sito del club bianconero.
MANCANZA DI PARITÀ DI TRATTAMENTO — "Con tale atto Juventus intende far accertare la mancanza di parità di trattamento e le illecite condotte che l'hanno generata, ottenendo il risarcimento agli ingenti danni che sono prudenzialmente stimati in diverse centinaia di milioni di euro per minori introiti, svalutazione del marchio, perdita di chances e di opportunità, costi e spese", prosegue la nota della società. "Il ricorso dà seguito alla pronuncia del Presidente Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport (TNAS) del 9 settembre 2011 che ha rimesso la Società innanzi al TAR limitatamente ai danni e rientra nella più ampia strategia di tutela della Juventus in ogni sede, già preannunciata nella conferenza stampa del 10 agosto 2011", conclude la Juventus.