Juventus, congedo con ko: 2-3
La Juventus saluta il pubblico dell'Olimpico col settimo posto matematico e si autocondanna ai preliminari di Europa League. I bianconeri cedono in casa al Parma per 3-2 dopo essere andati in vantaggio con Del Piero (rete numero 304) al 16'. Poi, dopo un'interruzione per lancio di petardi, la rimonta gialloblu con Lanzafame a segno al 20' (devizione decisiva di Chiellini) e 40'. Nella ripresa le reti di Biabiany al 40' e di Iaquinta al 48'.
LA PARTITA
Per qualcuno è la partita dell'addio a Torino (Trezeguet sì, Camoranesi forse, si teme Buffon), per qualcun altro è quella che deve portare a strappare il sesto posto al Napoli. Di sicuro, nonostante l'ormai consueta contestazione di una parte della tifoseria bianconera, il clima è decisamente rilassato. I botti in campo arrivano subito, con Del Piero che sblocca il risultato sfruttando una bella sponda di Iaquinta, e con Lanzafame che supera Buffon grazie alla decisiva deviazione di Chiellini. Sulle tribune, però, scoppia qualcosa in più di un semplice petardo e a bordo campo decidono di interrompere la partita per sei minuti. Ci devono pensare i capitani Del Piero e Morrone (e la pioggia) a tranquillizzare gli animi. Ma ancora una volta questo calcio malato merita una sola parola: vergogna.
Alla ripresa del gioco la Juve risponde "assente" e lascia spazio al Parma, che non si fa pregare. A colpire è ancora Lanzafame, che ribadisce in rete, beffando sotto le gambe Cannavaro, dopo una respinta di Buffon faccia a faccia con Crespo.
Nel secondo tempo la squadra di Zaccheroni si butta in avanti, ma senza una punta vera non impensierisce praticamente mai Mirante. L'ingresso in campo di Trezeguet, accolto da applausi e cori, non cambia le sorti della partita e addirittura arriva il terzo gol ospite, con Biabiany che sfrutta un contropiede e chiude il match. La rete di Iaquinta nel recupero serve solo come premio di consolazione per l'attaccante calabrese.
Alla fine nessun saluto d'addio, ma tanta voglia di infilarsi nel tunnel (quello dello stadio visto che in quello della crisi la Juve c'è praticamente da dicembre) e prepararsi a un'estate più breve del solito. A fine luglio, infatti, si giocherà l'andata dei preliminari di Europa League. Che, non bisogna dimenticarlo, è un gentile omaggio di Inter e Roma...
La Juventus saluta il pubblico dell'Olimpico col settimo posto matematico e si autocondanna ai preliminari di Europa League. I bianconeri cedono in casa al Parma per 3-2 dopo essere andati in vantaggio con Del Piero (rete numero 304) al 16'. Poi, dopo un'interruzione per lancio di petardi, la rimonta gialloblu con Lanzafame a segno al 20' (devizione decisiva di Chiellini) e 40'. Nella ripresa le reti di Biabiany al 40' e di Iaquinta al 48'.
LA PARTITA
Per qualcuno è la partita dell'addio a Torino (Trezeguet sì, Camoranesi forse, si teme Buffon), per qualcun altro è quella che deve portare a strappare il sesto posto al Napoli. Di sicuro, nonostante l'ormai consueta contestazione di una parte della tifoseria bianconera, il clima è decisamente rilassato. I botti in campo arrivano subito, con Del Piero che sblocca il risultato sfruttando una bella sponda di Iaquinta, e con Lanzafame che supera Buffon grazie alla decisiva deviazione di Chiellini. Sulle tribune, però, scoppia qualcosa in più di un semplice petardo e a bordo campo decidono di interrompere la partita per sei minuti. Ci devono pensare i capitani Del Piero e Morrone (e la pioggia) a tranquillizzare gli animi. Ma ancora una volta questo calcio malato merita una sola parola: vergogna.
Alla ripresa del gioco la Juve risponde "assente" e lascia spazio al Parma, che non si fa pregare. A colpire è ancora Lanzafame, che ribadisce in rete, beffando sotto le gambe Cannavaro, dopo una respinta di Buffon faccia a faccia con Crespo.
Nel secondo tempo la squadra di Zaccheroni si butta in avanti, ma senza una punta vera non impensierisce praticamente mai Mirante. L'ingresso in campo di Trezeguet, accolto da applausi e cori, non cambia le sorti della partita e addirittura arriva il terzo gol ospite, con Biabiany che sfrutta un contropiede e chiude il match. La rete di Iaquinta nel recupero serve solo come premio di consolazione per l'attaccante calabrese.
Alla fine nessun saluto d'addio, ma tanta voglia di infilarsi nel tunnel (quello dello stadio visto che in quello della crisi la Juve c'è praticamente da dicembre) e prepararsi a un'estate più breve del solito. A fine luglio, infatti, si giocherà l'andata dei preliminari di Europa League. Che, non bisogna dimenticarlo, è un gentile omaggio di Inter e Roma...