"INVECE DI AIUTARLA,LA FILMAVA MENTRE MORIVA".
Torino, indagato fidanzato della vittima.
08:54 - Sembrava fosse vittima di una notte di eccessi: prima l'abuso di alcol, poi la caduta, fatale, contro il comodino. Ora, però, la morte della peruviana Velveth Mayer Garcia si tinge di giallo. I magistrati della procura di Torino hanno iscritto nel registro degli indagati il fidanzato della donna, il cantante Giovanni Guelfi. Secondo l'accusa, l'uomo non avrebbe soccorso la compagna e avrebbe filmato con il cellulare gli attimi drammatici di quella notte.
I fatti risalgono al 7 settembre. I due si conoscevano da meno di dieci giorni, ma, come era già successo diverse volte, scrive il Corriere della Sera, la 41enne di Lima si era fermata a dormire a casa di Guelfi. "Volevo fare le cose sul serio, le avevo già regalato un anello di fidanzamento", racconta l'uomo. Quella notte, però, lei superò il limite, assumendo, scrive l'accusa, "bevande alcoliche in rilevante quantità, al di là della sua possibile soglia di resistenza".
Quanto è successo dopo, è ancora da chiarire. La donna sarebbe caduta dal letto, sbattendo contro un comodino. "A seguito di indagini svolte", scrive la procura, è emerso che Guelfi sia "persona che abitualmente effettua riprese con il telefono cellulare di ogni sua attività". "E' altamente probabile - continua l'accusa - che quella notte siano state effettuate riprese dei fatti". Un video, quindi, mentre la donna moriva. "Non esiste nessun filmato, possono cercare quanto voglio", si difende il cantante, prima di ribadire di essersi accorto del decesso solo la mattina dopo. "Mi svegliai e lei era rigida, aveva sangue sulla faccia. Se avessi capito che stava male l'avrei soccorsa subito".
Torino, indagato fidanzato della vittima.
I fatti risalgono al 7 settembre. I due si conoscevano da meno di dieci giorni, ma, come era già successo diverse volte, scrive il Corriere della Sera, la 41enne di Lima si era fermata a dormire a casa di Guelfi. "Volevo fare le cose sul serio, le avevo già regalato un anello di fidanzamento", racconta l'uomo. Quella notte, però, lei superò il limite, assumendo, scrive l'accusa, "bevande alcoliche in rilevante quantità, al di là della sua possibile soglia di resistenza".
Quanto è successo dopo, è ancora da chiarire. La donna sarebbe caduta dal letto, sbattendo contro un comodino. "A seguito di indagini svolte", scrive la procura, è emerso che Guelfi sia "persona che abitualmente effettua riprese con il telefono cellulare di ogni sua attività". "E' altamente probabile - continua l'accusa - che quella notte siano state effettuate riprese dei fatti". Un video, quindi, mentre la donna moriva. "Non esiste nessun filmato, possono cercare quanto voglio", si difende il cantante, prima di ribadire di essersi accorto del decesso solo la mattina dopo. "Mi svegliai e lei era rigida, aveva sangue sulla faccia. Se avessi capito che stava male l'avrei soccorsa subito".