Il giuramento
Una cerimonia avviata alle 16.30 in punto con gli squilli di tromba di tre alabardieri, in cima alla scalinata principale. Al loro segnale, le nuove reclute hanno lasciato il Cortile d'onore dove si trovavano per accedere alla piazza dal Portone Borgia.
Poi, il comandante Mäder ha passato in rassegna i ranghi e ha pronunciato un discorso che ha messo l'accento sullo spirito di devozione di questi giovani. I 33 candidati "sono in possesso di tutte le qualità per diventare soldati del Papa e della Chiesa", ha detto Mäder. Non soltanto i requisiti fisici (altezza minima 1,74 m.), professionali (attestato di apprendistato o di maturità) o militari (avere assolto la scuola reclute), ma anche la disponibilità a sacrificare la propria vita per la protezione del Pontefice. "Dovrete essere capaci di rinunciare a molte cose e, a volte, anche alla vostra propria opinione" ha ammonito il comandante.
Poi si passa alla cerimonia del giuramento vero e proprio. Un momento tanto cruciale quanto marziale. Gli ordini di presentarsi e di giurare sono impartiti in un tedesco imperioso. Le reclute giurano con un tono che si vuole altrettanto determinato, ma da cui trapela l'emozione di questi ventenni catapultati dalla piccola Svizzera in una cornice tanto impressionante.
Ognuno giura nella sua lingua (soltanto due giuramenti in italiano). Improvvisamente una recluta ha un'esitazione. Il comandante deve ricordargli la formula e il giovane riesce a concludere. Un attimo d'incertezza e di umanità che il pubblico dimostra di apprezzare con un applauso caloroso
Una cerimonia avviata alle 16.30 in punto con gli squilli di tromba di tre alabardieri, in cima alla scalinata principale. Al loro segnale, le nuove reclute hanno lasciato il Cortile d'onore dove si trovavano per accedere alla piazza dal Portone Borgia.
Poi, il comandante Mäder ha passato in rassegna i ranghi e ha pronunciato un discorso che ha messo l'accento sullo spirito di devozione di questi giovani. I 33 candidati "sono in possesso di tutte le qualità per diventare soldati del Papa e della Chiesa", ha detto Mäder. Non soltanto i requisiti fisici (altezza minima 1,74 m.), professionali (attestato di apprendistato o di maturità) o militari (avere assolto la scuola reclute), ma anche la disponibilità a sacrificare la propria vita per la protezione del Pontefice. "Dovrete essere capaci di rinunciare a molte cose e, a volte, anche alla vostra propria opinione" ha ammonito il comandante.
Poi si passa alla cerimonia del giuramento vero e proprio. Un momento tanto cruciale quanto marziale. Gli ordini di presentarsi e di giurare sono impartiti in un tedesco imperioso. Le reclute giurano con un tono che si vuole altrettanto determinato, ma da cui trapela l'emozione di questi ventenni catapultati dalla piccola Svizzera in una cornice tanto impressionante.
Ognuno giura nella sua lingua (soltanto due giuramenti in italiano). Improvvisamente una recluta ha un'esitazione. Il comandante deve ricordargli la formula e il giovane riesce a concludere. Un attimo d'incertezza e di umanità che il pubblico dimostra di apprezzare con un applauso caloroso