“Bianco e cattolico”: la Cassazione nega il figlio su misura

Bologna - Chi adotta non può chiedere che il figlio sia di una certa etnia, di un certo sesso, di un certo colore: lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con una sentenza che ha confermato la decisione del Tribunale per i minorenni di Bologna sulle richieste di adozione di due coniugi.

Gli aspiranti genitori in questione, scrive Repubblica, avevano chiesto che il loro figlio fosse “maschio, bianco, cattolico e con genitori sani di mente”. Ma per i giudici chi chiede l’idoneità all’adozione internazionale non può mettere vincoli o barriere etniche, razziali o religiose. “Troppe riserve per un buon incontro”, hanno stabilito i togati.

Le “preclusioni” esplicitate dalla coppia durante l’audizione preliminare al Tribunale per i minorenni del Pratello, a Bologna, “denotano una atteggiamento spaventato e difensivo di fronte a incognite che nella adozione sono possibili, se non altamente probabili, e che invece non possono sussistere, affinché possa esservi quella accettazione totale e senza riserve che è il presupposto necessario per un buon incontro adottivo”. Niente via libera, dunque.

Nessun figlio per la coppia, di nessun tipo.