Bevande zero: un veleno legale?
Dal blog dell’ecodottore, Enrico Pandiani – A differenza di quella venduta negli Usa, l'amata “CocaCola Zero” contiene il ciclammato, edulcorante intenso sintetizzato per la prima volta nel 1937 negli Stati Uniti.
In tale data, infatti, studi su animali mostrarono come tale sostanza provocasse l'insorgenza di cancro alla vescica, al fegato, al colon e alla prostata e problemi all'apparato genitale maschile come atrofia testicolare e bassa conta spermatica.
Nonostante l'evidenza scientifica contro il suo utilizzo, il governo italiano ha deciso di fidarsi dei legali della CocaCola che motivano la sicurezza del prodotto con il fatto che il ciclammato sia utilizzato in 50 paesi e approvato dalla legislazione europea e italiana. C’è però da sottolineare che gli stessi Stati Uniti abbiano vietato l’utilizzo di questa sostanza fin dal 1969.
Come se non bastasse, anche l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), che classifica le sostanze in base alla loro cancerogenicità, ha ritenuto non convincenti i dati sul ciclammato, ma la sua obiezione non è stata ascoltata.
Una legislatura seria dovrebbe porsi come obiettivo quello di prevenire i problemi di salute delle persone e, nel dubbio, evitare di esporre la popolazione a sostanze potenzialmente tossiche. Purtroppo viviamo in un'epoca in cui la responsabilità della propria salute è solo di noi stessi.
In tale data, infatti, studi su animali mostrarono come tale sostanza provocasse l'insorgenza di cancro alla vescica, al fegato, al colon e alla prostata e problemi all'apparato genitale maschile come atrofia testicolare e bassa conta spermatica.
Nonostante l'evidenza scientifica contro il suo utilizzo, il governo italiano ha deciso di fidarsi dei legali della CocaCola che motivano la sicurezza del prodotto con il fatto che il ciclammato sia utilizzato in 50 paesi e approvato dalla legislazione europea e italiana. C’è però da sottolineare che gli stessi Stati Uniti abbiano vietato l’utilizzo di questa sostanza fin dal 1969.
Come se non bastasse, anche l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), che classifica le sostanze in base alla loro cancerogenicità, ha ritenuto non convincenti i dati sul ciclammato, ma la sua obiezione non è stata ascoltata.
Una legislatura seria dovrebbe porsi come obiettivo quello di prevenire i problemi di salute delle persone e, nel dubbio, evitare di esporre la popolazione a sostanze potenzialmente tossiche. Purtroppo viviamo in un'epoca in cui la responsabilità della propria salute è solo di noi stessi.