Nel posticipo domenicale della 15esima giornata di Serie A Rubino e compagni vanno vicinissimi a battere gli uomini di Mazzarri che trovano la rete del pari solo a 6' dalla fine con Dzemaili. Di Radovanovic la rete del momentaneo vantaggio dei piemontesi
La trasferta di Novara doveva essere per il Napoli la partita della continuità in campionato dopo l’euforia per la storica qualificazione agli ottavi di Champions. Lavezzi e compagni però non avevano fatto i conti con l’intelaiatura tattica preparata da Tesser e al Piola non vanno oltre l'1-1. L’esperimento dei quattro “tenori” o “titolarissimi”, che dir si voglia - Cavani, Lavezzi, Hamsik e Pandev -, in campo contemporaneamente dal 1’ non ha portato i frutti sperati da Mazzarri e il posticipo domenicale della 15esima giornata di Serie A si trasforma per il Napoli in un autentico buco nell’acqua. Gli azzurri sembrano svogliati, manca il classico gioco sulle fasce che li ha resi grandi. Merito anche di un Novara attento e sparagnino, che parte con il freno a meno tirato, salvo poi guadagnare campo con il passare dei minuti. Il gol di Radovanovic che porta in vantaggio i piemontesi al 69’, grazie anche a una barriera del Napoli decisamente poco attenta, è lo specchio di una partita tutt’altro che scritta come si poteva, magari, erroneamente ipotizzare alla vigilia.
Gli eroi di Villarreal fanno fatica a ritrovarsi. Servirebbe un altro colpo di teatro di Mazzarri in stile Madrigall. Il tecnico toscano butta dentro Mascara e Zuniga per uno spento Cavani e Aronica. Il Napoli sembra giovarne, sale di ritmo, Lavezzi prova a prenderlo per mano ma il Novara non cede anche perchè sotto porta gli azzurri mancano di lucidità. Il fortino a difesa di Ujkani sembra solido e combattivo, Rubino in avanti si dà da fare per quattro. Ma quando tutto sembra volgere al peggio per il Napoli, al meglio per il Novara, ecco arrivare un arciere inatteso che lascia partire una saetta che non dà scampo al guardiano della porta piemontese. E’ Blerim Dzemaili. Il centrocampista svizzero, dopo la rete al Lecce, trova il secondo gol consecutivo in campionato con la maglia del Napoli all’84’.
Il match torna vivo e aperto. Gli azzurri vogliono altri tre punti come invocato dal patron De Laurentiis, la palla buona sembra finire sui piedi di Maggio, ma non è la sua giornata, o meglio non è quella del Napoli. Finisce 1-1. Il Novara festeggia un punto importante e prestigioso che dà morale e consente a Tesser e ai suoi di vedere il bicchiere mezzo pieno. Il Napoli invece vede il bicchiere mezzo vuoto. Non guadagna punti sul Milan e perde ancora da Udinese e Lazio. In caso di vittoria poi della Juve nel posticipo con la Roma la vetta disterebbe 11 punti. Un'enormità, anche se solo dopo 15 giornate.
La trasferta di Novara doveva essere per il Napoli la partita della continuità in campionato dopo l’euforia per la storica qualificazione agli ottavi di Champions. Lavezzi e compagni però non avevano fatto i conti con l’intelaiatura tattica preparata da Tesser e al Piola non vanno oltre l'1-1. L’esperimento dei quattro “tenori” o “titolarissimi”, che dir si voglia - Cavani, Lavezzi, Hamsik e Pandev -, in campo contemporaneamente dal 1’ non ha portato i frutti sperati da Mazzarri e il posticipo domenicale della 15esima giornata di Serie A si trasforma per il Napoli in un autentico buco nell’acqua. Gli azzurri sembrano svogliati, manca il classico gioco sulle fasce che li ha resi grandi. Merito anche di un Novara attento e sparagnino, che parte con il freno a meno tirato, salvo poi guadagnare campo con il passare dei minuti. Il gol di Radovanovic che porta in vantaggio i piemontesi al 69’, grazie anche a una barriera del Napoli decisamente poco attenta, è lo specchio di una partita tutt’altro che scritta come si poteva, magari, erroneamente ipotizzare alla vigilia.
Gli eroi di Villarreal fanno fatica a ritrovarsi. Servirebbe un altro colpo di teatro di Mazzarri in stile Madrigall. Il tecnico toscano butta dentro Mascara e Zuniga per uno spento Cavani e Aronica. Il Napoli sembra giovarne, sale di ritmo, Lavezzi prova a prenderlo per mano ma il Novara non cede anche perchè sotto porta gli azzurri mancano di lucidità. Il fortino a difesa di Ujkani sembra solido e combattivo, Rubino in avanti si dà da fare per quattro. Ma quando tutto sembra volgere al peggio per il Napoli, al meglio per il Novara, ecco arrivare un arciere inatteso che lascia partire una saetta che non dà scampo al guardiano della porta piemontese. E’ Blerim Dzemaili. Il centrocampista svizzero, dopo la rete al Lecce, trova il secondo gol consecutivo in campionato con la maglia del Napoli all’84’.
Il match torna vivo e aperto. Gli azzurri vogliono altri tre punti come invocato dal patron De Laurentiis, la palla buona sembra finire sui piedi di Maggio, ma non è la sua giornata, o meglio non è quella del Napoli. Finisce 1-1. Il Novara festeggia un punto importante e prestigioso che dà morale e consente a Tesser e ai suoi di vedere il bicchiere mezzo pieno. Il Napoli invece vede il bicchiere mezzo vuoto. Non guadagna punti sul Milan e perde ancora da Udinese e Lazio. In caso di vittoria poi della Juve nel posticipo con la Roma la vetta disterebbe 11 punti. Un'enormità, anche se solo dopo 15 giornate.