MADONNA DI CAMPIGLIO (Trento), 12 gennaio 2012
Massa e Alonso, un 2012 carico di attese.
A CAMPIGLIO prime battute dei ferraristi. Lo spagnolo: "La nuova auto? Solo dalla terza gara capiremo il potenziale ma la squadra è completa per fare bene". Il brasiliano in scadenza: "Con la macchina adatta alla mia guida posso essere anche più veloce di Fernando".
Irrequieto o agitato, perché accusa la stampa di aver violato la sua privacy: "È stato scritto che ero in discoteca a Madrid il giorno del GP del Giappone o che ero a Oviedo a Natale quando invece stavo a Los Angeles, quella californianiana, non quella vicino Segovia...". In ogni caso Fernando Alonso ha parlato della prossima avventura Ferrari mostrando un volto duro e scostante: risposte secche, evasive. Ammesso che avesse voglia di rispondere... "Vincere - ha esordito - non è un obbligo. Lo sport è sacrificio, impegno della squadra passione. Ma poi i risultati dipendono da tante altre cose e quindi, nessun obbligo a vincere".
MACCHINA — Non dà certezze per la stagione che va ad iniziare, lo spagnolo. "Ho visto la macchina in galleria del vento e al computer. Ma lì ci sono solo numeri e linee. Dovremo capire in pista quello che può essere. So che per voi ogni test sarà come una gara da cui trarre dei verdetti, invece noi cominceremo a capire il reale potenziale della nostra macchina solo dalla seconda-terza gara. Però sulla carta mi sembra che adesso la squadra abbia tutto per far bene e l'ingresso di Hamashima, un tecnico molto valido per le gomme possa essere un passo in avanti".
AUGURI — Impossibile sapere cosa potrà essere il prossimo campionato ("Non ho la palla di vetro e non so con chi mi vorrei giocare il Mondiale, magari con Felipe: metá gare le vince lui, metà io")' però ha una certezza. "Il miglior pilota del mondo è Kubica e voglio fargli i miei auguri per il nuovo infortunio. Lui accanto a me in Ferrari? Io sto bene con Felipe". Per Fernando, comunque, la vittoria non è un'ossessione. "Non so cosa significhi vincere il titolo con la Ferrari, ma ho conquistato delle gare e so che sono delle sensazioni bellissime, quindi credo che sarebbero ancora più grandi. Credo di avere ancora tanti anni davanti, ma se non dovessi vincere un Mondiale con la Ferrari sarei comunque contento della mia carriera".
VERIFICA — Per Felipe Massa, invece gli esami non finiscono mai. "So che questo è un anno importante perché devo tornare competitivo come lo ero in passato. Io sono il primo a voler fare di più. So che posso essere vincente". L'arma, ovviamente deve essere una Ferrari capace di crescere. "Abbiamo un'organizzazione perfetta in grado di fare una macchina vincente fin dalla prima gara. Il mio problema specifico di mandare in temperatura le gomme, a causa di una guida meno aggressiva, è lo stesso di Fernando, anche se più accentuato. Quindi so che la nuova macchina andrà in quella direzione. E se questo succederà mi sento in grado di andare veloce come Fernando e anche di batterlo". All'orizzonte c'è però il contratto in scadenza. "Ovviamente in questo caso la prima metá del campionato diventa la più importante per il mio futuro. Perché se vuoi andare in una squadra competitiva devi fare programmi. Andare via? Se non ci sono le condizioni diventa una possibilità, ma se pilota e squadra stanno bene insieme e se la macchina è vincente non ne vedo il motivo".
Massa e Alonso, un 2012 carico di attese.
A CAMPIGLIO prime battute dei ferraristi. Lo spagnolo: "La nuova auto? Solo dalla terza gara capiremo il potenziale ma la squadra è completa per fare bene". Il brasiliano in scadenza: "Con la macchina adatta alla mia guida posso essere anche più veloce di Fernando".
Irrequieto o agitato, perché accusa la stampa di aver violato la sua privacy: "È stato scritto che ero in discoteca a Madrid il giorno del GP del Giappone o che ero a Oviedo a Natale quando invece stavo a Los Angeles, quella californianiana, non quella vicino Segovia...". In ogni caso Fernando Alonso ha parlato della prossima avventura Ferrari mostrando un volto duro e scostante: risposte secche, evasive. Ammesso che avesse voglia di rispondere... "Vincere - ha esordito - non è un obbligo. Lo sport è sacrificio, impegno della squadra passione. Ma poi i risultati dipendono da tante altre cose e quindi, nessun obbligo a vincere".
MACCHINA — Non dà certezze per la stagione che va ad iniziare, lo spagnolo. "Ho visto la macchina in galleria del vento e al computer. Ma lì ci sono solo numeri e linee. Dovremo capire in pista quello che può essere. So che per voi ogni test sarà come una gara da cui trarre dei verdetti, invece noi cominceremo a capire il reale potenziale della nostra macchina solo dalla seconda-terza gara. Però sulla carta mi sembra che adesso la squadra abbia tutto per far bene e l'ingresso di Hamashima, un tecnico molto valido per le gomme possa essere un passo in avanti".
AUGURI — Impossibile sapere cosa potrà essere il prossimo campionato ("Non ho la palla di vetro e non so con chi mi vorrei giocare il Mondiale, magari con Felipe: metá gare le vince lui, metà io")' però ha una certezza. "Il miglior pilota del mondo è Kubica e voglio fargli i miei auguri per il nuovo infortunio. Lui accanto a me in Ferrari? Io sto bene con Felipe". Per Fernando, comunque, la vittoria non è un'ossessione. "Non so cosa significhi vincere il titolo con la Ferrari, ma ho conquistato delle gare e so che sono delle sensazioni bellissime, quindi credo che sarebbero ancora più grandi. Credo di avere ancora tanti anni davanti, ma se non dovessi vincere un Mondiale con la Ferrari sarei comunque contento della mia carriera".
VERIFICA — Per Felipe Massa, invece gli esami non finiscono mai. "So che questo è un anno importante perché devo tornare competitivo come lo ero in passato. Io sono il primo a voler fare di più. So che posso essere vincente". L'arma, ovviamente deve essere una Ferrari capace di crescere. "Abbiamo un'organizzazione perfetta in grado di fare una macchina vincente fin dalla prima gara. Il mio problema specifico di mandare in temperatura le gomme, a causa di una guida meno aggressiva, è lo stesso di Fernando, anche se più accentuato. Quindi so che la nuova macchina andrà in quella direzione. E se questo succederà mi sento in grado di andare veloce come Fernando e anche di batterlo". All'orizzonte c'è però il contratto in scadenza. "Ovviamente in questo caso la prima metá del campionato diventa la più importante per il mio futuro. Perché se vuoi andare in una squadra competitiva devi fare programmi. Andare via? Se non ci sono le condizioni diventa una possibilità, ma se pilota e squadra stanno bene insieme e se la macchina è vincente non ne vedo il motivo".