A scuola con la bimba di due mesi, permesso per una madre tredicenne
Napoli - A scuola con la figlioletta di due mesi: una ragazza-madre di 13 anni, studentessa all’Istituto Commerciale “Filangieri” di Frattamaggiore, ha avuto il permesso di portare la piccola con sé a scuola dal tribunale dei minori di Napoli.
La ragazza, che ha ha avuto la bambina da un ragazzo di 17 anni. ha anche avuto il permesso dal tribunale di allattare la propria bambina ogni due-tre ore. Così, scrive il Corriere della Sera, la segreteria della scuola è diventata un’improvvisata nursery, con carrozzine, biberon e palloncini colorati.
La tredicenne è stata trovata dalla preside dell’Istituto Giuseppina Cafasso, attiva nel contrasto alla dispersione scolastica. Dopo essere rimasta incinta, infatti, la ragazzina non ha più frequentato la scuola. I professori hanno informato il tribunale dei minori, che ha obbligato la ragazzina a seguire le lezione, pur consentendole dei permessi speciali come quello di assentarsi per allattare. Per il resto del tempo la piccola è affidata alle cure delle professoresse e della preside. La preside ha anche deciso di trasferire la ragazza dalla sede succursale a quella centrale per tenere direttamente sotto controllo la situazione.
La ragazza, che ha ha avuto la bambina da un ragazzo di 17 anni. ha anche avuto il permesso dal tribunale di allattare la propria bambina ogni due-tre ore. Così, scrive il Corriere della Sera, la segreteria della scuola è diventata un’improvvisata nursery, con carrozzine, biberon e palloncini colorati.
La tredicenne è stata trovata dalla preside dell’Istituto Giuseppina Cafasso, attiva nel contrasto alla dispersione scolastica. Dopo essere rimasta incinta, infatti, la ragazzina non ha più frequentato la scuola. I professori hanno informato il tribunale dei minori, che ha obbligato la ragazzina a seguire le lezione, pur consentendole dei permessi speciali come quello di assentarsi per allattare. Per il resto del tempo la piccola è affidata alle cure delle professoresse e della preside. La preside ha anche deciso di trasferire la ragazza dalla sede succursale a quella centrale per tenere direttamente sotto controllo la situazione.