I pinguini ballerini della serie Happy Feet tornano nei videogame con un adattamento su licenza che, a prima vista, sembra il classico platform fatto con lo stampino. In realtà, il team di sviluppo KMM Games ha almeno tentato di aggiungere qualcosa di suo a questa produzione con elementi dal genere musicale e una forte impronta "puzzle" ma senza metterci troppa convinzione. Abbiamo così un titolo per famiglie e giovani utenti sotto i dieci anni, che con un piccolo sforzo poteva avere ben altro appeal.
L'idea di base è recuperare altri pinguini e portarli verso l'uscita del livello, raccogliendo note musicali (la moneta del gioco usata per sbloccare nuovi contenuti) e risolvendo svariati enigmi. In Happy Feet 2, l'intera procedura si affronta alla maniera dei giochi di piattaforme, cioé guidando direttamente uno o due personaggi (se giochiamo in coppia con un amico) che possono "reclutare" gli altri pinguini avvicinandosi ed effettuando vari passi di danza tramite la pressione dell'apposito tasto. Sulla nostra strada, incontriamo semplici enigmi di natura arcade come ostacoli da abbattere, tipo pareti di ghiaccio o spuntoni, o piattaforme da spostare per creare nuovi percorsi. Recuperando le idee di molti altri puzzle game "d'annata" non mancano le sequenze in cui due interruttori vanno premuti posizionando altrettanti pinguini su di essi, oppure gli oggetti nascosti dietro pareti ghiacciate da abbattere.
Il tutto appare molto scontato già nei primi minuti, soprattutto se abbiamo una certa esperienza dei generi platform e puzzle ma, del resto, non siamo di fronte a un titolo diretto agli utenti esperti. Piuttosto, il gioco si può vedere come un passaggio introduttivo ai videogame per gli utenti alle prime armi e i giovani fan della pellicola. La vicinanza al film si ha, oltre che nel design della grafica, nella forte impronta musicale che caratterizzza tutto il gioco, a partire dalle musiche cantate che incontriamo già nei menu.
L'idea di base è recuperare altri pinguini e portarli verso l'uscita del livello, raccogliendo note musicali (la moneta del gioco usata per sbloccare nuovi contenuti) e risolvendo svariati enigmi. In Happy Feet 2, l'intera procedura si affronta alla maniera dei giochi di piattaforme, cioé guidando direttamente uno o due personaggi (se giochiamo in coppia con un amico) che possono "reclutare" gli altri pinguini avvicinandosi ed effettuando vari passi di danza tramite la pressione dell'apposito tasto. Sulla nostra strada, incontriamo semplici enigmi di natura arcade come ostacoli da abbattere, tipo pareti di ghiaccio o spuntoni, o piattaforme da spostare per creare nuovi percorsi. Recuperando le idee di molti altri puzzle game "d'annata" non mancano le sequenze in cui due interruttori vanno premuti posizionando altrettanti pinguini su di essi, oppure gli oggetti nascosti dietro pareti ghiacciate da abbattere.
Il tutto appare molto scontato già nei primi minuti, soprattutto se abbiamo una certa esperienza dei generi platform e puzzle ma, del resto, non siamo di fronte a un titolo diretto agli utenti esperti. Piuttosto, il gioco si può vedere come un passaggio introduttivo ai videogame per gli utenti alle prime armi e i giovani fan della pellicola. La vicinanza al film si ha, oltre che nel design della grafica, nella forte impronta musicale che caratterizzza tutto il gioco, a partire dalle musiche cantate che incontriamo già nei menu.