Expo 2015: a che punto siamo?
Como - La precedente edizione di Shangai è stata un successo, con i suoi 73 milioni di visitatori. Della prossima edizione dell’esposizione universale però, in Italia se ne parla da parecchio, proprio perché si terrà a Milano, fra quattro anni, nel 2015.
“L’esposizione universale sarà l’evento di maggiore rilievo ospitato dall’Italia negli ultimi decenni”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, salutando con queste parole l’apertura dell’International Participants Meeting, il primo incontro ufficiale fra i partecipanti dell’Expo 2015 (che si è tenuto a fine ottobre a Cernobbio, in provincia di Como).
Potrebbe essere un’occasione importante di rilancio economico: “Se si considera la grande attrattività dell’area di Milano – ha sottolineato Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa –, rappresenta un’opportunità irripetibile per fare dell’Italia e dell’Europa un market place di quasi 500 milioni di consumatori”.
“Ribadirò a Monti, come Commissario straordinario e insieme al Commissario generale, la necessità dello sblocco, pur in tempi di crisi, dei finanziamenti necessari al pieno successo di Expo 2015”. Lo aveva ha detto il sindaco e Commissario straordinario di Expo Giuliano Pisapia, intervenendo all’Assemblea generale del Bie a Parigi, a novembre, subito dopo l’incarico a presidente del Consiglio di Mario Monti.
C’è infatti un problema di finanze (soldi che non arrivano), e di lavori (su alcuni si è in ritardo, altri sono stati già ridimensionati).
Che cos’è Expo
L’Expo è un’Esposizione Universale di natura non commerciale (non è una fiera), organizzata ogni cinque anni da un Paese diverso, che risulta vincitore dopo una gara.
La prima edizione si tenne a Londra nel 1851, ma è passata alla storia quella di Parigi del 1889: la Torre Eiffel, appena costruita, era il punto di entrata della manifestazione.
Ogni Expo è dedicata a un tema di interesse universale ed è l’occasione per esporre le maggiori novità tecnologiche del momento.
Il BIE (Bureau International des Expositions) è l’organismo internazionale (composto da 157 Stati) che regola lo svolgimento delle esposizioni.
Milano si è candidata ad organizzare l’edizione del 2015 (dal titolo appunto “Feeding the Planet, Energy for Life”, tradotto: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”) nel 2006. La rivale era la città turca di Smirne, ma Milano la spuntò (nel 2008) con 21 voti di scarto.
Chi sta portando avanti l’edizione italiana
La gestione dell’evento è stata affidata alla Expo 2015 Spa, società partecipata dal Comune di Milano, dalla Provincia, dalla Regione Lombardia, dal Mistero dell’Economia e dalla Camera di Commercio di Milano. Poi c’è la Commissione di Coordinamento, che definisce le linee guida strategiche e politiche dell’Esposizione.
L’area
Una grande incognita: il progetto che fece vincere Milano prevedeva la costruzione di orti, serre, campi coltivati, ma venne bocciato a giugno da Vicente Loscertales, segretario del BIE, che dichiarò: “Non possiamo pensare che 150mila visitatori vengano ogni giorno a Milano per vedere come si coltivano le melanzane del Togo, con una serie infinita di orti”.
Niente orti dunque: probabilmente padiglioni e strutture più classiche.
Inoltre a Cernobbio a ottobre Loscertales ha rinnovato al Governo italiano la necessità di eliminare il vincolo alle spese di gestione di Expo 2015 Spa. Infatti, la società organizzatrice può destinare all’attività ordinaria solo il 4% del budget complessivo previsto, cioè poco più di 80 milioni di euro, ma visto che finora soldi ne sono stati spesi parecchi, la società ha autonomia solo fino al 2012: per questo l’invito del Bie a modificare la norma.
Metropolitane
I cantieri della linea M5 sono stati aperti nei mesi scorsi. La data fissata come termine ultime è quella del 30 aprile 2015, ma secondo il Comune diversi tratti saranno disponibili prima.
Sulla linea M4, che collegherà l’aeroporto di Linate alla zona ovest di Milano, invece, i lavori sono bloccati da un ricorso al Tar di alcune imprese che non hanno vinto la gara d’appalto. Possibile che alla fine si punti alla realizzazione di un tratto soltanto, per collegare l’aeroporto a San Babila, o addirittura soltanto al quartiere Forlanini.
Il primo test ci sarà comunque a maggio dell’anno prossimo, quando, in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie con il Papa all’aeroporto di Bresso, si potrà usare un unico tratto della metropolitana, senza fermate.
Date e Scadenze e Infrastrutture
Il 28 ottobre sono partiti i lavori vicino al carcere di Bollate, inaugurati con il caschetto di sicurezza in testa dal commissario generale per Expo, Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia. In cosa consistono? Opere di viabilità a raso, sistemazione delle aree di parcheggio, impianti di distribuzione dell’acqua potabile, deviazione di corso d’acqua e opere di paesaggistica e di verde. “Queste opere dureranno tutto il 2012”, ha spiegato Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015 Spa.
Poi ci sono tutta una serie di infrastrutture connesse da realizzare. Si spera vengano completate in tempo: Pedemontana, Brebemi, Tangenziale Est esterna di Milano, le linee ferroviarie. Approssimando, si può dire che tutte le infrastrutture scontano circa un anno di ritardo rispetto alle previsioni iniziali.
I cantieri per la Tangenziale Est, ad esempio, non sono ancora partiti, ma la fine sulla carta è ancora promessa in tempo: marzo 2015. La consegna dei lavori sulla provinciale Rho-Monza è invece programmata per aprile 2015. I lavori per il ponte da Molino Dorino all’Autostrada dei Laghi partiranno con nove mesi di ritardo. L’avvio del collegamento tra la Strada statale 11 e la Varesina, previsto fino a poco fa per il prossimo giugno, è slittato a novembre (consegna: febbraio 2015). Iniziati i lavori sulla Pedemontana, sulle Tangeziali di Como e Varese, ma un ricorso al Tar blocca quelli sui tratti successivi.
Poi ci sono i parcheggi: migliaia di posti fra Rho ed Arese, collegati con apposite navette. I lavori dovrebbero iniziare ad aprile 2012, ma ancora sembra che la localizzazione non sia ancora stata definita.
Treni: “da definire” il collegamento diretto tra i terminal 1 e 2 di Malpensa. L’aeroporto dovrebbe però essere collegato anche con la Fiera in maniera diretta: ma è tutto in forse.
Riassumendo: ancora c’è moltissimo da fare.
“L’esposizione universale sarà l’evento di maggiore rilievo ospitato dall’Italia negli ultimi decenni”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, salutando con queste parole l’apertura dell’International Participants Meeting, il primo incontro ufficiale fra i partecipanti dell’Expo 2015 (che si è tenuto a fine ottobre a Cernobbio, in provincia di Como).
Potrebbe essere un’occasione importante di rilancio economico: “Se si considera la grande attrattività dell’area di Milano – ha sottolineato Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa –, rappresenta un’opportunità irripetibile per fare dell’Italia e dell’Europa un market place di quasi 500 milioni di consumatori”.
“Ribadirò a Monti, come Commissario straordinario e insieme al Commissario generale, la necessità dello sblocco, pur in tempi di crisi, dei finanziamenti necessari al pieno successo di Expo 2015”. Lo aveva ha detto il sindaco e Commissario straordinario di Expo Giuliano Pisapia, intervenendo all’Assemblea generale del Bie a Parigi, a novembre, subito dopo l’incarico a presidente del Consiglio di Mario Monti.
C’è infatti un problema di finanze (soldi che non arrivano), e di lavori (su alcuni si è in ritardo, altri sono stati già ridimensionati).
Che cos’è Expo
L’Expo è un’Esposizione Universale di natura non commerciale (non è una fiera), organizzata ogni cinque anni da un Paese diverso, che risulta vincitore dopo una gara.
La prima edizione si tenne a Londra nel 1851, ma è passata alla storia quella di Parigi del 1889: la Torre Eiffel, appena costruita, era il punto di entrata della manifestazione.
Ogni Expo è dedicata a un tema di interesse universale ed è l’occasione per esporre le maggiori novità tecnologiche del momento.
Il BIE (Bureau International des Expositions) è l’organismo internazionale (composto da 157 Stati) che regola lo svolgimento delle esposizioni.
Milano si è candidata ad organizzare l’edizione del 2015 (dal titolo appunto “Feeding the Planet, Energy for Life”, tradotto: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”) nel 2006. La rivale era la città turca di Smirne, ma Milano la spuntò (nel 2008) con 21 voti di scarto.
Chi sta portando avanti l’edizione italiana
La gestione dell’evento è stata affidata alla Expo 2015 Spa, società partecipata dal Comune di Milano, dalla Provincia, dalla Regione Lombardia, dal Mistero dell’Economia e dalla Camera di Commercio di Milano. Poi c’è la Commissione di Coordinamento, che definisce le linee guida strategiche e politiche dell’Esposizione.
L’area
Una grande incognita: il progetto che fece vincere Milano prevedeva la costruzione di orti, serre, campi coltivati, ma venne bocciato a giugno da Vicente Loscertales, segretario del BIE, che dichiarò: “Non possiamo pensare che 150mila visitatori vengano ogni giorno a Milano per vedere come si coltivano le melanzane del Togo, con una serie infinita di orti”.
Niente orti dunque: probabilmente padiglioni e strutture più classiche.
Inoltre a Cernobbio a ottobre Loscertales ha rinnovato al Governo italiano la necessità di eliminare il vincolo alle spese di gestione di Expo 2015 Spa. Infatti, la società organizzatrice può destinare all’attività ordinaria solo il 4% del budget complessivo previsto, cioè poco più di 80 milioni di euro, ma visto che finora soldi ne sono stati spesi parecchi, la società ha autonomia solo fino al 2012: per questo l’invito del Bie a modificare la norma.
Metropolitane
I cantieri della linea M5 sono stati aperti nei mesi scorsi. La data fissata come termine ultime è quella del 30 aprile 2015, ma secondo il Comune diversi tratti saranno disponibili prima.
Sulla linea M4, che collegherà l’aeroporto di Linate alla zona ovest di Milano, invece, i lavori sono bloccati da un ricorso al Tar di alcune imprese che non hanno vinto la gara d’appalto. Possibile che alla fine si punti alla realizzazione di un tratto soltanto, per collegare l’aeroporto a San Babila, o addirittura soltanto al quartiere Forlanini.
Il primo test ci sarà comunque a maggio dell’anno prossimo, quando, in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie con il Papa all’aeroporto di Bresso, si potrà usare un unico tratto della metropolitana, senza fermate.
Date e Scadenze e Infrastrutture
Il 28 ottobre sono partiti i lavori vicino al carcere di Bollate, inaugurati con il caschetto di sicurezza in testa dal commissario generale per Expo, Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia. In cosa consistono? Opere di viabilità a raso, sistemazione delle aree di parcheggio, impianti di distribuzione dell’acqua potabile, deviazione di corso d’acqua e opere di paesaggistica e di verde. “Queste opere dureranno tutto il 2012”, ha spiegato Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015 Spa.
Poi ci sono tutta una serie di infrastrutture connesse da realizzare. Si spera vengano completate in tempo: Pedemontana, Brebemi, Tangenziale Est esterna di Milano, le linee ferroviarie. Approssimando, si può dire che tutte le infrastrutture scontano circa un anno di ritardo rispetto alle previsioni iniziali.
I cantieri per la Tangenziale Est, ad esempio, non sono ancora partiti, ma la fine sulla carta è ancora promessa in tempo: marzo 2015. La consegna dei lavori sulla provinciale Rho-Monza è invece programmata per aprile 2015. I lavori per il ponte da Molino Dorino all’Autostrada dei Laghi partiranno con nove mesi di ritardo. L’avvio del collegamento tra la Strada statale 11 e la Varesina, previsto fino a poco fa per il prossimo giugno, è slittato a novembre (consegna: febbraio 2015). Iniziati i lavori sulla Pedemontana, sulle Tangeziali di Como e Varese, ma un ricorso al Tar blocca quelli sui tratti successivi.
Poi ci sono i parcheggi: migliaia di posti fra Rho ed Arese, collegati con apposite navette. I lavori dovrebbero iniziare ad aprile 2012, ma ancora sembra che la localizzazione non sia ancora stata definita.
Treni: “da definire” il collegamento diretto tra i terminal 1 e 2 di Malpensa. L’aeroporto dovrebbe però essere collegato anche con la Fiera in maniera diretta: ma è tutto in forse.
Riassumendo: ancora c’è moltissimo da fare.